LATITUDE;LONGITUDE;GESTORE_WEB;GESTORE_EMAIL;GESTORE_FAX;GESTORE_TELEFONO;GESTORE_MOBILE;GESTORE_LOCALITA;GESTORE_CAP;GESTORE_INDIRIZZO;GESTORE_DENOMINAZIONE;DES;DESCRIZIONE;WEB;EMAIL;FAX;TELEFONO;MOBILE;CENNI_STORICI;ANNOTAZIONI;VISITE_NOTE;SERVIZI_NOTE;PREZZI_NOTE;CHIUSURA_NOTE;APERTURA_NOTE;CITTA;CAP;INDIRIZZO;DENOMINAZIONE_NOTE;DENOMINAZIONE;ID 38,1180209;13,3573658;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;091584632;0;"Edificata intorno al 1275, durante la dominazione angioina, presenta un interessante prospetto trecentesco con portale arricchito da una serie degradante di archi e pi? in alto con uno splendido rosone. Il suo interno ? ad un'unica navata arricchita da una bella decorazione realizzata da Giacomo Serpotta, nel XVII secolo: le statue a tutto tondo raffigurano santi e personaggi allegorici i cui nomi ? agevole rilevare nelle scritte sui sottostanti plinti. La seconda statua posta a destra reca sul dorso la firma del Serpotta e sulla mensola una lucertola, simbolo dell'artista. Sull'arco del presbiterio ? l'emblema agostiniano sollevato da sensibili figure di angeli. Inoltre, la chiesa conserva notevoli opere d'arte, come: il busto di Francesco Medici di Ignazio Marabitti; ""S. Tommaso di Villanova"", pittura realizzata da Giuseppe Salerno detto Lo Zoppo di Gangi; altare maggiore in pietre dure del 1792 etc. La chiesa ? affiancata da un chiostro della seconda met? del cinquecento, con agili arcate su eleganti colonne; qui ? posizionato un sarcofago barocco con coperchio gaginesco , dove ? rappresentata una ""Annunciazione"".";0;0;0;0;0;"visitabile da luned? al sabato ore 7.00 - 12.00 e 16.00 - 19.00 domenica e festivi 7.30 - 12.00";Palermo;90134;"Via Francesco Raimondo, 3";0;"Chiesa di Sant' Agostino";17 38,1129449;13,3597036;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";www.terradamare.org;info@terradamare.org;0;091331141;3207672134;"La chiesa, insieme al convento, fu edificata nel 1344 da Matteo Sclafani nel luogo precedentemente occupato dal palazzo di Matteo Termini, giustiziere di Sicilia e zio dello Sclafani. Il monastero ha subito notevoli danni durante l'incursione aerea del maggio 1943: oggi sussistono gli edifici del fronte settentrionale col vasto cortile orientale, sul quale si affaccia un lungo portico con archi a pieno centro. Nel complesso opera un centro sociale per l'accoglienza dei lavoratori extracomunitari. La chiesa fu completamente rinnovata nel 1678, ha pianta rettangolare con altari laterali, santuario quadrangolare, su cui si innalza una breve cupola, ed abside semicircolare. Il suo elegante interno ? ornato da un rivestimento marmoreo, misto a stucchi, da interessanti affreschi ed il suo altare maggiore ? impreziosito da marmi e pietre semipreziose. Di notevole interesse sono la tela eseguita da Olivio Sozzi nel 1735 raffigurante ""S. Chiara reca in mano il Sacramento"" e quella realizzata da Gaspare Serenario con la ""Crocifissione"". L'arco trionfale conserva gli affreschi di Antonio Grano con l'""Apoteosi della Trinit?"". Nel presbiterio, tra il festoso ed elaborato rincorrersi di marmi e figurazioni, sono incastonati due quadroni, eseguiti da Guglielmo Borremans con storie di S. Francesco e S. Chiara.";0;"Associazione Terradamare";"E' operativo il Centro Salesiano all'interno della chiesa con centro d'accoglienza dalle 06.30 alle 23.00. L'Associazione Terradamare ha predisposto, all'interno del Chiostro, un'area di ristoro attrezzata con servizio di accoglienza turistica, nursery point, shop point, wi-fi zone. Inoltre, ? possibile partecipare alla degustazione di prodotti tipici locali, all'itinerario assistito di un tratto delle mura urbiche di origine punica e del Complesso monumentale costituito dalla Chiesa, dal Campanile e dall'ex Monastero di S. Chiara.";0;0;"La chiesa ? visitabile su prenotazione";Palermo;90134;"Piazza Santa Chiara, 11";0;"Chiesa di Santa Chiara";20 38,1164876;13,3664166;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;091582370;0;"La chiesa fu edificata due volte in trent'anni in seguito alla distruzione della prima, ordinata da Federico II per vendicarsi della scomunica subita dal Papa. L'attuale edificio fu costruita tra il 1255 ed il 1277. la definizione della facciata avvenne all'inizio del XIV secolo con la costruzione del portale a triplice ghiera, il quale termina in alto con un timpano triangolare, ove ? iscritta una trifora cieca, decorata da pitture. Nel 1872, il prospetto fu interessato da un profondo restauro, eseguito sotto la direzione di Giuseppe Patricolo, il quale sostitu? il rosone precedente, che era andato perduto durante le trasformazioni apportate alla chiesa, basandosi sul disegno del coevo rosone della chiesa di S. Agostino. L'interno ? ampio a tre navate con profonde cappelle, tra le quali, di notevole rilievo , da menzionare sono: la Cappella Mastrantonio, realizzata da Francesco Laurana nel 1462, importante opera del primo rinascimento e la Cappella dell'Immacolata, a destra del presbiterio, decorata nel 1624 a spese del Senato cittadino, dove ? possibile apprezzare la meravigliosa decorazione a marmi mischi che copre senza soluzione di continuit? le pareti su cui si affacciano otto statue di Santi. Tra le opere d'arte presenti al suo interno, si possono ammirare quelle realizzate da Domenico e Antonello Gagini, Pietro Novelli, Giacomo Serpotta etc.";0;0;0;0;0;"visitabile dal luned? al sabato dalle ore 07.00 alle ore 11.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Domenica dalle ore 7.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle ore 18.00";Palermo;90133;"Piazza San Francesco d'Assisi";0;"Chiesa di San Francesco d'Assisi";26 38,1172428;13,3720626;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916165266;0;"Costruita nel 1678 dall'architetto Giacomo Amato per le suore domenicane che avevano il loro convento nel Palazzo Abatellis. Rappresenta un ottimo esempio di chiesa in stile barocco dove il prospetto ? una chiara derivazione da esempi romani, con una impostazione su due ordini in cui si d? forte risalto all'effetto chiaroscurale, ottenuto con la posizione sporgente delle colonne, l'inserimento di nicchie e rosoni e la prepotente figurativit? della finestra circolare; ne deriva una ricomposizione di elementi classici, in reciproca relazione dinamica, tipica di un gusto colto e raffinato. L'interno ? ad unica navata con altari laterali e coro all'ingresso, sostenuto da agili colonne; si conclude con un cappellone semicircolare dove ? posto l'altare maggiore. La decorazione, in stucco e oro, si fonde con estrema eleganza alla composizione spaziale dei paramenti murari. La chiesa conserva importantissime opere pittoriche settecentesche che ne fanno una vera galleria di quel gusto pieno, dinamico, di grande ricchezza cromatica, che fu tipico del XVIII secolo. Le decorazioni a stucchi furono eseguite da Giacomo e Procopio Serpotta e gli splendidi affreschi furono realizzati da Guglielmo Borremans. Nel coro ? la grande grata dorata che rappresenta il sole nascente e la Fede che illumina la vita delle religiose. La volta, compositivamente elaborata, fu affrescata nel 1708 da Antonio Grano e rappresenta il ""Trionfo dell'Ordine Domenicano"". L'altare maggiore in marmi vari, ha disegno neoclassico con la mensa sostenuta da angioli dorati e prezioso tabernacolo in lapislazzuli e diaspro.";0;0;0;0;0;"visitabile da luned? a sabato 9.00 - 12.00 e 16.00 - 17.30 domenica e festivi 9.00 - 12.00";Palermo;90133;"Via Torremuzza, 1";0;"Chiesa di Santa Maria della Piet?";41 38,1202836;13,3641289;"http://centrosanmamiliano.blogspot.it/ - http://centrosanmamiliano.xoom.it/";0;0;0916090308;0;Palermo;90133;"Via Valverde, 3";"Centro San Mamiliano";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.santacita.it;0;0;091332779;0;"Splendido esempio d'arte barocca, edificata nel1633 su progetto di Mariano Smiriglio. Alla chiesa era annesso un convento, fondato intorno al XII secolo, pi? volte rimaneggiato fino al 1905, anno in cui fu demolito per la costruzione di una scuola. L'edificio presenta due ingressi: il primo ? nel prospetto principale, rifatto nel XIX secolo; il secondo ? un elegante portale barocco in pietra con splendido disegno e concluso da un timpano dalla complessa composizione ottenuta da un gioco di volute. Accanto al prospetto secondario ? posto un campanile settecentesco in pietra formato da tre ordini sovrapposti dall'elegante disegno architettonico. L'interno ? ad aula rettangolare con cappellone semicircolare e presenta una decorazione a marmi mischi e stucchi ad opera di Paolo Amato, creando un insieme armonioso e festoso di volute, ghirlande, panneggi, putti ed angeli. Altrettanto interessanti sono gli affreschi del sottocoro, di Olivio Sozzi che rappresentano ""La Gloria della Vergine"",e della volta, di Antonio Grano con alcune scene bibliche.";0;0;0;0;0;"visitabile solo su prenotazione";Palermo;90133;"Largo Cavalieri di Malta";0;"Chiesa di Santa Maria in Valverde";43 38,1137422;13,3556064;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Palazzi;Palazzi;0;0;0;0916077111;0;0;"Il Palazzo Arcivescovile di Palermo ? la sede dell'Arcivescovado e si trova in pieno centro cittadino a pochi metri dalla cattedrale e dal Palazzo dei Normanni.";0;0;0;0;"vedi Museo Diocesano";Palermo;90134;"Via Matteo Bonello, 2";0;"Palazzo Arcivescovile";82 38,1145461;13,3602612;http://www.amicimuseisiciliani.it;info@amicimuseisiciliani.it;0916055799;0916118168;"3498379203 - 3477062925";Palermo;90139;"Via Mariano Stabile, 160";"Associazione Amici dei Musei Siciliani";Palazzi;Palazzi;www.amicimuseisiciliani.it;0;0;"0916118168 - 091322601";0;"Appartenuto, nel XVI secolo, ad Aloisio Bologna, e successivamente alla famiglia Alliata e Moncada. Venne restaurato dopo il terremoto del 1751, con l'intervento dell'architetto Vaccarini. Presenta un magnifico prospetto, arricchito da stemmi e fastigi di grande effetto ornamentale; al piano terra si aprono due monumentali ingressi, ornati da quattro statue marmoree di media proporzione (una femminile panneggiata di et? romana e tre di soggetto mitologico raffiguranti rispettivamente Vesta, Apollo e Diana); l'interno, un tempo ricchissimo di arredi rococ?, conserva un salone affrescato da Gaspare Serenario. Il palazzo ? oggi utilizzato per l'esposizione di mostre e per ospitare manifestazioni.";0;0;0;"Biglietto ? 2,50 Riduzione gruppi (minimo 10 pax) ? 1,50";"Chiuso il luned?";"visitabile dal marted? a domenica ore 10.00 - 19.00";Palermo;90134;"Piazza Bologni, 18";0;"Palazzo Bologna di Villafranca Alliata";86 38,1213946;13,3622687;http://fondazionesicilia.it/it/home/;info@fondazionesicilia.it;0;"09160720203 - 09160720200";0;Palermo;90133;"Via Bara All'Olivella, 2";"Fondazione Sicilia";Palazzi;Palazzi;http://www.palazzobranciforte.it;0;0;0917792731;0;"Costruito alla fine del '500 dalla famiglia Branciforte e Lanza, i quali lo ampliarono nella prima met? del XVII secolo, al punto da essere considerata una delle pi? sontuose dimore della citt?. Nel XVIII secolo pass? alla famiglia Branciforte di Butera, che, nel 1801, lo cedettero al Senato Palermitano per farne la nuova sede del ""Monte dei Pegni"", che in omaggio alla Santa Patrona di Palermo, fu denominato ""Monte di Santa Rosalia"". Nel 2005 fu acquisito dalla Fondazione Banco di Sicilia. Nel maggio 2012 il Palazzo, completamente restaurato nel suo splendore iniziale grazie al progetto di ripristino firmato dall'architetto Gae Aulenti, viene riaperto al pubblico come nuovo, importante polo culturale costituito dal Museo, dove sono esposti interessanti collezioni di archeologia, di maioliche, di filatelia, di numismatica e di scultura; da una storica Biblioteca che conserva circa 50mila volumi della Fondazione; dagli ambienti che facevano parte del Monte di Santa Rosalia, che rappresenta un raro esempio ancora esistente di composizione architettonica lignea, destinata ora ad ospitare mostre d'arte temporanee; dalla Citt? del Gusto, ovvero la celebre scuola di cucina del Gambero Rosso; dal Ristorante Branciforte; dall'Auditorium che pu? ospitare convegni ed eventi culturali e dall'Emporio Branciforte che propone una selezione di prodotti editoriali e di oggettistica legati all'arte e all'enogastronomia. Recentemente, la Fondazione Banco di Sicilia ha acquisito la Collezione dei Pupi siciliani della storica famiglia Cuticchio, composta da 109 pupi di scuola palermitana, 39 scene teatrali, 9 cartelloni pubblicitari e 2 piani a cilindro.";0;0;0;"Biglietto intero euro 7 ; ridotto euro 5 (per gruppi di almeno 15 persone, maggiori di 65 anni e categorie convenzionate); gratuito per le scuole e minori di 18 anni. L'ingresso alla biblioteca ? gratuito. Con il biglietto unico ""Musei Palermo Card"", al costo di euro 13,00, ? possibile visitare questo sito insieme alla Galleria d'Arte Moderna e il Museo Internazionale delle Marionette ""A. Pasqualino""";"luned? chiuso";"periodo novembre - febbraio da marted? a domenica 9.30 - 14.30 periodo marzo - ottobre da marted? a domenica: 9.30 - 19.30";Palermo;90133;"Via Bara All'Olivella, 2";0;"Palazzo Branciforte";87 38,1125919;13,3635338;0;0;0;0;0;Palermo;90134;"Via Maqueda, 100";"Citt? Metropolitana di Palermo";Palazzi;Palazzi;www.provincia.palermo.it;0;0;"0916628260 - 091668921";0;"Costruito tra il 1766 e il 1771 da Michele Gravina e Crujllas, pricipe di Comitini e pretore della citt? , il quale affid? i lavori all'architetto Nicol? Palma. Dal 1860 vi ha sede l'Amministrazione Provinciale. Gli interni affrescati furono fastosamente decorati verso la fine del XVIII secolo, che comprendono splendidi affreschi a tromp l'oeil, arredi, pitture etc.: sicuramente, di ragguardevole interesse ? la Sala Martorana, sede del Consiglio Provinciale, dove vi ? profusa una ricchezza decorativa tipicamente settecentesca costituita da boiseries dorate che avvolgono le pareti, includendo specchi e figurazioni dipinte in cornici, i cui soggetti sono sia religiosi che storici, e lo splendido affresco della volta realizzato da Gioacchino Martorana, con al centro il ""Trionfo del vero Amore"" in una esplosione di colori e di luci.";0;0;0;0;"sabato, domenica e festivi chiuso";"visitabile dal luned? - venerd? 9.30 - 12.30 e 15.30 - 17.30. Il marted? e gioved? la chiusura pomeridiana ? anticipata alle ore 16,45";Palermo;90134;"Via Maqueda, 100";0;"Palazzo Comitini";90 38,1100937;13,3521357;http://www.federicosecondo.org/it;fondazione@federicosecondo.org;0916262962;0916262833;0;Palermo;90141;"via Nicol? Garzilli, 36";"Fondazione FEDERICO II";Palazzi;Palazzi;0;0;0;0916262833;0;"Costruito intorno al X secolo dagli emiri arabi. Dai re normanni, che lo scelsero come residenza, fu concepito come una fortezza, ma anche come dimora di eccezionale sontuosit? e raffinatezza. Essi utilizzarono, per le proprie architetture, la padronanza tecnica delle maestranze musulmane facendo nascere cos? ""l'arte araba-normanna"". L'insieme degli edifici che costituisce l'odierno Palazzo Reale ? il risultato delle aggiunte eseguite tra il XVI e il XVII secolo, che hanno dato al complesso un aspetto unitario. All'interno ? possibile ammirare, oltre alla splendida Cappella Palatina, la Sala d'Ercole, costruita nel 1560 ed ? cos? chiamata per la presenza di dipinti che rappresentano scene dell'eroe mitologico realizzate da Giuseppe Velasquez; la Sala del Duca di Montalto decorata da affreschi eseguiti da Pietro Novelli; la Sala dei Vicer? dove sono esposti ventuno ritratti di vicer?, presidenti e luogotenenti del regno; la Sala di Re Ruggero dove alle pareti e sulle volte sono stati collocati dei mosaici a motivi naturalistici su un fondo di tessere dorate; la Sala della Regina, in stile pompeiano con pitture eseguite da Giuseppe Patania etc. La Torre Pisana ospita dal 1791 l'Osservatorio Astronomico. Dal 1946 il Palazzo dei Normanni ? sede dell'Assemblea della Regione Sicilia e vi si riunisce il Parlamento Siciliano che si gloria di essere il pi? antico d'Europa, essendo stato istituito da re Ruggero nel 1140.";0;0;"Per motivi istituzionali gli Appartamenti Reali possono essere interdetti in modo imprevisto Giorni di chiusura: 25 dicembre e 1 gennaio.";"Costi: intero ? 8,50 (Palazzo reale + Cappella palatina) - ridotto ? 6,50; i bambini 0 - 14 anni gratis; i ragazzi 14 - 18 anni ? 3,00; studenti in visita didattica 0 - 18 anni ? 1,00; over 65 anni ? 5,00.";"Giorni di chiusura anticipata: i giorni 15 luglio e 4 settembre la chiusura ? prevista alle ore 13.00. Nei giorni 24 e 31 dicembre, quando non sono festivi, la chiusura ? prevista alle ore 15.00.";"Visitabile il venerd?, sabato e luned? dalle ore 8.15 alle ore 17.40 (ultimo turno ore 17.00; domenica e festivi dalle ore 8.15 alle ore 13.00 (ultimo turno ore 12.15)";Palermo;90129;"Piazza Indipendenza";0;"Palazzo Reale o dei Normanni";106 38,1240725;13,3517029;http://www.palermocultura.it;info@palermocultura.it;0;0918431605;0;Palermo;90133;"Via sant'Anna, 21";"Distretto Culturale di Palermo";Palazzi;Palazzi;0;0;0;0917407631;0;"L'edificio che fu dimora della famiglia dell'avvocato Ottavio Ziino, espressione della pi? alta borghesia emergente di Palermo venne progettato dal fratello Nunzio Ziino e fu inaugurato nel 1895. Concepito nel gusto neoclassico della Palermo tardo-ottocentesca, dal punto di vista architettonico riprende il modello distributivo funzionale dei palazzi settecenteschi: l'ampio androne carraio, lo scalone in marmo di Carrara, i locali al piano terra, il piano nobile con gli ambienti di rappresentanza, i piani superiori per le abitazioni della famiglia e del personale. Alla realizzazione e decorazione degli interni collaborarono i migliori artisti del tempo: Rocco Lentini, Giuseppe Enea, Giuseppe Damiani Almeyda, Ernesto Basile. Dopo l'ultimo conflitto mondiale, il palazzo sub? un periodo di abbandono e di sistematica devastazione ad opera dei ladri, fino al 1985, quando il palazzo fu acquistato dal Comune di Palermo, il quale lo adib? a sede di uffici amministrativi e spazi espositivi per mostre temporanee.";0;0;"Sede dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo";0;0;"Visitabile esclusivamente in occasione di mostre ed eventi";Palermo;90141;"Via Dante, 53";0;"Palazzo Ziino";116 38,1117578;13,3597192;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Monumenti;Monumenti;www.terradamare.org;info@terradamare.org;0;0;3207672134;"La Torre campanaria, slanciata costruzione in conci squadrati, in origine estranea alla chiesa antistante di San Nicol? di Bari all'Albergheria, divenuta, nel '300, vera e propria torre civica, successivamente, fu completata con finestre bifore, decorate da disegni e tarsie bicrome. Nel XVI secolo la torre fu pure dotata di un orologio meccanico, non pi? esistente.";0;"Associazione Terradamare";0;0;0;"Visitabile su prenotazione";Palermo;90134;"Via Nunzio Nasi, 18";0;"Torre di San Nicol? all'Albergheria";123 38,1148988;13,3591109;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.cattedrale.palermo.it/;"cattedrale@diocesipa.it - segreteriacattedrale@diocesipa.it";091334375;091334373;0;"E' considerata il ""libro di storia di Palermo"", poich? tutte le dominazioni che si sono succedute nel corso dei secoli hanno lasciato traccia del loro passaggio; la costruzione risale al 1184. Suggestivo ? il prospetto meridionale (quello posto su via Vittorio Emanuele) con il bellissimo portico realizzato nel 1453, il quale rappresenta un capolavoro del gotico fiorito catalaneggiante e la balaustra in marmo che circonda il piano della Cattedrale del 1574, realizzata da Vincenzo Gagini e successivamente ornata da statue di santi e sante siciliane. L' ampio interno fu radicalmente trasformato tra gli anni 1781 e 1801, donando alla spazialit? barocca una corretta proporzionalit? neoclassica in cui la cupola ? l'elemento essenziale d'equilibrio. Di ragguardevole interesse sono le tombe reali in porfido rosso, in particolare quella di Federico II; la cappella con l'urna argentea di Santa Rosalia, patrona di Palermo, che viene portata in processione ogni 15 luglio;l'acquasantiera realizzata da Domenico Gagini del '500 con conca a conchiglia e rilievi rappresentanti il Battesimo di Ges? e l'Annunciazione; l'Altare Maggiore in pietre semipreziose e legni pregiati del 1794 e il tesoro, ricco di paramenti sacri, calici, breviari, ostensori etc., per la maggior parte dei secoli XVI, XVII e XVIII, sicuramente di notevole interesse ? la tiara appartenuta a Costanza d'Aragona, rinvenuta nel suo sepolcro.";0;0;0;"Area Monumentale (tesoro + cripta + tombe reali)? 3,00. Area Monumentale + tetti ? 7,00 Biglietto Cripta + Tesoro ? 2,00 Tombe ? 1,50 Tetti ? 5,00 Riduzione scolaresca (6/10 anni) ? 0,50 Riduzione ragazzi (10/18 anni) ? 1,00 over 65 ? 2,00 Riduzione visita Tetti scolaresca (sotto 11 anni) ? 3,00 Riduzione Area Monumentale + Tetti ragazzi (11 - 17 anni) ? 5,00 Con il biglietto dell'Area Monumentale ? possibile ottenere uno sconto per l'ingresso al Museo Diocesano";0;"Orario Cattedrale da luned? a sabato 7.00 - 19.00 domenica e festivi 8.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00 Orario tomba, cripta, tesoro tutti i giorni 9.00 - 13.30 da novembre a febbraio e 9.00 - 17.30 da marzo ad ottobre. Orario Tetti: visita ogni 30 minuti a partire dalle ore 10,00, ultimo ingresso ore 12,30";Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele";0;Cattedrale;7 38,1160083;13,3519929;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916114745;0;"Il complesso monastico fu edificato tra il 1732 e il 1750 per ospitare le suore dell'ordine delle Cappuccine sotto la regola di S. Chiara. La chiesa presenta una severa facciata ornata da buoni stucchi settecenteschi e un interno ad un'unica spaziosa navata con ampie nicchie laterali, dove si possono ammirare interessanti tele seicentesche. Il presbiterio ? chiuso da una grata secondo l'uso delle monache di clausura, cos? come il coro, posto sopra l'ingresso, il quale ? chiuso da una grata in ferro battuto. La Chiesa ? provvista di una grande cripta (accessibile soltanto alle monache di clausura) che ospitava i corpi senza vita delle consorelle e di nobildonne palermitane.";0;0;0;0;;"dal Luned? al Sabato 7.00 - 9.00 Domenica 10.30 - 12.30";Palermo;90138;"Via delle Cappuccinelle, 109";0;"Chiesa del Monastero delle Cappuccinelle";8 38,1184857;13,3541904;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";www.santippolito.arcidiocesi.palermo.it/concezione;0;0;091328430;0;"Un tempo la chiesa era annessa al vastissimo monastero benedettino, fondato nel 1576. Il convento si estese nei secoli successivi fino a raggiungere il limite settentrionale delle mura cittadine. Trasformato in ospedale dopo la confisca dei beni ecclesiastici nel 1866, ? stato demolito, insieme ad una vasta zona limitrofa, nel 1932 per la costruzione del palazzo di Giustizia. La chiesa fu costruita nel 1612 su progetto di Orazio Nobili, ha facciata esterna a due ordini, severamente impostata secondo i canoni del primo barocco romano. L'interno ? ad un' unica navata, riccamente decorata da marmi mischi e stucchi dorati . Il soffitto a botte ? decorato da stucchi dorati e dall'affresco di Olivio Sozzi con il Trionfo degli Ordini religiosi. Sulle pareti laterali si aprono brevi cappelle ornate da colonne tortili con intarsio in pietra azzurra. Agli altari sono posti paliotti raffiguranti elaborate architetture, segno del pi? alto virtuosismo dell'artigianato decorativo siciliano. Nel suo insieme ? talmente sfarzosa da lasciare ""a bocca aperta"" tutti i visitatori.";0;0;0;"Richiesta di un offerta di ? 1,00 per l'ingresso";"Chiusa la Domenica";"visitabile dal Luned? al sabato ore 9.00 - 12.00; il sabato anche dalle ore 16,30 alle ore 18,00";Palermo;90134;"Via Porta Carini, 38";0;"Chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo";13 38.1153903;13.36774;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916165848;0;"La chiesa fu edificata tra il 1596 e il 1611 dalla Confraternita dei Cocchieri, i quali, durante la processione del Venerd? Santo, quando essi portavano attraverso le strade del quartiere le statue dell'Addolorata e del Cristo deposto, sfoggiavano le livree che, con i loro colori, indicavano il casato presso cui essi prestavano servizio. Sebbene lo scenario sia molto cambiato, la processione continua a svolgersi ogni anno tra la folla religiosamente partecipe. L'interno presenta un'unica navata absidata e due pareti laterali dove si possono ammirare due tele ad olio raffiguranti la Vergine Odigitria e il Cristo Risorto. Al di sotto della Chiesa si trova la Cripta, utilizzata prima dai carrettieri e dai cocchieri per pregare e successivamente per la sepoltura dei membri della confraternita di Ges? e Maria; per questo motivo gli affreschi laterali raffigurano le anime purganti che attraverso l'intercessione dei Santi acquistavano la salvezza.";0;0;0;"ingresso ad offerta libera";0;"Cripta sepolcrale da luned? a sabato dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18, domenica dalle ore 9 alle ore 13";Palermo;90133;"Piazzetta Chiesa Cocchieri, 1";0;"Chiesa della Madonna dell'Itria ai Cocchieri";14 38,1127839;13,360766;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Biblioteche;Biblioteche;www.librarsi.comune.palermo.it;sistemabibliotecario@comune.palermo.it;0;"091/7407571 - 091/7407583";0;0;0;0;0;"ingresso libero";0;"da luned? a venerdi dalle 08.45/13.45 il mercoled? anche dalle 14.45 alle 17.45";Palermo;90133;"Piazza Casa Professa, 1";0;"Biblioteca Comunale";271 38,128591;13,3463213;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Biblioteche;Biblioteche;www.librarsi.comune.palermo.it;0;0;"091/7405943 - 091/7405958";0;0;0;0;0;"ingresso libero";0;"Dal luned? al venerd? dalle ore 08.30 alle ore 17.30";Palermo;90145;"Via Salinas, 3";0;"Biblioteca Comunale Villa Trabia";272 38,1116229;13,3543969;http://www.itimed.org/;itimed@gmail.com;091348728;091348728;3483394617;Palermo;90141;"Via Giacomo Cusmano, 28";"Associazione Culturale Itinerari del Mediterraneo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;091348728;0;"La chiesa normanna , dedicata a S. Cristina, antica patrona della citt?, fu realizzata nel 1174, per volere dell'Arcivescovo Gualtiero Offamilio, lo stesso che fece costruire la Cattedrale, nel luogo dove nel 1160 una nave vi trasport? le reliquie di S. Cristina provenienti da Bolsena. La chiesetta venne gestita dai Cistercensi per qualche anno. Al tempo dell'Imperatore Enrico VI di Hohenstaufen (1165-1197) entr? tra i beni della Cattedrale. Nel 1572, la Compagnia della SS. Trinit?, detta dei ""Rossi"" per la cappa di tale colore indossata dai confrati, ne acquis? la disponibilit?. Questi si prefiggevano di aiutare i pellegrini diretti in Terra Santa e verso altri luoghi di culto, ai quali offrivano ristoro, riparo e cure, per almeno tre giorni, presso l'attiguo Ospizio (ormai demolito) sorto a questo scopo nel rispetto degli obblighi propri della Confraternita. L'involucro squadrato e le massicce murature interne, sembrano appartenere al primo ordine di un edificio a torre, adibito successivamente a luogo di culto. Il suo interno ? a pianta greca su base quadrata di piccole dimensioni con archi ogivali, che sostengono la copertura a crociera e delineano tre ambulacri, coperti a botte: sulla parete settentrionale ? la tribuna, aggiunta alla fine del XVI secolo e decorata con stucchi nel secolo successivo..";0;0;0;"Ingresso ? 2,00";0;"visitabile la domenica 10.00 - 13.00 o su prenotazione";Palermo;90134;"Via dei Pellegrini, 2";0;"Chiesa di Santa Cristina La Vetere";23 38,1197079;13,3601774;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;".091 581058";0;"La chiesa, annessa al collegio di S. Maria all'Olivella, fu costruita nel 1735 su progetto di Nicol? Palma, che si ispir? alle migliori realizzazioni barocche cittadine, rispettando la proporzione dei canoni classici. Il prospetto ha partito unico, seppure diviso da paraste, e timpano curvilineo sotto cui ? posto un medaglione in stucco con S. Gioacchino, realizzato da Francesco Alajmo nel 1744. L'interno ? un grande ambiente rettangolare su cui si aprono quattro cappelle semicircolari. Tutta la chiesa ? avvolta da un manto candido con eleganti stucchi che formano festoni e visi di angeli. Nel vestibolo ? un fine rilievo in stucco con la ""Fuga in Egitto""; due colonne sorreggono il coro ed introducono la navata: nella parete destra sono l'altare del Rosario e l'altare dell'Immacolata con due tele settecentesche, attribuite a Filippo Randazzo; nella parete di sinistra si apre la cappella dell'Arcangelo Raffaele, con dipinto eseguito nel 1750 da Pietro Martorana. Una transenna in marmi mischi separa la tribuna, dove ? l'altare del 1770. le due statue, S. Gregorio e S. Filippo, poste lateralmente, sono opera di Procopio Serpotta, autore di tutta la decorazione in stucco della tribuna.";0;0;"E' possibile visitare la Chiesa in altri orari su prenotazione telefonica.";0;0;"Aperta dal luned? - sabato ore 6.40 - 7.40 domenica e festivi 7.15 - 8.00";Palermo;90133;"Via Patania";0;"Chiesa di San Gioacchino (al Collegio Maria all'Olivella)";28 38,1226102;13,3640594;"http://centrosanmamiliano.blogspot.it/ - http://centrosanmamiliano.xoom.it/";0;0;0916090308;0;Palermo;90133;"Via Valverde, 3";"Centro San Mamiliano";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.santacita.it;0;0;091332779;0;"La chiesa, annessa al collegio di S. Maria all'Olivella, fu costruita nel 1735 su progetto di Nicol? Palma, che si ispir? alle migliori realizzazioni barocche cittadine, rispettando la proporzione dei canoni classici. Il prospetto ha partito unico, seppure diviso da paraste, e timpano curvilineo sotto cui ? posto un medaglione in stucco con S. Gioacchino, realizzato da Francesco Alajmo nel 1744. L'interno ? un grande ambiente rettangolare su cui si aprono quattro cappelle semicircolari. Tutta la chiesa ? avvolta da un manto candido con eleganti stucchi che formano festoni e visi di angeli. Nel vestibolo ? un fine rilievo in stucco con la ""Fuga in Egitto""; due colonne sorreggono il coro ed introducono la navata: nella parete destra sono l'altare del Rosario e l'altare dell'Immacolata con due tele settecentesche, attribuite a Filippo Randazzo; nella parete di sinistra si apre la cappella dell'Arcangelo Raffaele, con dipinto eseguito nel 1750 da Pietro Martorana. Una transenna in marmi mischi separa la tribuna, dove ? l'altare del 1770. le due statue, S. Gregorio e S. Filippo, poste lateralmente, sono opera di Procopio Serpotta, autore di tutta la decorazione in stucco della tribuna.";0;0;0;0;0;"visitabile solo su prenotazione o in occasione di mostre ed eventi";Palermo;90133;"Piazza San Giorgio dei Genovesi";0;"Chiesa di San Giorgio dei Genovesi";29 38,1163377;13,3629899;https://www.facebook.com/Progetto-Zyz-La-Palermo-Splendente-201484626852112;progettozyz2015@gmail.com;0;0;0;Palermo;90129;"Via Palmerino, 42";"Associazione Culturale ""Progetto Zyz""";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;3296198263;"Una chiesa dedicata allo stesso Santo esisteva nel XII secolo di fronte all'attuale; essa ospit? il primo nucleo di frati Domenicani, appena giunti a Palermo e fu poi inglobata nelle strutture trecentesche del monastero di S. Caterina. L'edificio attuale fu costruito tra il 1634 e il 1647 e fu affidato alla Confraternita dei Miseremini, la quale si occupava di celebrare messe in suffragio dei penitenti del Purgatorio. Di notevole interesse ? la facciata barocca eseguita da Carlo D'Aprile e Gaspare Guercio nel 1660, la quale ? arricchita da colonne, cornici, volute e nicchie e da vari lavori d'intaglio, il tutto sormontato da un campanile centrale a tre luci. L'interno ? a pianta basilicale a tre navate, transetto e cappellone rettangolare; ornata da rivestimenti parietali in marmo, decorazioni pittoriche e a stucco ed affreschi, tra i quali non si possono non menzionare quelli realizzati da Vito D'Anna, per la volta con ""l'Apoteosi dei santi Matteo e Mattia"" e ""Le anime liberate dal Purgatorio"" e, nella cupola ""Trionfo della Vergine"", che ne fanno un tempio prettamente barocco. Nel 1729 Giacomo Serpotta esegu? gli stucchi che ornano la chiesa; mentre gli stucchi dorati ed i medaglioni tra gli archi sono di Bartolomeo Sanseverino. Ogni anno, per il Venerd? Santo, la Chiesa di San Matteo ? teatro di un'antichissima e suggestiva processione dei simulacri del Cristo Morto e della Vergine Addolorata.";0;0;0;"ingresso euro 2 a persona, sconto per gruppi superiori a 5 unit?";0;"visitabile da luned? a sabato: orario invernale 10.30 -17.30; orario estivo 10.30 - 18.30.";Palermo;90133;"Via Vittorio Emanuele, 247";0;"Chiesa di San Matteo";44 38,114894;13,3591001;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;091323392;0;"Costruita a partire dal 1682 su progetto di Paolo Amato, il quale adott?, per la planimetria della chiesa, la pianta ellittica, coperta da cupola di notevoli dimensioni e predispose un nutrito apparato decorativo volto a stupire lo spettatore. Il prospetto principale ha linee nette e severe; nel primo ordine si alternano finestre e nicchie, contornate da complesse cornici in pietra; nel secondo ordine ? un'elegante loggetta a tre archi, conclusa da un monumentale timpano semicircolare. Nel 1763 la maestosa cupola fu coperta, verso l'esterno, da un loggiato, per proteggere la volta dalle infiltrazioni dell'acqua piovana. Si accede all'interno per mezzo di una gradinata in marmo dove ai lati sono collocati affreschi eseguiti da Vito D'Anna intorno al 1763: ""Il Miracolo di S. Basilio"" e ""Predica di S. Basilio"". Nell'ampio spazio della sala si aprono due profonde cappelle ed il cappellone rettangolare, diametralmente opposto all'ingresso. Della fastosa decorazione barocca rimangono parte degli stucchi delle paraste, quelli che contornavano gli altari e le quattro cantorie ed il bellissimo fregio sopra il coro con un grande angelo in stucco. Sul fianco destro ? un magnifico Crocifisso ligneo, su un sipario in marmo mischio, con le statue di S. Michele Arcangelo, S. Gaetano e Maria Maddalena. La chiesa viene utilizzata frequentemente come auditorium.";0;0;0;"biglietto euro 2,50; ridotto euro 1,50 Ridotto per i gruppi di 10 persone e per i possessori di un biglietto del Circuito del Sacro";"Chiusa il 25 dicembre e il 15 agosto";"Visitabile tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 18.00. 24 dicembre e 31 dicembre ore 10.00 - 14.00; 1 gennaio ore 14.00 - 18.00; Orari di visita della Cupola: (1 novembre - 20 marzo) sabato, domenica e festivi ore 10.00 - 12.00; 15.00 - 17.00. (21 marzo - 30 ottobre) da mercoled? a domenica ore 11.00 - 18.00 ultimo ingresso 17.30.";Palermo;90134;"Via Vittorio Emanuele, 395";0;"Oratorio del SS. Salvatore";51 38,1166314;13,3531771;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.sanstanislao.diocesipa.it/;0;0;"091583859 - 0916622430";0;"Costruita nel 1607 su progetto dell'architetto messinese Natale Masuccio (attivo nel cantiere della chiesa del Ges? ""Casa Professa""), quale cappella della Casa Conventuale del Noviziato dei Gesuiti, distrutto nel 1848. La facciata del '700 ? divisa in due ordini sormontati da un frontone; ai lati della finestra posta nell'ordine centrale si trovano le sculture che riproducono due Santi e sul portone ? collocato il medaglione scolpito da Giacomo Pennino raffigurante San Stanislao. L'interno ? ad un'unica navata e conserva una splendida decorazione, eseguita nella seconda met? del XVIII sec. Ricca di stucchi e marmi mischi, secondo una sensibilit? rococ?; pregevoli sono gli affreschi realizzati da illustri artisti del '700 che avvolgono, in pi? parti, la chiesa. Sempre al suo interno ? possibile ammirare una statua del Santo a cui ? dedicata, Stanislao, gesuita di nazionalit? polacca; la statua di marmo presenta il corpo del Santo giacente. La chiesa ? altres? intitolata alla Madonna del Lume in quanto ? presente il simulacro della Vergine, realizzato prendendo spunto da un piccolo quadro ovale, dipinto da ignoto, ritenuto miracoloso.";0;0;0;0;0;"visitabile da luned? a venerd? 8.50 - 12.00 e 16.00 - 18.00 domenica e festivi 9.00 - 12.00";Palermo;90134;"Via del Noviziato, 1";0;"Chiesa di San Stanislao Kostka";53 38,0815576;13,2924656;0;0;0;0;0;Monreale;90046;"Via Palermo, 8";"Arcidiocesi di Monreale";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/sicilia/monreale;0;0;0916402424;0;"Costruito a partire dal 1174 per volont? del re normanno, Guglielmo II. L'esterno ? quello tipico delle chiese normanne: un edificio fortificato, affiancato da due torri, di cui quella di destra e divenuta campanile nel '600. Il portico, che si affaccia sulla piazza, nasconde uno splendido portale del 1186, detto ""Porta Regia"", in bronzo, decorato con immagini a rilievo, con le cornici chiuse da una fascia bordata di foglie di acanto e gli stipiti contenenti quaranta quadretti raffiguranti episodi del Vecchio e Nuovo Testamento. L'esterno, modificato nei secoli XVI e XVIII, nell'area absidale conserva intatta l'impronta normanna ed ? ornato a vari disegni formanti una serie di archi di pietre bianche e nere con cerchi al di sotto, assai ben combinati e disposti tra loro. La decorazione delle tre absidi, caratterizzata dal fitto intreccio di archi acuti, evoca atmosfere arabeggianti esaltate dalla decorazione policroma creata dall'alternanza di tarsie di calcare e di pietra lavica. L'interno ? vasto, a croce latina, con tutte le pareti interamente coperte da uno straordinario rivestimento musivo, su fondo in oro, che si sviluppa su una superficie di 6300 mq, al quale lavorarono maestranze bizantine, dove viene rappresentato l'intero ciclo biblico sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, il tutto dominato dall'immensa figura del Cristo Pantocratore, il quale occupa l'intera superficie del catino absidale. L'altare maggiore barocco ? una raffinata opera del 1711, eseguita dall'argentiere romano Luigi Valadier. I soffitti sono a travature scoperte, dipinti nelle navate e a stalattiti di tipo arabo nella crociera, quest'ultimi rifatti nel 1811 dopo un incendio che aveva distrutto parte del tetto. Il pavimento, completato nel XVI secolo ? musivo, con dischi di porfido e granito e con fasce marmoree intrecciate a linee spezzate. Il duomo ? dedicato a Santa Maria la Nova.";0;"Per le visite di gruppi prenotazione telefonica al 3273510886";0;"Biglietti: ""tesoro"" ? 2,00; ""terrazze"" ? 2,00. Biglietti cumulativi: Museo diocesano + Cappella Roano + Transetto nord ? 4,00; ridotto ? 3,00 Cappella Roano + transetto nord + Terrazze euro ? 3,00 Cappella Roano + Transetto ? 2,50";0;"Orario Duomo: giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 12.45 e dalle ore 14.30 alle ore 17.00; nei giorni festivi dalle ore 08,00 alle ore 10,00 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30 Orario del Museo Diocesano: dal marted? al sabato dalle ore 09,30 alle ore 14,30;il mercoled? , gioved? e venerd? anche dalle ore 15,00 alle ore 17,00; la domenica dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Orario Cappella Roano:(Novembre - Febbraio) dal luned? al sabato dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore 15,30 alle ore 17,00; (Marzo - Ottobre)dal luned? al sabato dalle ore 09,00 alle ore 13,00 e dalle ore 14,30 alle ore 17,00";Monreale;90046;"Piazza Duomo";0;"Duomo di Monreale";56 38,1159196;13,3713394;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916173080;0;"Il magnifico edificio fu costruito nella seconda met? del XVI secolo e definito nel 1686, dopo un rovinoso incendio. Ha paramenti esterni caratterizzati da forti archeggiature, bugnate del primo ordine e decorate nella chiave da mascheroni in pietra; nel secondo ordine paraste fortemente rilevate incorniciano le aperture dalle classiche mostre. Una balconata continua in ferro corre sulla fascia marcapiano. L'edificio incorpora al primo livello l'antica chiesa della Vittoria costruita nel luogo dove esisteva un'antica porta, dalla quale i condottieri normanni penetrarono in citt? nel maggio del 1072. in ricordo di tale evento fu costruita una cappella con l'immagine della Madonna della Vittoria. L'oratorio fu voluto dalla Compagnia del SS. Crocifisso detta dei Bianchi per l'abito di tela bianca che indossavano , la quale si occupava di accompagnare a giusta morte i condannati alla pena capitale. All'interno si possono ammirare gli splendidi stucchi serpottiani; statue tardo barocche e classicheggianti dei secoli XVII e XVIII. Alle spalle della grande aula oratoriale nota come la pi? ampia della citt?, si aprono due sale destinate all'esposizione di manufatti plastici dei secoli XVII e XVIII; a seguire, vi ? il fastoso ""Salone Fumagalli"", in origine destinato alle riunioni dei confrati, interamente affrescato a trompe l'oeil da Gaspare Fumagalli che vi si firma nel 1776.";0;0;0;"Biglietto cumulativo (validit? 3 gg.), Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, Museo di Palazzo Mirto e Oratorio dei Bianchi Intero ? 10.00 Ridotto ? 5,00. La prima domenica del mese l'ingresso ? gratuito";"giorno di chiusura: luned?";"visitabile da marted? a domenica 9.00 - 13.00";Palermo;90133;"Piazzetta dei Bianchi";0;"Oratorio dei Bianchi";58 38,1202549;13,3605392;0;info@santosepolcrosicilia.it;0;3394212314;3394212314;Palermo;90125;"Via Monteleone, 50";"Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme";Chiese;"Chiese e Oratori";https://www.facebook.com/oratoriosantacaterinapalermo/;0;0;091302667;3394212314;"Voluto dalla Confraternita di S. Caterina e completato nel 1726, nel luogo in cui la tradizione colloca la casa natale di S. Rosalia, il cui nome venne poi trasmesso ad un pozzo, nel giardino dell'oratorio. Nel vestibolo d'ingresso ? posto il dipinto di Giuseppe Salerno, detto lo Zoppo di Gangi, con lo ""Sposalizio di S. Caterina"". L'elegante e prestigiosa decorazione fa dell'interno un significativo esempio dell'estro e della maestria dei decoratori, che riuscivano a trasformare un semplice involucro murario in un delizioso scrigno di movenze plastiche: putti, fregi e stucchi dorati sono mescolati a rilievi e statue a tutto tondo. La decorazione fu realizzata da Giacomo Serpotta e, successivamente, dal figlio Procopio. Sull'ingresso, sotto il grazioso coretto a triplice arcata, sono le statue della ""Sapienza"" e della ""Scienza""; alle pareti allegorie delle scienze. Nei rilievi rettangolari, sotto le finestre e nel coro, sono narrati episodi della vita di S. Caterina. Sull'altare la tela col ""Martirio di S. Caterina"" del 1609 ? opera di Giuseppe Salerno. Sulla parete d'ingresso ? la ""Vergine col Bambino"" del raffaellita Vincenzo da Pavia. Lungo i fianchi sono i sedili dei confrati in legno dipinto con storie della vita della Santa. Dal 1946, l'oratorio ospita l'Ordine del Santo Sepolcro.";0;0;0;"ingresso euro 2,50";0;"dal 01 ottobre al 31 marzo visitabile dal venerd? alla domenica dalle ore 09.30 - 13.00 e 14.30 - 18.00";Palermo;90133;"Via Monteleone, 50";0;"Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria";60 38,1193334;13,3622343;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";http://oratoriosanfilipponeripalermo.org/;0;0;0916091324;0;"Edificato nel 1769 su progetto di Venanzio Marvuglia. L'edificio ? assai emblematico poich? introduce, in piena epoca rococ?, lo stile classico improntato all'opera di Vanvitelli ed ? uno dei pi? raffinati esempi della cultura artistica tardo-settecentesca. Il prospetto, classico ed elegante, si arricchisce dell'opera di Filippo Pennino, autore dell'Angelo posto sul timpano, e delle statue in stucco del secondo ordine. La pianta dell'oratorio ? ad aula con colonnato in marmo grigio e pregevoli capitelli bianchi. Di notevole interesse sono: la volta a botte cassettonata che concentra lo sguardo nella tribuna in cui una mirabile cornice scultorea, del pi? colto stile barocco, racchiude l'immagine della Madonna col Bambino e S. Filippo Neri e la ""La Gloria di Angeli"" in stucco con Angelo a figura intera che circonda il dipinto eseguito da Ignazio Marabitti nel 1775. L'altare, rivestito in pietre semipreziose, custodisce alcune reliquie di S. Feliciano.";0;0;0;0;"chiuso per restauro";0;Palermo;90133;"Via Roma 320 / A";0;"Oratorio di San Filippo Neri";62 38,1184125;13,3630608;http://www.amicimuseisiciliani.it;info@amicimuseisiciliani.it;0916055799;0916118168;"3498379203 - 3477062925";Palermo;90139;"Via Mariano Stabile, 160";"Associazione Amici dei Musei Siciliani";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916118168;0;"Costruito nella seconda met? del XVI secolo dalla Compagnia di San Francesco in San Lorenzo, istituita nel 1564. Vi si accede da un cortiletto scoperto con fontana, su cui si affacciano i locali della canonica. L'oratorio ? ad aula con cappellone rettangolare e di notevole pregio ? il ricchissimo repertorio scultoreo a stucco che orna le pareti eseguito tra il 1699 e il 1706 da Giacomo Serpotta, dove vengono rappresentate scene di vita di San Francesco posti nei quadroni del lato destro dell'edificio e, sulla parete opposta sono quelli che illustrano episodi della vita di San Lorenzo; il tutto ulteriormente abbellito da una sequenza di puttini e fregi, i quali introducono una nota gaia e vivace. I tre rilievi sulla parete d'ingresso sono dedicati alla preghiera ed al martirio di S. Lorenzo e alle stimmate di S. Francesco. Otto figure allegoriche di Virt?, di grandi dimensioni sono disposte lungo le pareti longitudinali; altre due, Carit? e Ospitalit?, sono poste ai lati dell'arco che introduce il cappellone, su cui poggia la figura di ""S. Francesco che riceve il cordiglio dell'Ordine"". L'altare, con mensa in marmo e bronzi dorati, ? stato eseguito su disegni di Giacomo Amato; sulla parete di fondo, affiancata da paraste e conclusa da timpano curvilineo, era collocata la ""Nativit?"" eseguita da Caravaggio nel 1609 e trafugata nel 1969. La chiesa conserva pregevoli sedili parietali in ebano intarsiati in madreperla ed altri arredi. Fino al 1969,anno in cui fu rubata, l'altare maggiore ospitava una pregevole tela eseguita dal Caravaggio, ""La Nativit?"", del 1609. Recentemente l'opera torna al suo posto con una fedelissima riproduzione, realizzata in un unico esemplare con tecniche ad altissima tecnologia in grado di rendere alla perfezione ogni minimo dettaglio dell'originale.";0;0;0;"ingresso intero euro 3,00, ridotto euro 2,00. Ridotto per i gruppi da 10 persone e per i possessori di un biglietto del Circuito del Sacro";"Chiusi il 25 Dicembre e il 15 Agosto";"Visitabile tutti i giorni 10:00 - 18:00; 24 Dicembre 10:00 - 14:00; 31 Dicembre 10:00 - 14:00; 01 Gennaio 14:00 - 18:00.";Palermo;90133;"Via dell'Immacolatella, 5";0;"Oratorio di San Lorenzo";63 38,119287;13,36412;"http://centrosanmamiliano.blogspot.it/ - http://centrosanmamiliano.xoom.it/";0;0;0916090308;0;Palermo;90133;"Via Valverde, 3";"Centro San Mamiliano";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;091332779;0;"Edificato nel 1573 dalla Compagnia del SS. Rosario istituita nel 1568, alla quale appartenevano artigiani e commercianti di rilievo come Pietro Novelli e Giacomo Serpotta. E' considerato uno dei pi? eleganti e ricchi oratori della citt? per la meravigliosa decorazione a stucchi, realizzata da Giacomo Serpotta, e per la presenza di pregevoli tele del '600 di autori fiamminghi, tra i quali Van Dyck, italiani, siciliani e di scuola caravaggesca. Vi si accede attraverso un antioratorio con l'altare del Crocifisso; la sala rettangolare ha piccolo cappellone retto. Alle pareti si snoda la sequenza delle pitture, eseguite nella prima met? del '600 da vari pittori, con la raffigurazione dei Misteri del SS. Rosario, alternate alle sculture delle Virt? cristiane, approntate da Giacomo Serpotta. Sulla parete d'ingresso sono: la ""Resurrezione"", la ""Discesa dello Spirito Santo"", di Pietro Novelli, l'""Ascensione della Vergine"" e ""S. Caterina"". Sulla parete di destra sono: l'""Orazione nell'orto"", la ""Flagellazione"", la ""Coronazione di spine"" e la ""Salita al Calvario"" di artisti fiamminghi e la ""Crocifissione"" di scuola di Van Dyck. Sulla parete opposta sono: l'""Annunciazione"", la ""Visitazione"" di Guglielmo Borremans, la ""Nativit?"" e la ""Presentazione al tempio"" di scuola di Pietro Novelli e la ""Disputa tra i dottori"" dello stesso Novelli. Sull'altare maggiore ? la ""Madonna e Santi"" dipinta da Antonio Van Dyck nel 1628. quest'opera ebbe una grande influenza nella pittura siciliana del XVII secolo e rappresent? il genere pi? apprezzato per gli oratori di compagnie facoltose che facevano a gara per aggiudicarsi le opere degli artisti pi? rinomati e meglio pagati. La decorazione scultorea riveste con armonia ed organicit? le pareti lasciate libere dalle pitture; un vasto repertorio scultoreo anima la semplice aula, con figure di putti, dame, cavalieri, tutte perfettamente definite con dovizia di particolari e disposte con magistrale eleganza a fondersi in un unico organismo compositivo. A queste si alternano le statue delle dodici Virt?, vero capolavoro serpottiano in cui si rivela la vena ormai classica dell'autore.";0;0;0;"Il biglietto ? al costo di ? 6,00 e permette la visita degli oratori di S. Cita e del SS. Rosario in S. Domenico; ridotto ? 5,00; scolaresche e ragazzi sotto i 17 anni ? 1,00";0;"Orario invernale (novembre-marzo): luned? - sabato 9.00 -14.00 Orario estivo (aprile - ottobre): luned? - sabato 9.00 -18.00";Palermo;90133;"Via dei Bambinai, 2";0;"Oratorio del Santissimo Rosario in San Domenico";65 38,1168913;13,3569054;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;3397152542;"Realizzato alla fine del XVI secolo dalla Compagnia di S. Stefano formata da commercianti genovesi in contrapposizione alla chiesa di S. Giorgio dei Genovesi a seguito di una spaccatura della Nazione Genova, ed abbellito nel XVIII secolo con stucchi di Procopio e Giovan Maria Serpotta risalenti al 1755 e pitture, tra le quali, di notevole valore sono le tredici storie della vita di Santo Stefano, oggi conservate nel museo Diocesano. La facciata ? estremamente semplice e priva di elementi di rilievo. Nei primi del Novecento il monumento versava in condizioni di grave degrado, al punto tale che venne sequestrato per timore di crolli. Nel 1998 la Curia Arcivescovile di Palermo lo affida ad Extroart, che lo ha riconvertito in Centro Internazionale Multimediale d'Arte Contemporanea avviandone il restauro a ""Cantiere aperto"" con la realizzazione di mostre, concerti, proiezioni e simposi di scultura, pittura, musica e architettura.";0;0;0;0;0;"Visita su prenotazione o in occasione di mostre e manifestazioni";Palermo;90134;"Piazza Monte di Piet?";0;"Oratorio di Santo Stefano Protomartire";66 38,1497629;13,3619686;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.santuariosantarosalia.it/;0;0;091540326;0;"Si erge a 429 metri di altitudine su Monte Pellegrino e fu fondato nel 1625. Vi si accede per mezzo di una lunga scalinata. La facciata del '600 ? addossata alla grotta dove furono ritrovate le reliquie della Santa Patrona di Palermo, il 15 luglio del 1624 e dove, secondo la leggenda popolare visse vita eremitica Rosalia, una donna di nobili natali, nata nel 1130 e qui morta ancora giovane nel 1166. Nell'anno del ritrovo delle reliquie, la citt? era afflitta da una terribile pestilenza, lo Spirito di Rosalia apparve, in questi solitari luoghi, ad un cacciatore al quale indic? il posto dove erano ubicate le sue ossa, le quali, raccolte e trasportate in processione per la citt?, scacciarono il morbo e cos? Rosalia venne proclamata protettrice di Palermo liberata. Ogni anno, dal 10 al 15 luglio, si celebra il ""festino"" in ricordo di quella liberazione. La sacra grotta ? preceduta da un vestibolo a tre arcate poggiate su colonne tortili in cui varie lapidi ricordano la devozione alla santa dei sovrani borbonici e sabaudi, e quella che ricorda la visita del letterato tedesco Goethe, avvenuta nel 1787. Sotto un baldacchino, ? l'altare con il simulacro della Santa giacente, opera in marmo di Gregorio Tedeschi del 1625, rivestita nel 1735 da una lamina d'oro donata da Carlo III.";0;0;"Messe: feriali 17.00 (ora legale 18.00); festivi: 11.00 e 17.00 (18.00)";0;"La grotta rimane chiusa nei giorni feriali dalle 12.30 alle 14.00";"visitabile: tutti i giorni 7.30 - 18.30 (orario solare) e fino alle 19.30 (ora legale).";Palermo;90142;"via Pietro Bonanno";0;"Santuario Santa Rosalia";67 38,1125847;13,3605768;http://www.viviapalermo.com/a38_home.html;palermoitinerars@libero.it;0;"091 7932477";"3384512011 - 3387228775";Palermo;90144;"Via Redipuglia, 8";"Associazione Turistico Culturale Itiner'ars";Chiese;"Chiese e Oratori";"http://www.itinerars.it/ - http://www.casaprofessa.blogspot.com";0;0;091332213;"334187 9038";"La Chiesa del Ges?, meglio conosciuta con il nome di Casa Professa, costruita nel 1564 dai padri Gesuiti rappresenta, sicuramente, l'esempio pi? significativo dell'arte barocca a Palermo. Malgrado avesse inglobato parte delle precedenti strutture, la nuova chiesa risult? di forme sontuose e nel 1683 fu completata la cupola. Alla decorazione si lavor? dal 1658 fino a tutto il XVIII secolo. A partire dal 1703 si diede inizio ad una nuova fase della decorazione dei soffitti e delle volte; gli stucchi furono eseguiti da Procopio Serpotta, mentre gli affreschi furono opera di Antonio Grano. La facciata, su disegno tardo cinquecentesco, ? posta su una gradinata; sulle aperture sono state collocate delle nicchie che ospitano le statue della Vergine della Grotta col Ges?, S. Ignazio e S. Francesco. L'interno, grandioso, ? a croce latina con tre navate e profonde cappelle laterali intercomunicabili. La dimensione imponente e l'esuberante decorazione, che ricopre senza soluzione di continuit? tutta la superficie, ne fanno un insieme di incredibile espressivit? barocca; infatti, l'interno della chiesa ? uno dei pi? rappresentativi ed omogenei prodotti della decorazione detta ""a marmi mischi"". Al primo piano ? collocato l'Oratorio del Sabato decorato da pregevoli stucchi del 1740 realizzati da Procopio Serpotta e da un affresco, posto sulla volta che rappresenta l'Incoronazione della Vergine eseguito da Filippo Randazzo. Inoltre ? possibile visitare il Museo, il quale si estende su pi? livelli. Nelle varie sale tematiche dedicate al ""Tesoro dei Gesuiti"" sono esposti molti arredi sacri, pregevoli paliotti, raffinati astensori e varie suppellettili in corallo e argento della produzione artigianale trapanese del sec. XVII e XVIII.";0;"La visita include la Sagrestia, il Museo, l'Oratorio del Sabato e la Cripta. A richiesta ? possibile visitare la chiesa i pomeriggi e la domenica.";"Nel mese di dicembre saranno previste aperture straordinarie. N.B: durante Cerimonie e Liturgie, le visite turistiche alla Chiesa saranno sospese. I singoli visitatori ed i gruppi potranno accedere, rispettando massimo silenzio, solo ai restanti altri Ambienti del Complesso, ovvero alla Sacrestia, al Museo, all'Oratorio del Sabato ed alla Cripta.";0;"giorno di chiusura: domenica e festivi";"Orari Chiesa: da luned? a sabato ore 09.30 - 14.00 (tutto l'anno) nel mese di Agosto ore 9,30 - 18,00. Orari Museo: dal luned? al sabato dalle ore 09,30 alle ore 13,30; Visita straordinaria dalle ore 9,30 alle ore 17,30 nel mese di dicembre nei giorni 7, 22, 23, 24, 29, 30, 31 e nel mese di gennaio nei giorni 2, 4, 5, 7, 8, 9";Palermo;90134;"Piazza Casa Professa, 21";0;"Chiesa del Ges? o di Casa Professa";10 38,1190671;13,3692133;http://www.amicimuseisiciliani.it;info@amicimuseisiciliani.it;0916055799;0916118168;"3498379203 - 3477062925";Palermo;90139;"Via Mariano Stabile, 160";"Associazione Amici dei Musei Siciliani";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;"091321529 - 0916118168";0;"La chiesa ? cos? chiamata per la presenza di una catena, assicurata ad un suo muro, che sbarrava, anticamente, l'accesso alle navi dirette al vicino porto della Cala. La catena fu sottratta, durante un'incursione di navi pisane nel 1063 ed ? conservata, tutt'oggi, come trofeo, nel Camposanto di Pisa. La chiesa fu innalzata dall'architetto Matteo Carnilivari tra la fine del '400 e gli inizi del '500: l'edificio fonde elementi gotici con altri d'impronta rinascimentale. L'esterno ? contraddistinto da un portico a tre arcate ribassate; i tre portali all'interno della loggia, attribuiti a Vincenzo Gagini, sono decorati da figure di profeti, evangelisti e angeli. L'interno ? suddiviso in tre navate da colonne che sostengono archi a sesto ribassato. Delle decorazioni barocche restano tracce negli affreschi della seconda cappella a destra con Storie della vita di Maria e di Ges? realizzate da Olivio Sozzi nel 1743.";0;0;0;"ingresso intero euro 2,50, ridotto euro 1,50. Ridotto per i gruppi di 10 persone e per i possessori di un biglietto del Circuito del Sacro";0;"visitabile dal luned? al sabato dalle ore 10,00 alle ore 18,00; (da novembre a maggio) domenica dalle ore 14,00 alle ore 18,00; (da giugno a ottobre) domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00.";Palermo;90133;"Piazzetta delle Dogane";0;"Chiesa di Santa Maria della Catena";11 38,1168692;13,3712693;http://www.viviapalermo.com/a38_home.html;palermoitinerars@libero.it;0;"091 7932477";"3384512011 - 3387228775";Palermo;90144;"Via Redipuglia, 8";"Associazione Turistico Culturale Itiner'ars";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916165221;0;"La Chiesa di Santa Maria degli Angeli detta della Gancia risale al 1490, ma, fu radicalmente trasformata nel 1672. In essa ? ancora leggibile lo sviluppo dei paramenti esterni fortemente segnati da una vigorosa fascia ad andamento spezzato che li unifica senza soluzione. Pienamente coerenti con il gusto ancora gotico ispanizzante sono il portale di ingresso al convento ed i due portali dell'edificio ecclesiale: il portale centrale con arco a pieno centro, eseguito nel 1530, ed il laterale ad arco policentrico, inserito in tipiche cornici, concluse in alto con cuspide decorata. La veste decorativa odierna dell'interno ? il frutto di complessi lavori, eseguiti a partire dal XVII secolo, che hanno completamente e pi? volte cambiato l'aspetto della chiesa. ? stata mantenuta la disposizione ad unica navata, con sedici cappelle laterali, cos? come il soffitto a cassettoni del XVI secolo. Vistosa ? la decorazione, caratterizzata dagli stucchi del Serpotta, da pitture e da notevoli affreschi. Il convento, al quale si accede dal portale sul fianco destro della chiesa, ospita l'Archivio di Stato. Sul cortile si apre un grazioso Oratorio le cui pareti e la volta a botte sono state decorate nel XVII secolo con magnifici stucchi dal ricco repertorio di elementi vegetali, figure ad alto rilievo e pitture di buona mano, incorniciate da stucchi dorati.";0;0;"Nel mese di dicembre saranno previste aperture straordinarie. Durante le Cerimonie le visite turistiche alla Chiesa saranno sospese.";0;0;"Orario estivo: (aprile - ottobre),da luned? - sabato 9.30 -13.30. Orario invernale (novembre-marzo), solo sabato 9.30 - 13,30. Altri giorni della settimana solo su prenotazione. Visite straordinarie dalle ore 9,30 alle ore 13,30 nel mese di dicembre nei giorni 5, 12, 19, 22, 23, 24, 28, 29, 30, 31 e nel mese di gennaio nel giorno 9";Palermo;90133;"Via Alloro, 27";0;"Chiesa Santa Maria degli Angeli (detta la Gancia)";12 38,1171657;13,3633386;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.santoantonioabate.diocesipa.it;0;0;091589940;0;"Gi? esistente nel 1220 quando vi fu trasferito il titolo parrocchiale di S. Cataldo. La chiesa faceva parte del quartiere detto Porta di mare o di Patitelli, abitato da artigiani produttori di zoccoli. Durante i secoli il rione dei Patitelli ha cambiato notevolmente fisionomia, fino a non essere pi? identificabile. La chiesa attuale fu definita solo nel XVI secolo e, con il terremoto del 1823, che la danneggi? gravemente, l'edificio ha assunto una configurazione neogotica. Il fulcro verticale dell'organismo architettonico ? rappresentato dalla cupola, terminata nel 1536 e sostenuta da arconi ogivali su agili colonne. Il suo spazio interno, a pianta ""greca"" su base quadrata, fu prolungato dalla realizzazione di una tribuna, dove nel 1709 fu installato il coro ligneo e nel 1789 l'altare maggiore. Alle pareti laterali sono due tele di Gaspare Serenario, ""Cristo e l'adultera"" e ""Cristo e il Centurione"", eseguite nel 1757. Al centro ""S. Carlo Borromeo dipinto da Giuseppe Salerno nei primi decenni del XVII secolo. Una transenna in marmi mischi chiude la tribuna. Nella navata sinistra ? il fonte battesimale, scolpito nel 1755 da Francesco Pennino su disegno di Ignazio Marabitti. Nell'abside di sinistra sono alcuni rilievi in marmo, scolpiti da Antonello Gagini intorno alla met? del '500. Nell'abside di destra ? un dipinto seicentesco, attribuito a Giuseppe Salerno, con ""S. Antonio Abate"". Nella chiesa sono conservate alcune statue in legno, tra cui una Madonna ottocentesca di Giuseppe Bagnasco, e pregevoli Crocifissi lignei. Ai piedi della gradinata, in una teca, ? posto il busto ligneo dell'""Ecce Homo"" eseguito all'inizio del '600 da frate Umile da Petralia ed oggetto di venerazione popolare.";0;0;0;0;0;"visitabile soltanto la domenica e festivi 10.00 - 11.00";Palermo;90133;"Via Roma 203/A";0;"Chiesa di Sant' Antonio Abate Magno";18 38,1152651;13,3628624;http://www.viviapalermo.com/a38_home.html;palermoitinerars@libero.it;0;"091 7932477";"3384512011 - 3387228775";Palermo;90144;"Via Redipuglia, 8";"Associazione Turistico Culturale Itiner'ars";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;0;"Appartenente all'ordine Domenicano, fu costruita tra il 1566 e il 1596. La chiesa si sviluppa longitudinalmente, attraversata dal transetto su cui si innesca la cupola. La facciata tardo-rinascimentale risulta severamente forzata; in essa sono ancora presenti portale e finestre di derivazione gaginesca. Al centro, sul portale affiancato da colonne, ? posta una statua in marmo di S. Caterina del 1685. Notevole esempio di architettura religiosa in stile barocco: il suo interno, ad un'unica navata, presenta un formidabile addobbo decorativo settecentesco; le sue pareti sono coperte, ininterrottamente, da un ricco manto marmoreo policromo. Sull'ingresso ? il coro, ingrandito nel 1683, retto da colonne a spira in marmo rosso. Il sottocoro fu decorato con affreschi eseguiti da Francesco Sozzi nel 1769, e rappresentano scene tratte dalla vita della Santa. La volta, con rabeschi in stucco dorato, fu dipinta da Filippo Randazzo nel 1744 con la ""Gloria di S. Caterina"". Gli affreschi della cupola, eseguiti nel 1751, con il ""Trionfo dei Santi Domenicani"", sono opera di Vito d'Anna. Di notevole interesse sono i preziosi quadri in marmi mischi e bassorilievi posti alla base delle lesene, nella navata, che raffigurano: la ""Storia di Giona""e il ""Sacrificio d'Isacco"". Il presbiterio fu magistralmente ideato da Giacomo Amato e dotato da vari scultori di una decorazione particolarmente fine e sfarzosa; il sontuoso altare maggiore ? in pietre dure con tabernacolo in ametista.";0;0;0;0;0;"Chiusa per lavori di messa in sicurezza";Palermo;90133;"Piazza Bellini";0;"Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria";19 38,1187504;13,3631188;http://www.viviapalermo.com/a38_home.html;palermoitinerars@libero.it;0;"091 7932477";"3384512011 - 3387228775";Palermo;90144;"Via Redipuglia, 8";"Associazione Turistico Culturale Itiner'ars";Chiese;"Chiese e Oratori";www.itinerars.it;0;0;"091589172 - 0916114314";"338 7228775 - 338 4512011";"Costruita nel XIV secolo, per?, l'attuale struttura risale al 1726. La chiesa, dal 1853, ? divenuta il Pantheon della citt?, dove illustri artisti, letterati, politici siciliani vi sono sepolti. Il prospetto principale ? suddiviso in tre parti da coppie di colonne ed animato da nicchie e statue; ai lati sono posti due campanili, che si uniscono al frontone curvilineo da due aeree balaustre. Il solenne interno ? a croce latina, con tre navate e profonde cappelle, alcune delle quali interamente decorate con marmi policromi. Notevoli opere d'arte vi sono conservate tra le quali si ricordano: la Madonna del Rosario di Vincenzo da Pavia, San Domenico dello Zoppo di Gangi, le sculture di Antonello Gagini e Valerio Villareale etc. Al centro della piazza antistante la chiesa fu posta la colonna barocca dell'Immacolata nel 1726 che per la sua realizzazione furono di ispirazione le analoghe strutture austriache: il basamento, posto su una gradinata reca le statue di due pontefici e sui piedistalli d'angolo vi sono quattro angeli in marmo, opera di alcuni tra i migliori scultori settecenteschi della citt?; in cima alla colonna ? visibile la statua dell'Immacolata rivolta verso la chiesa. Molto significativa ? la festa dell'Immacolata che si svolge l'8 dicembre di ogni anno, quando un mazzo di fiori viene deposto ai piedi della Madonna dal corpo dei Vigili del Fuoco.";0;0;"Le visite turistiche si effettuano solo su prenotazione e per gruppi di max 25 persone con partenza prevista alle ore 10.00, 11.00 e 12.00. La visita comprende il Chiostro, la Sala Santa Barbara e la Sala del Calendario. Inoltre la sala del calendario il sabato dalle 9.30 alle 13.00. Richiesto un contributo minimo a sostegno dell'iniziativa. N.b. la domenica non ? consentita la visita per gruppi turistici";0;0;"dal luned? al sabato dalle ore 09,30 alle ore 13,30";Palermo;90133;"Piazza S. Domenico";0;"Chiesa di San Domenico";24 38,1184125;13,3630608;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0918430481;0;"Fu costruita nel XV secolo per volere della comunit? di mercanti catalani stabilitisi a Palermo intorno al XIII secolo. Il complesso ? composto, oltre che dalla chiesa,anche da una serie di edifici, i quali hanno subito diverse trasformazioni, durante i secoli. Il complesso ? di propriet? dello Stato spagnolo ed ? diventata la sede del centro di cultura spagnola. Sulla strada si affaccia solo il fronte d'ingresso, costruito nel tardo '500 secondo lo stile plateresco, importato dalla Spagna. Si tratta di un'articolata facciata, intelaiata da colonne e trabeazioni, disposta su tre ordini; negli ultimi sono alcune interessanti decorazioni: nel secondo ordine grandi arcate racchiudono stemmi e fregi; nel terzo, ghirlande a motivi floreali incorniciano busti di re aragonesi. Un passaggio scoperto immette alla chiesa, costruita nelle sue forme attuali, nel 1630 e lasciata incompleta. L'edificio ha pianta a croce greca su base quadrata; quattro pilastri dovevano sostenere la cupola mai costruita; una trabeazione continua corre sotto le volte, unificando lo spazio, suddiviso lateralmente da archi centrici; nei pennacchi si scorgono affreschi seicenteschi, mentre il paramento murario ? intonacato con particolari architettonici in pietra. Per le strutture interne sono state usate colonne in marmo provenienti da Barcellona. La chiesa possedeva alcuni buoni arredi e tele del XVII secolo, oggi al Museo Diocesano.";0;0;0;0;"chiusa sabato, domenica e festivi";"dal luned? a gioved? dalle ore 9.00 alle ore 13.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30; il venerd? dalle ore 8.00 alle ore 15.00 Nel mese di luglio: dal luned? al venerd? dalle ore 8.00 alle ore 15.00.";Palermo;90133;"Via Argenteria Nuova, 33";0;"Chiesa di Sant'Eulalia dei Catalani";25 38,1090313;13,3590138;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916517052;3283227667;"Realizzata tra il 1685 e il 1710 in stile barocco dall'architetto gesuita Angelo Italia. Il monumento ? ispirato agli edifici borrominiani di Roma tanto nella generale concezione della pianta e dell'alzato quanto nei bizzarri particolari architettonici. L'esterno ? dominato da un'ampia cupola cui sottostanno altre quattro cupolette minori. La facciata si sviluppa longitudinalmente, uniforme al primo ordine ma animata al secondo dai vivaci campanili (di cui uno ipotetico) e dal corpo centrale di moderata altezza. Il suo interno ha uno schema a croce ""greca"", con le quattro cappelle angolari di forma esagonale, circondate da colonnati; tutto ci? da luogo ad uno spazio centrale ottagonale da cui si sviluppa la cupola sorretta da coppie di colonne e dagli archi che delimitano le cappelle. All'estrema ricchezza dell'articolazione spaziale si unisce un elegante manto decorativo in marmi mischi, realizzato tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo da Tommaso Maria Sciacca. La chiesa accoglie alcune notevoli opere d'arte: la prima cappella a sinistra ? quella di S. Calcedonio con quadro del santo di Gaspare Serenario e nella terza cappella di destra ? la statua lignea di S. Michele Arcangelo opera del trapanese Antonio Rallo.";0;0;0;0;"chiusa il sabato";"visitabile dal luned? al venerd? ore 9.30 - 12.00 la domenica 10.30 - 12.30";Palermo;90134;"Piazza San Francesco Saverio";0;"Chiesa di San Francesco Saverio";27 38,1050143;13,3813949;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;091475024;0;"Costruita nel 1071, rappresenta la prima costruzione normanna in citt?. Il motivo del nome ? legato alla presenza di un ospedale, nel XII secolo, adibito all'accoglienza dei lebbrosi. Con i restauri degli anni 1919-30 la struttura venne fortemente trasformata; venne smantellato il prospetto a volute con campanile centrale e furono tolti tutti gli stucchi interni, per rendere nudo ed uniforme il paramento. All'esterno si presenta oggi come un volume nitido e scarno con superfici murarie a conci squadrati; sull'ingresso ? stato costruito un campanile con cupoletta. L'interno ? a tre navate con soffitto ligneo, dove ? mantenuta la vigorosa struttura a pilastri che distribuisce le navate, separate dal santuario da differenze di quota; il santuario ha impianto centrico e prende slancio nella cupola, poggiante su otto archetti pensili. L'abside principale ? introdotta da colonne inalveolate di cui una con iscrizioni cufiche nel capitello. Vi si conserva un interessante ""Crocifisso"" dipinto della met? del XV secolo.";0;0;0;0;0;"visitabile nei giorni feriali dalle ore 16.00 alle ore 19.00; domenica e festivi 8.30 - 13.00";Palermo;90123;"Via Salvatore Cappello, 38";0;"Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi";31 38,1099097;13,3544897;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";www.sangiuseppecafasso.arcidiocesi.palermo.it;0;0;"0916518223 - 0913822777";0;"Questo sito ha visto diverse edificazioni di carattere religioso, a partire da una prima chiesa la cui origine risale al IV secolo. Vi fu poi una chiesa normanna appartenuta ai Padri Cistercensi; quindi pass? ai Padri Olivetani del convento di S. Maria di Monte Oliveto allo Spasimo che riedificarono la chiesa a partire dal 1765. L'edificio presenta belle forme di un barocco maturo tendente al classicismo. La facciata ? impostata su due ordini, delimitati orizzontalmente da cornicioni e scandita da robuste paraste; il portale ? semplice con alto timpano curvilineo spezzato. L'interno ? ad unica navata con tre cappelle semicircolari per lato. Due cappelle curvilinee pi? ampie formano una sorta di transetto; l'abside ha profondo catino semicircolare. Le pareti sono coperte da una delicata decorazione di stucchi in stile rococ?. Inoltre si possono ammirare interessanti affreschi e arredi del settecento e ottocento, come per esempio l'affresco della volta dell'abside con la ""Madonna che d? l'abito a S. Benedetto"", eseguito da Giuseppe Tresca, come i due tondi ad olio posti lateralmente, e il Crocifisso con reliquiario settecentesco di Giuseppe Marabitti posto nella terza cappella a destra. ? possibile visitare il campanile annesso alla chiesa con la sua forma slanciata, di altezza modesta, raggiunge circa 20 metri da terra, e da dove si pu? godere la vista di un panorama fantastico.";0;"? possibile visitare anche la Torre di S. Giuseppe Cafasso euro 1,5 da luned? al sabato 10.30 - 15.30 (fino al 26 maggio) da luned? al sabato 10.00 - 19.00 (dal 27 maggio)";0;0;0;"visitabile: la chiesa nei giorni domenica e festivi ore 09.00 - 13.00 giorni feriali ore 8.00 - 12.00 e 16.30 - 19.00 Visite alla Torre dal luned? al sabato ore 10.30 - 15.30";Palermo;90134;"Via dei Benedettini, 16";0;"Chiesa di San Giuseppe Cafasso (ex S.Giorgio in Kemonia)";32 38,1148988;13,3591109;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.sangiuseppeteatini.arcidiocesi.palermo.it;0;0;091331239;0;"Costruita tra il 1612 e il 1645, su progetto del teatino Giacomo Besio. Danneggiata dai bombardamenti del 1943, la chiesa ? stata restaurata e riaperta nel 1966. La facciata principale fu ultimata solo nel 1844 in stile neoclassico; nella nicchia sopra il portale ? la statua del Santo titolare; sotto ? posto lo stemma dei Falegnami che qui avevano la loro chiesetta intitolata a S. Elia. L'interno ? grandioso, ripartito in tre navate da altissime colonne monolitiche, ha profondo presbiterio con abside semicircolare; sugli arconi del transetto si innalza la slanciata cupola. Particolarmente fastosa ? la decorazione interna: tutti i soffitti sono interamente affrescati; le pareti e le cappelle laterali sono rivestite in marmi mischi; gli altari presentano eleganti elaborazioni in pietre semipreziose; anche gli arredi lignei sono concepiti secondo un calibrato spirito decorativo barocco. Ai lati dell'ingresso sono due acquasantiere in marmo, rette da angeli in stucco, eseguite alla fine del '700 da Ignazio Marabitti e Filippo Siragusa. La volta della navata centrale illustra con affreschi seicenteschi di Filippo Tancredi, episodi della ""vita di S. Gaetano"" tra stucchi dorati; nelle vele degli archi sono le ""figure degli Apostoli"", iniziate nel 1798 da Giuseppe Velasquez e compiute da Vincenzo Manno. La cupola fu dipinta con il ""Trionfo di S. Andrea d'Avellino"" nel 1734 da Guglielmo Borremans.";0;0;0;0;0;"visitabile tutti i giorni ore 8.00 - 12.00 e 17.00 - 20.00.";Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele";0;"Chiesa di San Giuseppe dei Teatini";34 38,1186465;13,3540543;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;091583791;0;"Costruita tra il 1612 e il 1645, su progetto del teatino Giacomo Besio. Danneggiata dai bombardamenti del 1943, la chiesa ? stata restaurata e riaperta nel 1966. La facciata principale fu ultimata solo nel 1844 in stile neoclassico; nella nicchia sopra il portale ? la statua del Santo titolare; sotto ? posto lo stemma dei Falegnami che qui avevano la loro chiesetta intitolata a S. Elia. L'interno ? grandioso, ripartito in tre navate da altissime colonne monolitiche, ha profondo presbiterio con abside semicircolare; sugli arconi del transetto si innalza la slanciata cupola. Particolarmente fastosa ? la decorazione interna: tutti i soffitti sono interamente affrescati; le pareti e le cappelle laterali sono rivestite in marmi mischi; gli altari presentano eleganti elaborazioni in pietre semipreziose; anche gli arredi lignei sono concepiti secondo un calibrato spirito decorativo barocco. Ai lati dell'ingresso sono due acquasantiere in marmo, rette da angeli in stucco, eseguite alla fine del '700 da Ignazio Marabitti e Filippo Siragusa. La volta della navata centrale illustra con affreschi seicenteschi di Filippo Tancredi, episodi della ""vita di S. Gaetano"" tra stucchi dorati; nelle vele degli archi sono le ""figure degli Apostoli"", iniziate nel 1798 da Giuseppe Velasquez e compiute da Vincenzo Manno. La cupola fu dipinta con il ""Trionfo di S. Andrea d'Avellino"" nel 1734 da Guglielmo Borremans.";0;0;0;0;0;"visitabile i giorni feriali 7.45 -11.00 domenica e festivi 7.45 -12.30";Palermo;90134;"Via Porta di Carini";0;"Chiesa di San Gregorio Papa";35 38,1206831;13,361369;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;091586867;0;"Fu costruita tra il 1598 e il 1622 dai Padri Filippini, stabilitisi a Palermo nel 1594, su progetto di Antonio Muttone. La facciata, completata tra il 1655 ed il 1690, ? caratterizzata dalla presenza di due torri campanarie gemelle, da una profusione di colonne, lievemente aggettanti, da portali e statue che, sull'esempio di coeve realizzazioni romane, trasformarono la facciata della chiesa in un magnifico e sontuoso documento barocco. Una larga gradinata, racchiusa da cancellata in ferro, conduce ai portali, eseguiti intorno al 1690, con porte lignee di fine intaglio. Le statue del secondo ordine raffigurano: S. Rosalia e S. Filippo Neri, sul campanile di destra, S. Francesco di Sales e S. Ignazio, a sinistra. L'edificio ? sormontato da una elegante cupola terminata nel 1732 e ricoperta da lamine di piombo. L'interno, a triplice navata, ? ampio e solenne ed ha una pianta a croce latina. Le navate sono distribuite da colonne e completate da cappelle laterali; il vasto transetto introduce al cappellone rettangolare. La decorazione, eseguita durante il XVIII secolo, include importanti opere pittoriche e scultoree. Di grande pregio ? il pavimento costituito da un' elegante composizione di marmi policromi. La volta fu decorata da Antonio Manno nel 1790 con scene tratte dalla Sacra Scrittura; gli scomparti neoclassici furono predisposti da Venanzio Marvuglia, che collabor? all'ultima sistemazione della chiesa intorno al 1772. Inoltre, di notevole interesse sono: statua dell'Immacolata realizzata da Alessandro Bagnasco nel 1873; tela di S. Rosalia eseguita da Filippo Randazzo; due cantorie con organo che affiancano la tribuna decorata da pannelli in marmo; l'altare maggiore del XIX secolo in marmo con pietre e fregi bronzei e affiancato da due statue in marmo eseguite da Ignazio Marabitti raffiguranti S. Pietro e S. Paolo etc.";0;0;0;0;0;"visitabile tutti i giorni (festivi compresi) 7.50 - 10.00 e 17.00 -18.30";Palermo;90133;"Piazza Olivella, 1";0;"Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella";36 38,1184125;13,3630608;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;091326597;0;"Costruita nel 1339 con annesso un piccolo ospedale con oratorio, voluto dalla nobile e ricca Famiglia De Cesario-Pagano, per assistere i pellegrini portatori di malattie, fu completamente rifatta nel 1522, costituendo, con la complessa struttura cinquecentesca, un interessante organismo architettonico che rispecchia, nelle sue varie parti, tutti gli stili avvicendatisi in quel periodo. La chiesa fu sede di un gruppo di confrati che, mossi da spirito pietoso, istituirono la ""Deputazione per la redenzione dei Cattivi"" con la caritatevole finalit? di liberare i cristiani prigionieri (captivi) dei turchi offrendo a quest'ultimi, a titolo di riscatto, le cospicue somme frutto di elemosine e donazioni dei fedeli sensibili alle sorti dei fratelli di fede. La denominazione di Santa Maria La Nova potrebbe derivare dall' ""antico"" edificio di culto parimenti intitolato a Maria sui cui resti sorse il ""nuovo"" tempio. La facciata ? caratterizzata dalla presenza di una interessante loggia a tre arcate, rinserrata tra piloni angolari ad arcatelle cieche che si fermano all'altezza della cornice orizzontale. Sopra il loggiato, sul finire del cinquecento, fu costruito un nuovo oratorio (oggi in disuso). All'interno si distingue il corpo basilicale delle navate, con archi a pieno centro su eleganti capitelli, da quello arioso della tribuna. Nelle navate ancora sussiste il ricco ed elegante addobbo di stucchi rococ?; particolarmente fine il disegno dei due coretti nelle navatelle.";0;0;0;0;0;"visitabile da luned? a sabato 9.00 - 11.00 domenica 9.00 - 13.00";Palermo;90133;"Piazza S. Giacomo La Marina, 13";0;"Chiesa di Santa Maria La Nova";40 38,117665;13,3678464;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;0;"Costruita a partire dal 1526 nell'area di un magazzino del porto, concesso dal Senato ad una Confraternita, su progetto di Antonello Gagini, il quale si ispir? alle regole architettoniche rinascimentali. La chiesa occupava un'area ben pi? vasta di quella odierna; infatti, in seguito al prolungamento del Cassaro nel 1581, fu demolita la parte absidale. Il prospetto laterale su via Portosalvo, unico lato libero sulla strada, fu costruito secondo il progetto del Gagini, con un disegno intelaiato da paraste e concluso da una classica cornice, in cui sono inserite le gronde. Nella parte alta, la chiesa presenta un campanile a loggetta. Nel tiburio appare una elegante volta stellare costolonata di grande effetto plastico. Oltre ai pregevoli capitelli gaginiani, la chiesa conserva alcune buone opere del XVI secolo come l'""Annunciazione"" di Paolo Fondulli, un Crocifisso ligneo del XV secolo ed un interessante trittico cinquecentesco con Madonna e Santi.";0;0;0;0;0;"visitabile da luned? a sabato 7.00 - 10.00 domenica e festivi 10.30 - 13.00";Palermo;90133;"Piazza Marina";0;"Chiesa di Santa Maria di Portosalvo";42 38,1165646;13,3725477;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0917406903;0;"La chiesa, con l'annesso convento, fu edificata nel 1686 da Giacomo Amato, per i Padri Crociferi, ed ? disposta su un lotto stretto e lungo. Il fronte principale, scandito da un'ordinata partitura di paraste e lesene, ? sul cortile perpendicolare alla strada; all'interno una scala a chiocciola conduce ai corridoi. Il prospetto sulla via Torremuzza unisce al rigore tardo-rinascimentale il vigore plastico delle membrature in pietra; sopra il portale principale ? un medaglione con l'immagine in stucco di S. Mattia. Essa presenta una forma particolarmente rara: ha pianta ottagonale coperta da grande cupola. L'edificio conventuale e la chiesa, dal 1886 sono passati di propriet? al Comune e sono stati adibiti ad uffici e ad ospitare mostre ed eventi culturali.";0;0;0;0;0;"Sede di uffici comunali";Palermo;90133;"Via Torremuzza";0;"Chiesa di San Mattia dei Crociferi";45 38,1135965;13,3628185;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916163013;0;"La chiesa ? annessa al limitrofo convento, edificato nel 1507 sotto il titolo di S. Maria del Popolo da suor Lucrezia Di Leo dell'ordine delle Clarisse, nel luogo che era stato fino al 1492 il ghetto ebraico della citt? e dove esisteva una sinagoga, detta popolarmente ""moschita"". Dopo la soppressione del monastero, nel 1579, la chiesa fu occupata dal Collegio dei Notai. Nel 1596, la chiesa e il convento furono ceduti ai Padri Agostiniani che nel 1609 fecero edificare una nuova e maestosa chiesa. La facciata ? semplice, ma vigorosa, su due ordini, intelaiata da robuste paraste; compiuta nella seconda met? del XVII secolo ? stata ritoccata intorno al 1922. Sul portale principale ? la statua in nicchia di S. Nicol?, collocata nel 1687. La pianta basilicale ha tre navate, divise da poderosi pilastri, con vasto transetto, cappellone rettangolare e profonde cappelle laterali. La chiesa ha subito molti danni lungo i secoli; oggi appare spoglia e, nel nudo involucro murario, meglio si coglie la vastit? degli spazi. Di notevole interesse sono le due tele di Pietro Novelli, visibili sulle cappelle del transetto: ""la Vergine e S. Agostino"" e ""S. Nicol? di Tolentino""; il fonte battesimale del XV secolo su piedistallo seicentesco e l'altare maggiore in marmi mischi del settecento.";0;0;0;0;"Chiuso il luned?";"Marted? - Sabato 09,00 - 12,00/16,00 - 18,30; Domenica e festivi 09,00 - 12,00";Palermo;90133;"Via Maqueda, 159";0;"Chiesa di San Nicolo' da Tolentino";47 38,1168703;13,3606789;https://www.facebook.com/Progetto-Zyz-La-Palermo-Splendente-201484626852112;progettozyz2015@gmail.com;0;0;0;Palermo;90129;"Via Palmerino, 42";"Associazione Culturale ""Progetto Zyz""";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;091334838;0;"Rappresenta il primo edificio costruito lungo la via Maqueda; l'inizio della costruzione risale infatti al 1601, anno della realizzazione della strada. Le vicende costruttive della chiesa e dell'adiacente Casa Professa dell'Ordine dei Chierici Regolari ministri degli infermi, detti Padri Crociferi, furono lente e dovettero interrompersi bruscamente nel secolo seguente. La chiesa fu aperta al pubblico nel 1660. La facciata ? in pietra d'Aspra e fu progettata dall'architetto Ferdinando Lombardo, che si avvalse dell'aiuto del giovane Giuseppe Venanzio Marvuglia: ? scandita da lisce membrature entro le quali s'inquadrano alcuni ottimi rilievi in stucco. L'interno ? ad unica navata; ha profonde cappelle laterali, collegate da una galleria. Due cappelloni uguali formano i bracci della croce, oltre i quali si sviluppa la tribuna rettangolare. Una cupola era prevista all'incrocio dei due bracci; al suo posto venne realizzata nel XIX secolo una prospettiva fittizia. Di particolare valore, sono le tre opere realizzate da Guglielmo Borremans, conservate in una delle cappelle laterali, del 1734: ""Transito di S. Giuseppe""; ""S. Giuseppe e Ges?"" e la ""Sacra Famiglia"". La tribuna fu costruita tra il 1624 ed il 1649; la decorazione a fresco della volta col ""Trionfo della Croce"", i due medaglioni con S. Pietro e S. Andrea ed i quattro Dottori della Chiesa sono opera di Gioacchino Martorana. Dopo l'andito d'ingresso al convento ? la cappella del Crocifisso che accoglie, ai piedi della Croce un pregevole gruppo scultoreo di Giacomo Serpotta: l'Addolorata, la Maddalena e S. Giovanni, a figura intera, rappresentati in atteggiamenti intensamente dolorosi e con ricchezza di movenze e di effetti plastici. La Casa Professa adiacente fu costruita nella prima met? del '600 e, lungo i secoli ha avuto una storia tormentata. Nel 1866 ? passata al pubblico Demanio che l'ha adibita a sede di uffici pubblici. Attualmente ? in parte occupata dalla Scuola Superiore di Economia e Finanza ""E. Vanoni"" ed in parte adibita a canonica.";0;0;0;"Costo ingresso euro 2,00 a persona, sconto per gruppi superiori a 5 unit?.";0;"Visitabile dal luned? al sabato. Orario invernale: 10.30 - 17.30: Orario estivo: 10.30 - 18.30.";Palermo;90134;"Via Maqueda, 220";0;"Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi";48 38,1229768;13,360095;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.museoduocesanopa.it/chiese/ss-pietro-e-paolo;0;0;"091335485 - 0916126843";0;"La facciata del tempio in conci di tufo presenta pregevoli decorazioni neogotiche ed una fascia di chiusura, che la percorre in tutta la sua lunghezza, con i nomi dei due Santi titolari ed il 1879 quale anno di costruzione. In alto, ? posta una bifora dalle linee raffinate. Il portale d'accesso, dai richiami gotici, presenta, al suo culmine lo stemma con i simboli di Pietro (chiavi e tiara) e di Paolo (spada). L'edificio ? affiancato da un campanile ottagonale dai raffinati ricami gotici lungo la fascia di coronamento. L'interno ? a tre navate , divise da dodici colonne che sostengono archi a sesto acuto; interessanti sono gli affreschi realizzati dal pittore palermitano, Giuseppe La Manna, presenti sulle tre cappelle absidali. Apprezzabile ? il Pulpito ligneo del 1888, opera dello scultore e intagliatore Salvatore Valenti. La chiesa, dal 1940, ? divenuta Parrocchia.";0;0;0;0;0;"visitabile da luned? a sabato ore 8.00 - 12.00 e 16.00 - 20.30 domenica e festivi 8.00 - 12.30 e 18.00 - 21.30";Palermo;90139;"Via Bentivegna, 62/b";0;"Chiesa dei Santi Pietro e Paolo";49 38,1100937;13,3521357;http://www.federicosecondo.org/it;fondazione@federicosecondo.org;0916262962;0916262833;0;Palermo;90141;"via Nicol? Garzilli, 36";"Fondazione FEDERICO II";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.federicosecondo.org;0;0;0916262833;0;"Ubicata al primo piano del Palazzo dei Normanni, fu realizzata tra il 1130 ed il 1132 ai tempi del regno di Ruggero, come cappella del Palazzo Reale. Nel 1132 fu elevata a Parrocchia e fu intitolata a SS. Pietro e Paolo, ma col passare del tempo la doppia intitolazione venne dimenticata e la Parrocchia viene chiamata semplicemente di S. Pietro. Ma sta di fatto che la navata laterale di destra ? decorata con episodi della vita di S. Paolo e quella di sinistra con episodi della vita di S. Pietro. Essa rappresenta la sintesi, ben riuscita, dell'aspirazione dei re normanni a ripristinare il mondo culturale della religione cristiana, attingendo nel contempo al collaudato mondo musulmano per decorazioni sfarzose degne del potere regio. La cappella ? interamente coperta da una incantevole decorazione musiva in oro eseguita da maestranze bizantine che riporta temi iconografici religiosi, nella cui cupola troneggia un maestoso Cristo pantocratore attorniato da Angeli ed Arcangeli. La Cappella ha tre navate separate da dieci colonne, cinque per lato, di granito egiziano. Il pavimento ? di mosaico secondo un disegno che reca motivi uguali e continuamente ripetuti; particolarmente interessante e ricco ? quello posto ai piedi della cupola, dove ? presente un disegno geometrico, chiaramente di ispirazione bizantina. Il ricchissimo soffitto ? a stalattiti, con pitture di stile islamico: due file di grandi cassoni a forma di stella a otto punte, che chiudono una cupoletta lobata a otto spicchi curvi; la stella ? formata da due facce, l'interna ? adorna di decorazioni geometriche, l'esterna , invece, da caratteri (cufici) dell'antica scrittura araba.";0;0;"Funzione religiosa dalle 09.45 alle 11.15: non sono ammessi visitatori";"Biglietto ? 7 - ridotto ? 5,00. Cappella + Palazzo Reale ? 8,50 - ridotto ? 6,50. Ragazzi 0-14 anni gratis; ragazzi 14-18 anni ? 3; studenti 0-18 anni in visita scolastica ? 1; adulti oltre i 65 anni ? 5";"Giorni di chiusura: 25 dicembre e 1 gennaio Giorni di chiusura anticipata: i giorni 15 luglio e 4 settembre la chiusura ? prevista alle ore 13.00. Nei giorni 24 e 31 dicembre, quando non sono festivi, la chiusura ? prevista alle ore 15.00.";"da luned? a sabato 08.15 - 17.40 (ultimo ingresso alle ore 17) domenica e festivi 08.15 - 13.00 (ultimo ingresso ore 12.15)";Palermo;90129;"Piazza Indipendenza";0;"Cappella Palatina";4 38,111274;13,3620289;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";www.museodiocesanopa.it/chiese/maria-ss-del-carmelo-carmine-maggiore;carminemaggiorepa@gmail.com;0;0916512018;0;"L'esistenza del complesso monastico dei padri Carmelitani ? documentata fin dal l'epoca normanna. Nel XII secolo infatti venne loro assegnata la chiesa medievale intitolata alla Madonna della Piet?, demolita nel corso del secolo successivo per la costruzione di una nuova e pi? grande chiesa e dell'edificio conventuale. La chiesa attuale ? invece opera seicentesca, costruita tra il 1626 e il 1667 su progetto di Mariano Smiriglio. La facciata sulla piazza venne terminata nel 1814; di semplice fattura, reca sopra il portale centrale la statua in stucco della Madonna del Carmine. L'interno ? a pianta basilicale a tre navate e profonde cappelle laterali e vi sono conservate pregevoli opere d'arte di epoca barocca, alcune delle quali realizzate da Giuseppe e Giacomo Serpotta, tra i pi? rinomati artisti decoratori di quel periodo.";0;0;"Per le visite pomeridiane ? necessaria la prenotazione che pu? essere effettuata telefonicamente o inviando una e-mail";0;0;"Visitabile da luned? a sabato ore 9.00 - 11.30 domenica ore 09.30 - 12.00";Palermo;90134;"Piazza del Carmine";0;"Chiesa di Santa Maria del Carmine";9 38,1100902;13,3520862;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.carmelitaniscalzidipalermo.com;0;0;091422473;0;"Le origini della chiesa, oggi Santuario, sono antichissime: nel 1064, i soldati normanni che assediavano Palermo, accampati nelle vicinanze della citt? ebbero grosse difficolt? perch? assaliti da ragni velenosi; tale contrattempo li costrinse a trasferirsi in un luogo pi? vicino a Palermo, che a quel tempo era sotto il dominio dei Saraceni che la governavano da due secoli. In questa nefasta difficile circostanza i principi normanni rivolsero una preghiera alla Vergine affinch? li aiutasse a superare le difficolt? del problema. Secondo la tradizione la Vergine apparve ai normanni e li esort? ad accendere del fuoco che servisse ad uccidere i pericolosi ragni. La soluzione suggerita dalla Santa Vergine ebbe esito positivo cos? come il risultato dell'assedio. Allorch? l'8/1/1072 Re Ruggero II, conte di Sicilia, entr? a Palermo, si ricord? del rimedio prodigioso accaduto per l'intercessione della Vergine e per ringraziamento volle edificare nello stesso luogo dove erano stati accesi i fuochi, una chiesetta chiamata ""S. Maria dei Rimedi"". Nel 1610 la chiesetta venne donata ai Carmelitani, i quali decisero di costruirne una pi? grande, grazie anche all'intercessione del vicer? spagnolo Vigliena. L'edificio fu completato nel 1625 e restaurato nella prima met? del XIX secolo. La chiesa ha una sola navata con cappelle e profondo transetto. Sugli altari principali vi sono buone tele del '700, in particolare si ricordano: nel cappellone minore, ""S. Teresa"" di Rosalia Novelli, figlia del noto Pietro Novelli; in sagrestia: un ""San Bartolomeo"", copia dello Spagnoletto; nella terza cappella di destra ""La Madonna con Ges?, S. Anna e Gioacchino"" di Pietro Novelli; nella prima cappella a sinistra ""Sacra famiglia"" sempre del Novelli.";0;0;0;0;0;"Aperta tutti i giorni dalle ore 7.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30";Palermo;90129;"Piazza Indipendenza, 9";0;"Chiesa della Madonna dei Rimedi dei Carmelitani Scalzi";15 38,1092429;13,3551666;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/database/page_musei;0;0;0916515019;0;"La Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti, uno dei pi? insigni edifici medievali di Palermo e uno dei monumenti-simbolo della citt?, fu costruita in epoca normanna, tra il 1130 e il 1148, sotto il regno di Ruggero II, ma radicalmente restaurata nel 1882 da Giuseppe Patricolo. Il modulo costruttivo interno della chiesa ? dato da una struttura cubica sormontata da una cupola. Tale modulo si ripete cinque volte: due nelle campate dell'unica navata, tre nel transetto. L'accostamento del quadrato, che rappresenta la terra, al cerchio, che rappresenta il cielo, ricorre sia nella cultura islamica fatimita sia in quella bizantina. L'interno ? nudo e raccolto. La navata centrale ? suddivisa trasversalmente da un robusto arco ogivale uguale all'altro che limita anteriormente il transetto. Questo ha tre absidi semicircolari delle quali solo la centrale si pronunzia all'esterno oltre la struttura del muro. Annesso alla chiesa, vi ? il Chiostro, di datazione problematica, verosimilmente del XIII secolo. Esso si presenta di forma rettangolare, con gli archi a sesto acuto su colonnine binate.";0;0;0;"Prezzo euro 6,00 Prezzo ridotto insegnanti e ragazzi euro 3 ;Possibilit? di acquisto biglietto cumulativo per: S.Giovanni degli Eremiti, Chiostro di Monreale, Zisa e Cuba costo euro 12 validit? 2 gg. ridotto 50% per insegnanti+alunni; gratis per i minorenni e gli over 65. La prima domenica del mese l'ingresso ? gratuito";0;"dal luned? al sabato ore 9.00 - 19.00; domenica e festivi 09,00 - 13,30";Palermo;90134;"Via Dei Benedettini";0;"Chiesa di San Giovanni degli Eremiti";30 38,120223;13,3618478;"http://centrosanmamiliano.blogspot.it/ - http://centrosanmamiliano.xoom.it/";0;0;0916090308;0;Palermo;90133;"Via Valverde, 3";"Centro San Mamiliano";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.santacita.it;0;0;091332779;0;"Costruita nel 1586 su una preesistente chiesa del trecento dedicata alla Santa toscana, S. Zita con annesso ospedale, che divenne convento domenicano intorno al XV secolo. Accanto alla piccola chiesa trecentesca, nel 1458 venne eretta una seconda chiesa; ambedue vennero demolite per la costruzione dell'attuale grande edificio ecclesiale, cominciato nel 1586. La nuova chiesa, eretta su progetto di Giuseppe Giacalone in solenni forme tardo-rinascimentali, fu aperta nel 1603. Dopo il secondo conflitto mondiale, l'edificio ha subito delle notevoli demolizioni, cambiando notevolmente la sua struttura. In quel periodo la chiesa venne adattata ad altri usi, tra cui quello di deposito di derrate alimentari ed aula di Tribunale. Riaperta dopo la guerra e dedicata a S. Mamiliano vi rimangono la grande navata centrale ed il largo transetto, oltre il quale si aprono cinque cappelle, tra cui il cappellone centrale con profondo coro. Fortunatamente, splendidi affreschi ed interessanti opere d'arte realizzate da illustri artisti, come: Antonio Grano, Antonello Gagini, Filippo Paladini etc. si sono conservati. Di notevole interesse ? la Cappella di Maria SS. Del Rosario, splendido esempio di decorazione a marmi mischi. La cappella, la cui definizione si protrasse dal 1696 al 1722, ? interamente ricoperta da pannelli in marmo disegnato ad intaglio in cui sono contenuti i dieci Misteri del Rosario, scolpiti da Gioacchino Vitagliano; di eccezionale fattura ? il paliotto dell'altare, con incrostazioni di pietre semipreziose, ed il pavimento, costituito da lapidi sepolcrali variamente lavorate.";0;0;0;0;0;"visitabile durante le funzioni religiose o su prenotazione";Palermo;90133;"Via Valverde, 1";0;"Chiesa di San Mamiliano (Ex Santa Cita)";38 38,1117578;13,3597192;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916512820;0;"Chiesa antichissima, esistente dal XIII secolo. La sua conformazione attuale ? riferibile sia al rifacimento settecentesco che ha nascosto la struttura a colonne ed archi ogivali, sia ai successivi aggiustamenti ottocenteschi. La pianta ? basilicale a tre navate separate da pilastri ed ? interamente intonacata. All'incrocio tra navata e transetto ? la cupola schiacciata e dipinta internamente a finti cassettoni. L'altare a sinistra del transetto ? dedicato a S. Nicol?, quello di destra conserva un Crocifisso settecentesco; nella navata sinistra ? una statua lignea della Madonna di grande effetto plastico. Il pavimento ? stato rifatto attorno alla met? del XIX secolo. Accanto alla chiesa ? possibile visitare la Torre campanaria, slanciata costruzione in conci squadrati, in origine estranea alla chiesa, divenuta, nel '300, vera e propria torre civica, successivamente, fu completata con finestre bifore, decorate da disegni e tarsie bicrome. Nel XVI secolo la torre fu pure dotata di un orologio meccanico, non pi? esistente.";0;0;0;0;0;"visitabile dal luned? - sabato 9.00 - 12.00 e dalle 16.30 - 19.00 domenica e festivi dalle 9.00 alle 12.00";Palermo;90134;"Via Nunzio Nasi, 18";0;"Chiesa di San Nicolo' di Bari (all'Albergheria)";46 38,1172141;13,3574302;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;091422691;0;"Nel luogo dove oggi ? ubicata la chiesa, tra il 1173 ed il 1178 venne costruito il monastero cistercense di S. Spirito dove avvenne, nel 1282, lo storico episodio dei cosiddetti ""Vespri siciliani"": il 31 marzo, luned? di Pasqua, nell'ora del vespro, un soldato francese rec? offesa all'onore di una giovane siciliana accompagnata dal consorte, il quale, per difendere la moglie, riusc? a sottrargli la spada e a ucciderlo; tale gesto costitu? la scintilla che dette inizio alla rivolta e, quindi alla scacciata dei francesi dalla Sicilia. Passato ai Padri Olivetani, costretti a lasciare il convento dello Spasimo nel 1573, fu rimaneggiato in epoca barocca e risultava abbandonato alla fine del '700 quando, per volere del vicer? Caracciolo, venne creato il cimitero di S. Orsola, cos? chiamato, poich?, era la Santa protettrice della Compagnia dell'Orazione della morte che si occup? della sua realizzazione. Nel 1882 la chiesa fu sottoposta a pesanti lavori di restauro che, seppure con qualche fantasia, riportarono alla luce le strutture normanne. Infatti l'edificio rappresenta il risultato armonioso di una contaminazione fra gli stili arabo-normanno e gotico. Le pareti esterne sono decorate con eleganti fasce bicrome; l'interno ? distribuito in tre navate da massicci pilastri, circolari nelle navate e rettangolari nel transetto; le tre absidi sono introdotte da colonnine inalveolate. Sopra l'altare maggiore ? posto un Cristo dipinto su tavola di legno del XVI secolo.";0;0;0;0;0;"visitabile tutti i giorni 9.00 - 12.00";Palermo;90139;"Via Santo Spirito";0;"Chiesa di Santo Spirito o dei Vespri";55 38,0821016;13,290173;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Monumenti;Monumenti;http://www.regione.sicilia.it/beniculturali;0;0;0916404403;0;"Il chiostro appartenente al complesso dell'abbazia benedettina di S. Maria la Nuova, fondata nel 1174 per volere del re normanno Guglielmo II, funge da perno di tutto il complesso abbaziale che si sviluppa intorno ad esso e rappresenta uno splendido esempio di architettura bizantina. Si tratta di una costruzione prettamente romanica, a pianta quadrata di 47 metri per lato, con portico ad archi ogivali a doppia ghiera su colonne binate, le quali presentano ornamentazioni alterne, talune intagliate ad arabeschi tal altre con intarsi a mosaico; ricca e varia ? anche la decorazione dei capitelli dove si ritrovano temi legati all'iconografia religiosa del Vecchio e del Nuovo Testamento, animali tratti dal bestiario medievale e della tradizione mediorientale a motivi fitomorfici. Nell'angolo meridionale vi ? un recinto quadrangolare delimitato da tre arcate per lato. Al centro vi ? una fontana la cui acqua scaturisce da una colonna riccamente intagliata a forma di fusto di palma stilizzato, con figure in piedi, teste e foglie a rilievo. L'acqua fuoriesce in sottili getti da bocche umane e leonine. Le basi delle colonne del chiostro raffigurano un'amplissima variet? di motivi: foglie stilizzate, rosette, zampe di leone, teste di fiere, gruppi di uomini e animali, rane e lucertole. Dopo un lungo restauro, ? possibile anche ammirare il Dormitorio dei Benedettini.";0;0;0;"Biglietto euro 6,00 La prima domenica del mese l'ingresso ? gratuito";0;"Il Chiostro ? visitabile dal luned? al sabato dalle ore 09,00 alle ore 18,30; domenica e festivi dalle ore 09,00 alle ore 13,00.";Monreale;90046;"Piazza Duomo";0;"Chiostro di Monreale";57 38,1109658;13,3611736;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;3292950170;"Fondato nel 1605 e decorato, tra la fine del XVI secolo e gli inizi del seguente, interamente con stucchi. Di grossolana fattura sono quelli del presbiterio e delle pareti lunghe con figure di santi e sante carmelitane; gli altri della parete dell'ingresso sono di buona mano e comprendono due figure allegoriche muliebri e, in due tondi sorretti da angeli, due episodi evangelici: ""Il Riposo in Egitto"" e ""La Nativit?"" di scuola serpottiana. La pianta dell'oratorio ? a croce latina. Nel presbiterio, decorato con stucchi dorati, ? posto l'altare marmoreo, sotto un'edicola con colonne tortili che culmina con l'insegna dei carmelitani. Ai lati dell'arco trionfale sono poste due statue della Castit? e del Divino Amore. Lungo le pareti laterali si trovano due altari lignei. Nel pavimento vi ? l'accesso alla cripta a tre livelli che consta di una sala con 34 loculi decorati con piastrelle maiolicate. Vi sono anche pitture parietali a motivi floreali e lo stemma dei carmelitani dipinto sulla volta. A questa sala ? collegato il colatoio dove avveniva l'essicazione dei cadaveri.";0;"Possibilit? di visitare l'Oratorio con prenotazione telefonica.";0;0;"chiuso da luned? a sabato";"visitabile la domenica ore 9.00 - 12.00";Palermo;90134;"Via Porta Sant' Agata, 5";0;"Oratorio del Carminello";59 38,1202846;13,3621259;"http://centrosanmamiliano.blogspot.it/ - http://centrosanmamiliano.xoom.it/";0;0;0916090308;0;Palermo;90133;"Via Valverde, 3";"Centro San Mamiliano";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.santacita.it;0;0;091332779;0;"Costruito nel 1590 dalla Compagnia del Rosario costituitasi nel 1570. Dalla loggia superiore, ornata con busti in marmo, si passa, attraverso un portale in pietra, alla sala che funge da vestibolo; questa ? ornata con i ritratti dei Superiori della Compagnia. La semplice aula rettangolare con piccola tribuna ? stata decorata dalla mano magistrale di Giacomo Serpotta che vi lavor? dal 1687 al 1718. Le due porte di ingresso hanno portali sostenuti da coppie di atlanti; nella parte superiore della parete d'ingresso sono inseriti tra panneggi, volute, elementi vegetali e puttini, sei rilievi di grande vigore prospettico; tra questi spicca la scena della ""Battaglia di Lepanto"" posta al centro ed eseguita con grande dovizia di particolari. Ma l'intero paramento murario partecipa intensamente alla decorazione scultorea, resa con vividi effetti di realismo decorativo e tutto l'insieme partecipa all'esplosione barocca che qui trova il suo acme: le finestre hanno plastiche mostre architettoniche; sui timpani, sulle mensole e sui drappeggi sono putti e statue; elementi naturalistici e festoni si fondono in un insieme armonioso. Sotto ogni finestra sono posti dei quadri scultorei con i ""Misteri del Rosario"". Alle pareti sono i sedili dei confrati in legno intarsiato ed il pavimento ? in marmo policromo a disegni. Sull'altare ? la tela della ""Madonna del Rosario"" di Carlo Maratta del 1695; ai lati sono due cantorie settecentesche. Oltre alla sala dell'oratorio sullo stesso piano sono i locali della canonica e la piccola cappella del Crocifisso, detta ""Oratorio sopra S. Cita"", dove nei primissimi anni del XVIII secolo Filippo Tancredi dipinse nella volta l'""Adorazione dell'Agnello mistico"".";0;0;0;"Il biglietto ? al costo di ? 6,00 e permette la visita degli oratori di S. Cita e del SS. Rosario in S. Domenico; ridotto ? 5,00; scolaresche e ragazzi sotto i 17 anni ? 1,00";0;"Orario invernale (novembre-marzo): luned? - sabato 9.00 -14.00 Orario estivo (aprile - ottobre): luned? - sabato 9.00 -18.00";Palermo;90133;"Via Valverde, 3";0;"Oratorio di Santa Cita";61 38,1100882;13,3534911;http://www.amicimuseisiciliani.it;info@amicimuseisiciliani.it;0916055799;0916118168;"3498379203 - 3477062925";Palermo;90139;"Via Mariano Stabile, 160";"Associazione Amici dei Musei Siciliani";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916077215;0;"Costruito nel 1557 dalla Compagnia di Santa Maria della Consolazione sotto il titolo del Deserto e di San Mercurio, formata da aristocratici, i quali veneravano, in questa cappella, una antica immagine della SS. Vergine, ritrovata in un luogo deserto fuori delle mura della citt?; essi avevano il compito di aiutare gli infermi dell' Ospedale Grande. La sala, preceduta da un'elegante gradinata costruita nel 1719 e da un antioratorio con il pavimento maiolicato e il soffitto affrescato in cui ? rappresentato ""Ges? Cristo che visita San Mercurio in carcere""., ha armoniosa decorazione in stucco attorno alle finestre e nel cappellone, eseguiti da Giacomo Serpotta nel 1678 e la classica disposizione di panche in legno lungo i fianchi. Sulla parete d'ingresso ? disposto il coro con organo in legno laccato e dorato. La volta del presbiterio ? stata decorata con una gloria di puttini a stucco ed affrescata con la ""Gloria di San Mercurio"", mentre sull'altare maggiore campeggia una tela settecentesca che raffigura ""L'Apparizione della Vergine col Bambino a San Mercurio"". Il pavimento maiolicato dell'Aula principale ? stato realizzato tra il 1714 e il 1715 da Sebastiano Gurrello e Maurizio Vagolotta su disegno dell'architetto sacerdote Giulio Di Pasquale.";0;0;0;"Biglietto euro 3,00; ridotto euro 2,00. Ridotto per i gruppi da 10 persone e per i possessori di un biglietto del Circuito del Sacro";"Chiusi il 25 dicembre e il 15 agosto";"Visitabile tutti i giorni: 10:00 - 18:00. 24 Dicembre 10:00 - 14:00. 31 Dicembre 10:00 - 14:00. 01 Gennaio 14:00 - 18:00.";Palermo;90134;"Piazza della Pinta";0;"Oratorio di San Mercurio";64 38,1168401;13,3445182;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Monumenti;Monumenti;0;0;0;0916520269;0;"Il palazzo, iniziato durante il regno di Guglielmo I ed ultimato da Guglielmo II intorno al 1167, fu la residenza estiva preferita dai re e dalla sua corte. Il suo nome deriva dall'arabo ""al-Aziz"", ovvero ""splendido"". Durante i secoli ha subito diverse trasformazioni, la pi? rilevante ? sicuramente quella avvenuta nel 1635, dove vi furono apportate aggiunte in stile barocco, ad opera di Giovanni Sandoval. Esternamente si presenta come un blocco cristallino suddiviso in tre ordini orizzontali corrispondenti ai tre piani. Sulla facciata principale si apre un vestibolo detto ""Sala della fontana"", attorno a cui ruotano gli appartamenti delle ali meridionali e settentrionali e la cui decorazione ? di ispirazione tipicamente islamica a pianta quadrangolare trilobata, retto da coppie di colonne; sull'arco di ingresso, invece, ? stato collocato un affresco barocco detto ""diavoli della Zisa"", ovvero una serie di figure che secondo la tradizione ? impossibile contare per la loro disposizione in senso rotatorio. Il pavimento della sala ? attraversato da una canaletta che forma due vasche, quadrate all'esterno e ottagonali all'interno, in cui scorreva l'acqua versata dalla fontana, posta sulla parete di fondo. La sala ? interamente coperta da un rivestimento in marmo sovrastato da una fascia a mosaico a motivi naturalistici, con tondi nella parete della fontana. Di notevole interesse ? il particolare sistema di ventilazione, costituito da camini che consentivano il refrigerio estivo. All'interno del castello ? ospitato il Museo d'arte islamica, con reperti provenienti dall'area del Mediterraneo.";0;0;0;"Biglietto ? 6,00 La prima domenica del mese l'ingresso ? gratuito";0;"dal Luned? al Sabato dalle 9.00 alle 18.30 domenica e festivi infrasettimanali dalle 9.00 alle 13.00 Nei fine settimana di agosto e settembre l'orario di chiusura ? prolungato fino alle 21.00";Palermo;90135;"Piazza Guglielmo il Buono";0;"Castello della Zisa";71 38,1081386;13,3425586;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Monumenti;Monumenti;0;0;0;091590299;0;"Il termine ""cuba"" viene dall'arabo ""Qubba"", ovvero ""cupola"", e fu costruita nel 1180 per il Re Guglielmo II, al centro di un ampio parco che si chiamava ""Genoardo"" (dall'arabo ""Jannatt al-ard"", ovvero ""paradiso in Terra""). L'uso originale della struttura era quello di padiglione di delizie, ossia di un luogo in cui il re e la sua corte potevano trascorrere ore piacevoli al fresco. La sua forma ? rettangolare con, al centro di ogni lato, quattro corpi a forma di torre. Il corpo pi? sporgente costituiva l'unico accesso al palazzo dalla terraferma. I muri esterni sono ornati con arcate ogivali. Nella parte inferiore si aprono alcune finestre separate da pilastrini in muratura. I muri spessi e le poche finestre erano dovuti ad esigenze climatiche, offrendo maggiore resistenza al calore del sole. L'interno era diviso in tre ambienti allineati e comunicanti tra loro, ed al centro si possono ammirare i resti di una splendida fontana in marmo, tipico elemento delle costruzioni arabe necessario per rinfrescare l'aria. La sala centrale era abbellita da muqarnas, soluzione architettonica ed ornamentale simile ad una mezza cupola, tipico dello stile arabo. Proprio alla Cuba, Boccaccio ambient? una delle novelle del suo Decameron, la sesta della quinta giornata, che racconta la vicenda d'amore tra Gian di Procida e Restituta, una ragazza bellissima rapita per offrirla in dono al re Federico II d'Aragona.";0;0;0;"Biglietto ? 2,00; ridotto (18-25 anni) ? 1,00; under 18 gratuito. Ingresso libero per gli appartenenti alle facolt? di lettere e filosofia, storia dell'arte e architettura muniti di tesserino di riconoscimento. Il biglietto permette la visita della Necropoli Punica. La prima domenica del mese l'ingresso ? gratuito";0;"dal luned? al sabato dalle ore 9,00 alle ore 19,00; prima domenica del mese dalle ore 9,00 alle ore 13,30.";Palermo;90129;"Corso Calatafimi,100";0;Cuba;74 38,1055353;13,3343745;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Monumenti;Monumenti;0;0;0;"091 7071425";3283605846;"Il termine ""cuba"" viene dall'arabo ""Qubba"", ovvero ""cupola"", e fu costruita nel 1180 per il Re Guglielmo II, al centro di un ampio parco che si chiamava ""Genoardo"" (dall'arabo ""Jannatt al-ard"", ovvero ""paradiso in Terra""). L'uso originale della struttura era quello di padiglione di delizie, ossia di un luogo in cui il re e la sua corte potevano trascorrere ore piacevoli al fresco. La sua forma ? rettangolare con, al centro di ogni lato, quattro corpi a forma di torre. Il corpo pi? sporgente costituiva l'unico accesso al palazzo dalla terraferma. I muri esterni sono ornati con arcate ogivali. Nella parte inferiore si aprono alcune finestre separate da pilastrini in muratura. I muri spessi e le poche finestre erano dovuti ad esigenze climatiche, offrendo maggiore resistenza al calore del sole. L'interno era diviso in tre ambienti allineati e comunicanti tra loro, ed al centro si possono ammirare i resti di una splendida fontana in marmo, tipico elemento delle costruzioni arabe necessario per rinfrescare l'aria. La sala centrale era abbellita da muqarnas, soluzione architettonica ed ornamentale simile ad una mezza cupola, tipico dello stile arabo. Proprio alla Cuba, Boccaccio ambient? una delle novelle del suo Decameron, la sesta della quinta giornata, che racconta la vicenda d'amore tra Gian di Procida e Restituta, una ragazza bellissima rapita per offrirla in dono al re Federico II d'Aragona.";0;0;0;0;0;"visitabile su prenotazione";Palermo;90129;"Via di Villa Napoli";0;Cubola;75 38,0926085;13,3869508;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Monumenti;Monumenti;"http://www.castellodimaredolce.it - http://www.regione.sicilia.it/beniculturali";0;0;0;3331531785;"Cos? chiamata poich? deriva dal termine arabo ""al-Fawwarah"", ovvero ""sorgente d'acqua"", ed ? anche detta di Maredolce, poich? nelle vicinanze un lago artificiale vi si trovava. Costruito durante la dominazione musulmana come dimora per l'Emiro, fu restaurato in epoca normanna con l'aggiunta di una cappella e pi? volte rimaneggiato durante i successivi secoli. Dopo anni di totale incuria, il castello ? stato acquisito dalla Regione ed ? in fase di restauro. Il palazzo costituisce un unicum del genere: la massa compatta, in cui prevale la dimensione orizzontale, si svolge in continuit? attorno ad un vasto cortile porticato, di cui rimangono ampi brani. A questo impianto, derivato da esempi nord-africani, si associa l'uniformit? dei paramenti ed un'accurata definizione esterna che attestano l'organicit? dell'intervento normanno. Il fronte settentrionale comprende l'appartamento nobile, la chiesa ed il grande fornice d'accesso alla corte interna. Di notevole interesse ? la Cappella dei Santi Filippo e Giacomo, posta sul lato nord-occidentale del castello, si presenta ad unica navata e l'elemento pi? singolare ? sicuramente la cupola in stile orientale.";0;"Visitabile su prenotazione in base all'andamento dei lavori di restauro";0;0;0;0;Palermo;90124;"Vicolo Castellaccio";0;"Castello della Favara o Maredolce";77 38,1149143;13,3547395;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Monumenti;Monumenti;0;0;0;0;0;"Elegante costruzione tardo-cinquecentesca che utilizza colonne e capitelli di un preesistente edificio del XI secolo, i cui resti sono inglobati nella adiacente cappella di S. Maria l'Incoronata, preceduta da un pronao ed ? costituita da un unico vano absidato; tutta l'area infatti, in epoca musulmana era occupata dalla grande moschea e qui era una sala ipostila. ? detta dell'Incoronazione perch?, secondo la tradizione, i re di Sicilia, incoronati nella vicina cappella, qui si affacciavano al plauso del popolo. In realt? la cerimonia dell'Incoronazione avveniva in forma solenne nella cattedrale. All'interno dell'edificio, oggi una delle sedi della Sovrintendenza Regionale Beni Culturali ed Ambientali, sono visibili le basi delle colonne che formavano la sala islamica.";0;"Il sito ? aperto solo in occasione di eventi e/o mostre";0;0;0;0;Palermo;90134;"Via Matteo Bonello";0;"Loggia dell'Incoronazione";78 38,1157129;13,3621249;http://www.palermocultura.it;info@palermocultura.it;0;0918431605;0;Palermo;90133;"Via sant'Anna, 21";"Distretto Culturale di Palermo";Palazzi;Palazzi;http://www.comune.palermo.it/;didattica@palermocultura.it;0;0917402216;0;"Il palazzo civile pi? rappresentativo della citt?, poich? sede del Comune di Palermo, fu costruito nel 1470 dall'architetto Giacomo Bonfante per volere del pretore Pietro Speciale. Durante i secoli sub? innumerevoli trasformazioni, tra le pi? importanti si ricordano, quella avvenuta nel 1553 quando l'ingresso principale fu spostato dalla piazza Bellini alla piazza Pretoria, e quella avvenuta tra il 1874 e il 1891 ad opera dell'architetto Giuseppe Damiani Almeyda che ha dato l'attuale forma al palazzo. Sulla facciata principale, all'interno di una nicchia, ? posta la statua della Santa patrona di Palermo, S. Rosalia, realizzata da Carlo D'Aprile nel 1661; sul coronamento, sulla facciata ed anche all'interno si trovano numerose aquile di diversa fattura, da qui il nome di ""Palazzo delle Aquile"": l'aquila ? il simbolo della citt? ed ? un retaggio di epoca romana, con il valore di ""potere"". All'interno si possono visitare: la Sala Rossa, ovvero lo studio del Sindaco; la Sala Gialla, dove si riunisce la Giunta Comunale; la Sala delle Lapidi, cos? chiamata per le numerose lapidi che rivestono le sue pareti e che testimoniano importanti fatti ed eventi legati alla storia della citt?, qui si riunisce il Consiglio Comunale.";0;0;0;0;"chiuso domenica e festivi";"da luned? a sabato 9.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00";Palermo;90133;"Piazza Pretoria, 1";0;"Palazzo delle Aquile (o Pretorio)";81 38,1172195;13,365283;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;0;"La chiesa fu eretta tra il 1526 ed il 1617 dalla Congregazione della Nazione dei Napoletani, provenienti in gran parte da Cava dei Tirreni. L'ingresso ? posto all'interno di un portico trapezoidale. Interessante ? il portale rinascimentale, posto al suo interno, ornato da colonne, intagli, fregi e timpano semicircolare. L'interno ? suddiviso in tre navate da eleganti archeggiature su alte colonne in marmo. All'incrocio col transetto si innalza la cupola, sorretta da bizzarri mensoloni che formano la base ottagonale del tiburio. Le navate laterali sono coperte da volte a padiglione, mentre la navata centrale ? coperta da volta a botte con grandi vele in corrispondenza delle finestre. La cupola ha un rivestimento esterno di mattoni smaltati azzurri e lanternino. La splendida decorazione a stucco, realizzata nel XVIII secolo che copre il catino dell'abside, i timpani, le cappelle, i mensoloni della cupola e le navate ? opera di Procopio Serpotta. La chiesa conservava alcuni arredi e dipinti del XVIII secolo, in parte recuperati, ed era dotata di un magnifico organo, opera tardo-cinquecentesca di Raffaele La Valle. Degli arredi sacri rimane oggi, sull'altare maggiore, una Madonna lignea dell'800.";0;0;0;0;0;"visitabile i giorni gioved? 12.30 - 16.30 sabato 16.30 - 19.30 3? sabato del mese 17.30 - 19.00";Palermo;90133;"Corso Vittorio Emanuele";0;"Chiesa di San Giovanni dei Napoletani";33 38,1176577;13,3516578;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.santippolito.arcidiocesi.palermo.it;0;0;091328430;0;"Esistente gi? alla fine del 1200, fu rielaborata nel secolo XVI. Nel 1728 fu rifatta la facciata, secondo il disegno di Andrea Palma. Il vigoroso prospetto, rinserrato tra le cortine edilizie della strada, ? teso tra cornici e lesene che lasciano poco spazio all'intonaco; nel secondo ordine una finestra semicircolare incornicia alcune statue in stucco, tra le quali si trova quella dell'Immacolata. La pianta ? basilicale, ripartita da colonnati ed archi a tutto sesto, con una profonda abside rettangolare, aggiunta nel 1583, che accoglie il coro e l'altare maggiore. Malgrado l'impostazione classica, l'aula risulta appesantita dal rivestimento cromatico dell'interno, eseguito intorno al 1844. La chiesa conserva alcuni dipinti eseguiti da Filippo Randazzo, come per esempio il ""Sacrificio di S. Ippolito"" sull'altare maggiore, e la ""Madonna del Rosario e Santi"" nella prima cappella a sinistra. Sul lato sinistro accanto al presbiterio si apre la vasta sacrestia, con soffitto a padiglione affrescato, in cui si conservano alcuni antichi arredi.";0;0;0;0;0;"visitabile dal luned? al sabato dalle ore 09,00 alle ore 12,00; la domenica dalle ore 10,00 alle ore 12,00";Palermo;90134;"Via Porta Carini, 37";0;"Chiesa di Sant' Ippolito";37 38,117665;13,3678464;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;0;"Costruita nel 1545 nel luogo in cui esisteva, dipinta sul muro, un'immagine della Vergine ritenuta miracolosa. Sebbene l'edificio aderisca al rinnovato paradigma stilistico rinascimentale, ? ancora improntata alla tradizione locale delle chiese trecentesche di derivazione normanna. Ha impianto planimetrico a croce greca iscritta in un quadrato; l'interno prende grande slancio verticale, rivelando una completa struttura spaziale, basata sull'impostazione degli archi centrici sopra leggere colonne ed alti sovrassesti. Straordinario ? l'effetto del tiburio quadrato, ancora pi? elevato, da cui penetra la luce radente. Allo spazio fortemente centrico delle navate, fa riscontro l'abside poligonale coperta da vele lunettate. Di notevole interesse sono i particolari scultorei, capitelli e basi delle colonne, eseguite nelle botteghe dei Gagini. Sul fronte principale due semicolonne con una lineare trabeazione introducono il portale architravato. Sul fianco settentrionale esiste un loggiato ad archi centrici, coevo alla chiesa o di poco precedente, che venne chiuso ed utilizzato come chiesa sotto il titolo di S. Apollonia.";0;0;0;0;0;"Apertura la Domenica in occasione della funzione religiosa alle ore 11,00";Palermo;90133;"Piazza Marina";0;"Chiesa di Santa Maria dei Miracoli";39 38,1160324;13,37305;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916171658;0;"Costruita tra il 1688 ed il 1706 dalle suore del vicino convento di Carmelitane Scalze su un'area che, in epoca musulmana, era servita da cimitero. Il progetto della chiesa fu redatto da Giacomo Amato. Splendida ? la facciata barocca su tre ordini, che si affaccia sulla piazza Kalsa, la quale risulta mossa dal ritmo serrato delle colonne e dei vigorosi intagli in pietra e dall'alternanza di nicchie con statue di Santi domenicani. Sul portale ? un pregevole tondo in marmo raffigurante la Sacra Famiglia, opera seicentesca di Cristoforo Milanti. L'interno, ad unica navata con profonde cappelle laterali, ? impreziosito da un'elegante decorazione a stucco con accenni dorati, e contiene molte importanti opere del XVII e XVIII secolo, tra le quali si ricordano: la ""Trasverberazione di S. Teresa"" del Borremans; l'apparato scenico di grande effetto plastico della cappella del Crocifisso eseguita da Ignazio Marabitti; l'altare maggiore in marmi mischi e pietre semipreziose; le statue di S. Teresa e di S. Anna di Giacomo Serpotta e, alle pareti, quattro quadri, opera di Antonio Grano, che rappresentano i ""Simboli Eucaristici etc. Sull'ingresso ? il coro sostenuto da otto colonne di marmo di Billiemi. Gli altari laterali si aprono ad arco sui fianchi della chiesa, alternati ai coretti barocchi in legno intagliato e decorati in stucco. Dietro l'altare maggiore ? posta la grande tela di Gaspare Serenario con la ""Proclamazione della maternit? divina di Maria"" del 1746.";0;0;0;0;"chiuso il luned? e il gioved? mattina";"visitabile da marted? a domenica 7.00 -11.00 e 16.00 -19.00";Palermo;90133;"Piazza Kalsa";0;"Chiesa di Santa Teresa alla Kalsa";54 38,1131071;13,3672054;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Palazzi;Palazzi;http://www.palazzo-ajutamicristo.com;info@palazzoajutamicristo.it;0;"091 7071425";0;"Magnifica residenza di Guglielmo Ajutamicristo, ricco mercante pisano, divenuto nobile con la sua attivit? di banchiere, il quale commission?, nell'ultimo decennio del '400, all'architetto Matteo Carnalivari la realizzazione del palazzo. Lo storico palazzo fu in quel tempo la dimora prediletta di ospiti illustri. Nel 1500 ospit? la regina Giovanna, moglie del re Don Ferrante di Napoli; nel 1535 vi soggiorn? l'imperatore Carlo V, non potendo alloggiare nel Palazzo Reale non adatto alla sua magnificenza; nel 1576 vi fu ricevuto Don Giovanni d'Austria, fratello del re Filippo II, vincitore della battaglia di Lepanto. Dopo essere passato di propriet? ai Moncada principi di Patern?, nell'800 fu venduto alla famiglia Calefati di Canalotti e Tasca d'Almerita, che, ancora oggi detengono la propriet? di una parte del palazzo, dato che l'altra parte ? stata acquistata dalla Regione Siciliana. L'edificio si presenta con un impianto tardo-quattrocentesco, rimaneggiato pi? volte durante i secoli. Di particolare interesse ? la sala da ballo dal soffitto affrescato da Giuseppe Crestadoro, raffigurante ""La Gloria del Principe Virtuoso"", la cui superficie, di 200 mq, si affaccia sulla terrazza fiorita.";0;0;0;0;0;"Marted? e sabato dalle ore 09,00 alle ore 19,00 - Luned?, mercoled?, gioved? e venerd? dalle ore 09,00 alle ore 13,30 - domenica e festivi visita su prenotazione. La prima domenica del mese ? possibile visitare il palazzo dalle ore 09,00 alle ore 13,30";Palermo;90133;"Via G. Garibaldi, 23";0;"Palazzo Ajutamicristo";79 38,1151775;13,3600792;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Palazzi;Palazzi;http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/info/riso.html;0;0;091587717;0;"L'area su cui sorse il palazzo era occupata fin dal XVI secolo da palazzo Afflitto, il quale fu acquistato da Giuseppe Emanuele Ventimiglia e Cottone, principe di Belmonte, che lo fece riedificare completamente da Giuseppe Venanzio Marvuglia a partire dal 1780. passato ai principi di Pandolfina e nel 1841 a Giovanni Riso, divenne nel 1935 ""Casa del Fascio""; centrato dai bombardamenti del 1943 fu abbandonato ai vandali che asportarono quanto non distrutto dalle bombe. Il prospetto ? l'unica struttura rimasta integra ed ? caratterizzato dalla presenza di lesene ornate da capitelli; da un portale d'ingresso affiancato da colonne e da una lunga balconata, corrispondente al piano nobile. Dopo un attento restauro, dal 2005 ? divenuto sede del Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia; il cui percorso espositivo, curato da Francesco Andolina, parte da una prima tranche di opere che coprono circa sessant'anni di storia, dai siciliani Carla Accardi, Pietro Consagra, Salvo, Antonio Sanfilippo ed Emilio Isgro', fino a Croce Taravella, Alessandro Bazan, Laboratorio Saccardi, con un'incursione autorizzata di chi ha lavorato in Sicilia, Jannis Kounellis, Richard Long, Christian Boltanski. Oltre alla colleazione permanente, il museo ospita, anche delle mostre temporanee.";"Sede del Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia.";0;0;"biglietto ore ? 6,00. La prima domenica del mese l'ingresso ? gratuito";"luned? chiuso";"marted?, mercoled? e domenica dalle ore 09.00 alle ore 20.00; gioved?, venerd? e sabato dalle ore 09.00 alle ore 23.30";Palermo;90134;"Via Vittorio Emanuele, 365";0;"Palazzo Belmonte Riso";84 38,1169529;13,3687926;http://www.palermocultura.it;info@palermocultura.it;0;0918431605;0;Palermo;90133;"Via sant'Anna, 21";"Distretto Culturale di Palermo";Palazzi;Palazzi;0;0;0;0918431605;0;"Appartenuto ai Galletti e La Grua, principi di Fiumesalato. Il palazzo risale al XVI secolo, ma venne restaurato in un ibrido stile neogotico nel 1866 dall'architetto Tommaso Di Chiara che vi profuse l'intero repertorio dei possibili riferimenti stilistici come la torre merlata e i lavori a traforo delle aperture. La parte pi? interna dell'edificio conserva importanti vestigia del XVI secolo: nel vicolo della Neve ? un portale ad arco policentrico con cornice; nel vicolo Palagonia rimangono un portale rinascimentale in marmo, con stemma al centro dell'architrave, ed alcune finestre della stessa epoca con cornici in marmo, decorate da intagli a motivi vegetali e naturalistici. L'atrio ? coperto da una bella volta costolonata tardo-gotica con chiavi pendule; vi si aprono dei portaletti con architravi elegantemente scolpiti . Oggi ? sede di uffici dell'Amministrazione Comunale.";0;"Il sito, sede di uffici comunali, ? visitabile su prenotazione.";0;0;0;0;Palermo;90133;"Piazza Marina, 46";0;"Palazzo Galletti di S. Cataldo";95 38,1119601;13,3692452;0;0;0;0;0;Palermo;90134;"Via Maqueda, 100";"Citt? Metropolitana di Palermo";Palazzi;Palazzi;0;0;0;0916628145;0;"Costruito nella prima met? dell'800 in via Lincoln dai baroni di Verbumcaudo; nel 1921 divenne residenza della famiglia Jung, tre fratelli ebrei giunti da Milano agli inizi del diciannovesimo secolo, per impiantare in citt? una grande impresa di esportazione di frutta secca, essenze, agrumi e sommacco. Acquisito dalla Provincia di Palermo, nel 1959, la quale predispose un piano di lavori di restauro,che hanno interessato una superficie totale di circa 6mila metri quadri, suddivisi tra piano terra, primo e secondo piano, pi? una serie di ammezzati e naturalmente il bellissimo giardino. La struttura ha forti richiami neoclassici, come molti edifici contemporanei della citt? di Palermo, che si notano soprattutto sul frontone d'ingresso con colonne sottili e nello stile dei balconi. Oggi, il palazzo ospita mostre temporanee ed eventi.";0;"Visitabile in occasione di mostre ed eventi.";0;0;0;0;Palermo;90133;"Via Lincoln, 71";0;"Palazzo Jung";99 38,1165913;13,368641;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Palazzi;Palazzi;http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/palazzomirto;0;0;"0916167541 - 0916164751";3357957022;"Le origini della famiglia Filangeri risalgono al periodo normanno. Provenienti da Napoli, per sfuggire agli Angioini, assumeranno una importanza notevole per i numerosi feudi, ma anche per le importanti cariche che vestiranno sia in ambito civile che religioso. Nella prima met? del '600, Giuseppe Filangeri venne nominato principe di Mirto. L'aspetto odierno del palazzo rispecchia a grandi linee quello voluto intorno al 1793 dal principe Bernardo. Di notevole interesse sono: la Sala Salvatore Rosa, chiamata cos? per la presenza di dipinti realizzati dall'artista napoletano; lo stanzino del trucco con una toiletta in stile Luigi XV e quello del fumo con le pareti in cuoio bulinato e dipinto; il Salone dei Ricevimenti con le decorazioni pittoriche realizzate dal Velasco ed il Salone del Baldacchino con le pareti interamente ricamate a ""pittoresco"" con scene della ""Gerusalemme Liberata"" e il soffitto affrescato dall'Interguglielmi dove ? celebrata la Gloria di Bernardo Filangeri. Nel 1982 il palazzo fu donato da Maria Concetta Filangeri alla Regione Siciliana, divenendo cos? sede museale.";0;0;0;"biglietto ? 6,00. La prima domenica del mese l'ingresso ? gratuito";"giorni di chiusura: luned?";"Visitabile da marted? a sabato ore 9.00 -18.30 domenica ore 09.00 - 13.00";Palermo;90133;"Via Merlo, 2";0;"Palazzo Mirto";101 38,1170093;13,3700429;http://www.palermocultura.it;info@palermocultura.it;0;0918431605;0;Palermo;90133;"Via sant'Anna, 21";"Distretto Culturale di Palermo";Palazzi;Palazzi;0;0;0;0918431605;0;"Il Palazzo Gravina di Palagonia fu ingrandito ed abbellito nel XVIII secolo, anche se le attuali forme sontuose dell'edificio risalgono agli anni compresi tra il 1810 e il 1857. Il progetto deriva da esempi del Marvuglia. La neoclassica facciata ? imperniata sull'elaborato partito, comprendente il portale con coppie di colonne binate e balcone superiore con coppie di cariatidi. Anche gli interni, decorati da stucchi neoclassici, denotano grande cura del dettaglio. Il palazzo ? stato fortemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e dal terremoto del 1968, distruzioni che hanno reso necessario all'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, l'intervento del Comune, attuale proprietario del palazzo, improntato al recupero totale della struttura.";0;"Il sito ? visitabile su prenotazione.";"Sede di uffici comunali";0;0;0;Palermo;90133;"Via del IV Aprile, 2";0;"Palazzo Palagonia";103 38,112283;13,3636649;0;0;0;0;0;Palermo;90134;"Via Maqueda, 100";"Citt? Metropolitana di Palermo";Palazzi;Palazzi;http://www.provincia.palermo.it/palazzo_s.elia;0;0;0916628289;0;"L'edificio appartenuto fin dal XVII secolo ai Celestri marchesi di S. Croce, fu ammodernato ed abbellito nel 1770 da Tommaso Grimaldi e Celestri che ne fece una dimora principesca; nel 1856 pass? ai Trigona principi di S. Elia. Acquistato dall'Amministrazione Provinciale, in uno stato di penoso degrado, ? stato completamente restaurato ed adibito a spazio espositivo di mostre temporanee. Il prospetto, lungo 75 metri ha due ingressi con colonne che immettono ad altrettante corti. Alcuni saloni sono stati decorati da Gioacchino Martorana e da Elia Interguglielmi.";0;"Il palazzo ? visitabile soltanto in occasione di mostre e/o eventi.";0;0;0;"visitabile in occasione di mostre ed eventi";Palermo;90133;"Via Maqueda, 83";0;"Palazzo Sant'Elia (Palazzo Celestri di Santa Croce)";108 38,1104004;13,3622947;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Palazzi;Palazzi;0;0;0;"0916166621 - 0916101388";0;"L'edificio costituisce un'importante testimonianza dell'architettura civile e nobiliare ""minore"" sei-settecentesca della citt?. La sua storia ? legata a quella di due note famiglie aristocratiche: i Tarallo, baroni di Badia, duchi di Miraglia e signori di Ferla, e i Cottone, marchesi D'Altamira. Il palazzo ? il risultato dell'accorpamento di diverse dimore riunite in un progetto ""barocco"" di riconfigurazione complessiva degli apparati decorativi sia interni che esterni. Agli inizi degli anni ottanta del '900, il Palazzo fu acquistato dal Comune di Palermo che, dopo un attento restauro, lo ha adibito a seconda sede del Museo Etnografico Pitr?. Tra i lavori che emergono per valore artistico, furono quelli attribuiti a Pietro Martorana, il quale realizz?, per le sale del piano nobile, quattro grandi affreschi, di cui uno solo ? giunto fino a noi, ovvero ""Storia del trionfo di Betsabea col Re Salomone"". Nelle altre sale del primo piano sono stati collocati due eleganti portantine settecentesche e alcuni manufatti del Museo di gusto e committenza colta e aristocratica, anche se realizzati in quelle stesse botteghe artigiane da cui uscivano opere di uso pi? popolare; tra i quali, alcuni mobili dipinti, di fine '700, in particolare, si tratta di un cassettone, un armadio, un mobile-altare, una ""scarabattola"" e due teche, tutti del XVIII secolo. Nelle sale sono esposte anche una decina di stampe litografiche d'epoca, contenenti l'alfabeto del contadino e motti di saggezza popolare. Al pianterreno, nei locali originariamente adibiti a scuderie e rimessa per le carrozze, si possono ammirare, il frontale del teatrino ottocentesco del Pitr? e il teatrino completo assemblato da Cocchiara nei primi del '900. Nel piano nobile, come omaggio al fondatore del Museo, c'? una ""un angolo della memoria"" dedicato a Giuseppe Pitr?, con il suo tavolo da lavoro, i suoi occhialini ed i suoi libri. Ed inoltre, nei saloni del secondo piano, ? stata allestita la Biblioteca specializzata del Museo, che conta circa 3 mila volumi donati dal professore Bonomo, oltre a numerosi periodici e ad una consistente raccolta di tesi specialistiche svolte da studenti universitari. La biblioteca possiede anche un'importante documentazione iconografica, comprendente una prestigiosa raccolta di stampe e fotografie di autori diversi, come Interguglielmi, Incorpora, Giannone, Uzzo.";0;0;"sede della Biblioteca etnografica.";0;0;"Orari di apertura dal luned? al venerd? 9.00 - 13.00 mercoledi anche 15.30 - 17.30";Palermo;90134;"Via delle Pergole, 74";0;"Palazzo Tarallo";112 38,1217732;13,3419946;http://www.fondazionewhitaker.it/;info@fondazionewhitaker.it;0916814156;0916820522;0;Palermo;90141;"Via Dante, 167";"Fondazione ""Giuseppe Whitaker""";"Spazi Verdi";"Giardini Pubblici e Spazi Verdi";0;0;0;0;0;0;0;0;0;"Ingresso gratuito.";0;"Tutti i giorni dalle ore 09,00 alle ore 16,00 (orario invernale) - ore 17,00 (orario primaverile) - ore 19,00 (orario estivo)";Palermo;90141;"Via Dante Alighieri, 167";0;"Parco di Villa Malfitano";155 38,1413765;13,3360137;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";"Spazi Verdi";"Giardini Pubblici e Spazi Verdi";0;0;0;0;0;"La villa comunale Costa Terrasi ? stata inaugurata nel 2010 ed ? stata intitolata al Magistrato Gaetano Costa, assassinato dalla mafia il 6 agosto del 1980. All'interno dei locali della villa ? stata collocato il Caf? letterario Costes, il quale offre un ricco programma di attivit? ludico-educative per bambini, per imparare a giocare con l'Arte, usare le mani, la creativit? e la fantasia, ed inoltre la Biblioteca Comunale ha realizzato una sua postazione, in un'area di 50 mq delimitato da 6 vetrine a scaffale modulari mobili che comprendono la sala lettura e la postazione front-office.";0;0;0;0;0;"tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.00";Palermo;90144;"Viale Lazio";0;"Villa Terrasi";162 38,1326894;13,3504677;http://www.palermocultura.it;info@palermocultura.it;0;0918431605;0;Palermo;90133;"Via sant'Anna, 21";"Distretto Culturale di Palermo";"Spazi Verdi";"Giardini Pubblici e Spazi Verdi";0;0;0;0917406790;0;"Sistemato tra il 1850 e il 1853 da Giovan Battista Filippo Basile, il quale segu? uno schema molto in voga nella seconda met? dell'Ottocento, ovvero non creare uno spazio misurato e geometrico (il cosiddetto ""giardino all'italiana"") ma seguendo le forme e la morfologia naturale del terreno dandogli un'aria pi? naturale creando appunto un ""giardino all'inglese"" (da qui il nome Giardino Inglese). Per rendere l'atmosfera ancora pi? suggestiva furono inserite piante provenienti da tutto il mondo per rendere l'ambiente pi? esotico sempre secondo i dettami della moda in quel periodo. Viali liberi e percorsi sinuosi si snodano tra sette collinette ed anfratti, in parte esistenti ed in parte appositamente realizzati, zone coltivate a boschetto, giardini e siepi dai contorni curvilinei. All'interno della villa sono sistemati busti in marmo, sculture in bronzo ed il monumento ai caduti, opere dei migliori scultori siciliani dell'ultimo '800 e dei primi anni del XX secolo. Tra questi il gruppo dei ""Fratelli"", nel laghetto centrale, opera di Mario Rutelli. Nell'area centrale ? il Castello saraceno, padiglione neo-moresco dove ? sistemato il gruppo dei Fratelli Canaris, opera di Benedetto Civiletti del 1876.";0;"Visite guidate su prenotazione. Per info tel. 091.8431605.";"all'interno del Giardino servizio ""spazio gioco"" (bambini da 0 a 3 anni) e ""spazio bimbi piccoli"" (fino a 5 anni) della ""Ludoteca del Giardino"",dal Luned? al Venerd? dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, Sabato dalle 9.30 alle 12.30. Info 091.6268360 / 335.1079380 - www.laludotecadelgiardino.it";0;"n.b. in caso di condizioni climatiche avverse, il Giardino rimarr? chiuso al pubblico.";"Tutti i giorni 8.00 - 20.00";Palermo;90143;"Viale della Libert?, 63";0;"Giardino Inglese";148 38,1096198;13,3463727;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Musei;"Gallerie d'Arte e Musei";0;0;0;091422314;0;"Fondato nel 1733, sotto il regno di Carlo III di Borbone, con lo scopo di accogliere i poveri inabili, storpi e le giovani vagabonde ed orfane. Progettato dall'architetto Orazio Furetto, i lavori iniziarono nel 1746 e solo nel 1772 fu completato dagli architetti Venanzio Marvuglia e Nicolo Di Puglia. In occasione dell'inaugurazione, avvenuta l'8 agosto del 1772. tutti i nobili, il clero, le autorit?, in processione accompagnarono nell'edificio, un gruppo di derelitti, poveri, anziani, donne e bambini per dimostrare la grande generosit? del Re e dei nobili. Nel progetto iniziale l'edificio rispecchiava lo stile architettonico del tardo Barocco, ma dato che i lavori si protrassero per molti anni, lo stile Barocco sub? l'influenza dello stile Neoclassico che, nel frattempo, era arrivato a Palermo, Anche la Chiesa, posta al centro dell'edificio, che doveva essere a pianto ottagonale, fu trasformata in pianta rettangolare e risent?, sia all'esterno che all'interno, dello stile Neoclassico che presenta linee pi? sobrie e ornamenti pi? semplici. Anche il maestoso prospetto dell'edificio ? la sintesi dei due stili che in Sicilia si fusero e si trasformarono, grazie alla fantasia e alla personalit? di architetti e maestranze molto vivaci e originali. Nell'edificio furono impiantate fabbriche e laboratori di seta e pasta, che diedero lavoro ai giovani ricoverati ridando ad essi quella dignit? e quel benessere che solo il lavoro pu? dare; in particolare l'albergo divent? una fucina di lavoro e di accoglienza per i pi? diseredati della citt?, quando fu diretto dal Principe Palagonia che introdusse altre fabbriche, un panificio ed un mulino, organizz? un gruppo di suore per l'assistenza agli infermi e trasform? l'edificio in un centro vitale di accoglienza e recupero delle donne e dei fanciulli sfortunati della Palermo dei primi dell'800. Oggi una parte dell'edificio ospita ancora anziane povere amorevolmente assistite dalle Suore della Carit?. Un'altra parte ? adibita a mostre e saloni di rappresentanza mentre un'altra parte ? propriet? della Sovraintendenza ai Beni Culturali.";0;"visitabile solo in occasione di mostre ed eventi";0;0;0;0;Palermo;90129;"Corso Calatafimi, 217";0;"Albergo delle Povere";169 38,1182029;13,3405826;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Musei;"Gallerie d'Arte e Musei";0;0;0;"091 7408461 - 091 7408462";0;"Le ex Officine Ducrot si trovano alle spalle del Castello della Zisa, e contengono ventitre capannoni: esempi interessantissimi di archeologia industriale, con una naturale vocazione a diventare una straordinaria cittadella della cultura, sull'esempio di analoghi luoghi di lavoro obsoleti. Qui furono realizzati i mobili liberty tra i pi? belli d'Europa, disegnati da Ernesto Basile, come gli arredi di Montecitorio e delle grandi navi da crociera dei Florio. Negli anni '90 dall'amministrazione ""Orlando"" sono stati recuperati e ristrutturati tutti gli spazi a centri di cultura, espositivi e teatrali. Oggi quest'area ? utilizzata come spazio espositivo per eventi teatrali, musicali e iniziative culturali di ogni genere. L'area attualmente ospita la sede del ""Centre Culturel Francais de Palerme et de Sicile"", il centro culturale tedesco Goethe-Institut, l'Istituto Gramsci Siciliano (con la relativa biblioteca) e la sede palermitana della Scuola Nazionale di Cinema appartenente al Centro Sperimentale di Cinematografia.Dal 2012 ? sede anche di ZAC_ Zisa Zona Arti Contemporanee, nonch? del cinema De Seta, cinema pubblico intitolato a Vittorio De Seta, illustre regista italiano, nato a Palermo. La Zisa Zona Arti Contemporanee, padiglione dei Cantieri Culturali alla Zisa concepito molti anni fa come sede del Museo d'Arte Contemporanea della Citt? di Palermo, apre con una idea/progetto pi? aderente al momento storico attuale della cultura nel Paese: non un Museo tradizionale ma un luogo dai confini aperti e costantemente in definizione, una Zona appunto, com'? il territorio stesso della creativit? attuale con l'ambizione di divenire il centro di produzione culturale della Citt? di Palermo per le arti contemporanee.";"All'interno: ZAC, Zona Arte Contemporanea ; Biblioteca gestita dall'Istituto Gramsci. All'Accademia delle ""Belle Arti"" ? stata concessa la Galleria Bianca, la Galleria Blu Cobalto e la Grande Vasca";0;0;0;0;"Orari di apertura in presenza di mostre: dal marted? al sabato dalle ore 09.00 alle ore 18.30.";Palermo;90138;"Via Paolo Gili, 4";0;"Cantieri Culturali alla Zisa - Zona Arti Contemporanee (ZAC)";171 38,1152018;13,3647759;http://www.palermocultura.it;info@palermocultura.it;0;0918431605;0;Palermo;90133;"Via sant'Anna, 21";"Distretto Culturale di Palermo";Musei;"Gallerie d'Arte e Musei";http://www.galleriadartemodernapalermo.it/mediacenter/FE/home.aspx;didattica@galleriadartemodernapalermo.it;0918889893;0918431605;0;"Nel 1910 il Ridotto del Teatro Politeama divenne la sede della Galleria d'Arte Moderna Empedocle Restivo. Le ragioni di tale scelta furono motivate dal valore emblematico del monumento, che testimoniava la esaltante stagione della Belle ?poque, e dalla sua stessa collocazione nel cuore della citt? moderna. Dopo quasi un secolo, il Museo si trasferisce nel centro storico della citt?, oggi luogo di ricerca e d'incontro tra le diverse identit? culturali. Nel complesso di Sant'Anna alla Misericordia ? possibile distinguere tuttora le fisionomie architettoniche di una residenza privata del Quattrocento e di un convento seicentesco. Il palazzo fu costruito intorno al 1480 dal mercante catalano Gaspare Bonet e divenne presto un modello per l'edilizia residenziale aristocratica. Nel 1618, il palazzo fu venduto ai Padri Francescani determinando la necessit? di un ampliamento dell'edificio con la costruzione del convento che si protrasse per tutto il Seicento. La galleria espone ben 214 opere, 176 dipinti e 38 sculture, acquistate alla Biennale di Venezia o da collezioni private e ricevute in dono. Esse rappresentano una importante testimonianza dell'arte italiana dal '700 ai primi anni del '900. Il piano terra ? dedicato al genere storico nei formati monumentali; al ritratto tra Neoclassicismo e Romanticismo; al lungo tramonto della mitologia neoclassica; alla celebrazione di Garibaldi tra storia e mito; a Francesco Lojacono e a una nuova immagine della Sicilia. Il primo piano espone le opere riguardanti la poetica del ""vero"" nei temi letterari e nelle scene di genere; Estetismo ed Esotismo tra Otto e Novecento; dipinti di Antonino Leto e la fortuna del paesaggio mediterraneo; Ettore De Maria Bergler e il Naturalismo lirico di fine secolo; le ultime espressioni del paesaggio nel Naturalismo di fine secolo; Michele Catti e il paesaggio interiore. Infine, il secondo piano ospita i dipinti inerenti il gusto delle Biennali di Venezia tra simbolismo e modernismo; i percorsi del Novecento italiano e il Novecento in Sicilia.";0;"La prenotazione delle visite guidate ? obbligatoria (gruppi max 25 persone).";0;"Intero ? 7,00 Ridotto ? 6,00 Ogni prima domenica del mese ingresso gratuito Con il biglietto unico ""Musei Palermo Card"",al costo di euro 13,00, ? possibile visitare questo sito insieme a Palazzo Branciforte e il Museo Internazionale delle Marionette ""A. Pasqualino""";0;"Dal marted? alla domenica 9.30 - 18.30";Palermo;90133;"Via Sant'Anna, 21";0;"Galleria d'Arte Moderna (G.A.M)";175 38,1168727;13,3713284;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Musei;"Gallerie d'Arte e Musei";http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/palazzoabatellis/;gall.abatellis@regione.sicilia.it;0;"0916230011 - 0916230006";0;"Grandiosa dimora tardo-quattrocentesca e splendida dimora in stile gotico-catalano di Francesco Patella o Abatellis, che fu maestro portolano del regno e pretore della citt?, il quale commission? i lavori di costruzione all'architetto Matteo Carnalivari. Alla sua morte, il palazzo divenne convento benedettino e sul lato nord-orientale venne costruita una piccola cappella rettangolare con volte a crociera; nei secoli successivi vi furono apportati diversi cambiamenti ed ampliamenti. Il palazzo si presenta disposto attorno ad un ampio atrio con un lato porticato. Dal 1953 ? sede della Galleria Regionale della Sicilia, dove sono esposte opere di artisti siciliani medievali, croci tardo-medievali, vasi e manufatti di epoca araba, pitture del sei e settecento. Sicuramente, le opere d'arte di maggior rilievo sono: lo splendido affresco del ""Trionfo della Morte"" di ignoto, realizzato nel XV secolo, ritenuto un capolavoro dell'arte pittorica di quel periodo; il delicatissimo busto di Eleonora d'Aragona eseguito da Francesco Laurana; l'intensa ""Annunziata"" di Antonello da Messina dipinta nel 1473, considerata una autentica ""icona"" del rinascimento italiano, etc.";0;0;0;"Intero ? 8.00 Ridotto ? 4,00 Ingresso gratuito per i cittadini della Comunit? Europea di et? inferiore ai 18 anni e superiore ai 65 anni. Ingresso gratuito la prima domenica del mese";"chiuso il luned?, domenica e il 25 dicembre";"da marted? a venerd? 9.00 - 18.30 (ultimo ingresso ore 18,00); sabato e domenica del mese 09,00 - 13,00";Palermo;90133;"Via Alloro, 4";0;"Galleria Regionale della Sicilia - Palazzo Abatellis";177 38,1171671;13,3440297;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Musei;"Gallerie d'Arte e Musei";0;0;0;0916520269;0;"Ospitato all'interno del Castello della Zisa, ? stato inaugurato nel 1991 ed ? gestito dalla Sopraintendenza ai Beni Culturali. Il museo espone oggetti prodotti nel periodo della dominazione araba in Sicilia (IX secolo - XI secolo), ma la raccolta ? formata prevalentemente da oggetti d'arte islamica del successivo periodo di dominazione normanna (XI secolo - XII secolo), quando l'influenza della cultura islamica in Sicilia era ancora molto forte. Tra i pezzi notevoli della collezione vi sono diversi utensili e oggetti di arredo in ottone, oro e argento decorati da incisioni spesso impreziosite da fili e lamine sottili d'oro e d'argento; delle musharabia in legno, i paraventi lignei a grata composti da tanti rocchetti incastrati fra di loro a formare raffinati disegni e motivi ornamentali . e un'iscrizione lapidea cristiana del 1149 in quattro lingue: ebraico, latino, greco bizantino e arabo, che testimonia la multietnicit? della Palermo medievale. Le opere esposte provengono da diversi paesi del bacino del Mediterraneo.";0;0;0;"Biglietto ? 6,00. Prima domenica del mese ingresso gratuito.";0;"visitabile dal luned? al sabato dalle 9.00 alle 18.30 domenica e festivi infrasettimanali dalle 9.00 alle 13.00";Palermo;90138;"Piazza Guglielmo il Buono";0;"Museo d'Arte Islamica";180 38,117887;13,368154;http://www.palermocultura.it;info@palermocultura.it;0;0918431605;0;Palermo;90133;"Via sant'Anna, 21";"Distretto Culturale di Palermo";"Spazi Verdi";"Giardini Pubblici e Spazi Verdi";0;0;0;0;0;"Realizzata su progetto di Giovan Battista Filippo Basile nel 1863, al centro della piazza Marina, fu intitolata all'eroe nazionale Giuseppe Garibaldi proprio per celebrare la recentissima nascita della nazione Italiana.. Il giardino ha un perimetro quadrangolare, con le entrate in corrispondenza delle strade principali ed ? recintata da una cancellata in ghisa, realizzata dalla Fonderia Oretea su disegno dello stesso Basile, il quale si ispir? ad un bosco artificiale che era stato approntato nel 1538, nella piazza, per lo svolgimento di una caccia. Tra le tante piante esotiche che si trovano all'interno il ficus Magnoloides ? sicuramente l'attrazione principale essendo considerato uno dei pi? vecchi e grandi d'Italia, con un'altezza di 30 metri, una circonferenza del tronco che supera i 21 metri ed una chioma con diametro di 50 metri.. Appartiene alla specie dei Ficus macrophylla, come un esemplare presente nell'orto botanico di Palermo, di cui costituisce il simbolo. Nella villa troviamo busti scultorei tra i quali appunto quello di Giuseppe Garibaldi, Rosolino Pilo, Giovanni Corrao, Raffaele De Benedetto, Luigi Tukory e Nicola Bălcescu. Nei primi del secolo furono realizzate una cisterna e una torretta di servizio mentre agli anni Venti risale il padiglione forse adibito a caff?; nel 1930 fu poi realizzato il padiglione di ristoro dai repertori decorativi modernisti. Tra le aiuole irregolari, dalle forme oblunghe e ovali e dai bordi curvilinei, ? presente invece un'ampia vasca circolare, una sorta di lago artificiale, in una posizione leggermente eccentrica rispetto all'incrocio delle diagonali.";0;"Visite guidate su prenotazione. Per info tel. 091.8431605.";0;0;0;"tutti i giorni dalle 8.00 fino al tramonto";Palermo;90133;"Piazza Marina";0;"Villa Garibaldi";160 38,1207376;13,3570938;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Teatri;Teatri;http://www.teatromassimo.it/index.php;marketing@teatromassimo.it;0916053342;0916053521;0;"Per il teatro fu scelta un'area posta tra il nucleo antico della citt? e la nuova espansione settentrionale, quasi a voler sancire la continuit? storica tra le due zone. Il teatro si fece posto tra gli antichi quartieri attraverso radicali demolizioni che interessarono, oltre a tratti della cinta muraria, il quartiere degli aragonesi, ad occidente, ed i complessi monastici di S. Giuliano e delle Stimmate. Il progetto vincitore del concorso, bandito nel 1864, fu quello di Giovan Battista Filippo Basile. Il teatro Massimo Vittorio Emanuele copre un'area di mq 7.730 ed ? stimato il terzo teatro in Europa per estensione, dopo l'Oper? National di Parigi e il Wiener Staatsoper di Vienna, capacit? e requisiti tecnici. L'ingresso ? caratterizzato da un colonnato esastilo su una monumentale gradinata; sulle sponde delle scale sono due opere in bronzo che rappresentano la Tragedia, di Benedetto Civiletti, e la Lirica, di Mario Rutelli. Compositamente il teatro presenta un corpo a due piani, disposto attorno alla sala, dietro cui si sviluppa il palcoscenico; due vestiboli circolari sporgono lateralmente. La sala, coperta da cupola, ed il palco, con tetto a falde, si innalzano esibendo la loro autonomia formale rispetto al contesto dell'edificio. La monumentalit? dell'organismo architettonico fu assicurata dalla scelta dello stile classico ""corinzio-italico"". Il teatro fu compiuto in pi? di vent'anni, dal 1875 al 1897; morto il progettista nel 1891, l'opera venne ultimata dal figlio Ernesto Basile a cui si deve la definizione esterna e la direzione delle opere di finitura interna. Queste comprendono l'arredo del vasto vestibolo d'ingresso, dove ? posto il busto di Vincenzo Bellini, il fastoso allestimento del palco reale, della sala e dei cinque ordini di palchi. La volta della sala fu affrescata da Ettore De Maria Bergler e Rocco Lentini. Nel 1997 venne riaperto dopo un lunghissimo periodo d'abbandono iniziato nel 1974 per motivi di restauro procrastinato. Nel 1990 il teatro ? stato lo scenario di alcune riprese del film Il padrino - Parte III di Francis Ford Coppola, con Al Pacino, in cui il Padrino Michael Corleone si reca a Palermo per assistere al debutto del figlio nella Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.";0;"Informazioni e prenotazioni per gruppi: telefono 0916053267";0;"Biglietto intero: ? 8,00 Biglietto ridotto: under 18 anni e over 65 anni ? 5,00; gruppi (minimo 20 persone) ? 6,00; scolaresche ? 3,00; bambini sotto i 6 anni gratis";0;"Tutti i giorni dalle ore 09,30 alle ore 18,00";Palermo;90138;"Piazza Giuseppe Verdi";0;"Teatro Massimo Vittorio Emanuele";166 38,1667101;13,3287389;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Musei;"Gallerie d'Arte e Musei";0;0;0;"0917409012 - 0917409002";0;"Venne fondato nel 1909 da Giuseppe Pitr?, folclorista e studioso di costumi e tradizioni popolari, che, in molti anni di appassionata ricerca, raccolse quel materiale che oggi costituisce il nucleo centrale del Museo. Inizialmente sistemato in un ex convento del centro storico di Palermo, dal 1934 fu trasferito nella d?pendance della Palazzina Cinese. Il Museo conserva circa 4000 oggetti, tra costumi, pupi, carretti, presepi, ceramiche, stampe popolari religiose, ex voto, pitture su vetro, che testimoniano la vita e la cultura popolare della Sicilia. Gli oggetti che compongono la ricca collezione sono ordinati nei locali destinati in origine alla servit? della Palazzina Cinese, distribuiti attorno ad un cortile a croce. Di notevole interesse ? la ""sala delle carrozze"" dove si possono ammirare due splendide carrozze appartenute al Senato palermitano; la ""sala Restivo"" che ospita carretti siciliani e la sala dedicata ad antichi presepi; raccolta di alcuni archetipi di costruzioni, che illustrano, attraverso le varie dominazioni cui ? stata sottoposta la Sicilia, l'evolversi delle abitazioni, dal pagliaio alla dimora recente etc. A sinistra dell'ingresso del Museo ? posta la Cappella realizzata intorno al 1804, di perimetro quadrato all'esterno, mentre l'interno ? a pianta circolare con fascia anulare, presenta otto colonne con nicchie e passetti e cupola. Tramite una galleria si entra al piano superiore dove la famiglia reale poteva assistere al rito religioso.";0;0;0;0;0;"Chiuso per lavori di restauro";Palermo;90146;"Via Duca degli Abruzzi,1";0;"Museo Etnografico ""G. Pitr?""";185 38,1232298;13,3672562;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Archeologico;"Zone Archeologiche";0;0;0;0917071317;335227009;"Si trovava sul lembo di terra a nord dell'imboccatura del porto della cala ed era costituito da una vera e propria cittadella militare. Edificato a partire dal X secolo, durante la dominazione araba, aveva al centro il mastio turriforme. Una vasta spianata lo separava dalla citt?. Potenziato in epoca normanna, il castello fu fortificato nel 1496, durante il regno di Ferdinando il Cattolico. In quell'epoca venne costruito il corpo d'ingresso con due torrioni affiancati, al centro dei quali era il fornice e, su questo, lo stemma reale. Nel 1535, nell'ambito delle opere di fortificazione della citt? decise dal vicer? Don Ferrante Gonzaga, furono costruiti i baluardi ed i fossati a difesa del Castellammare, che diveniva il punto di forza principale della nuova cinta bastionata della citt?. Inoltre, nel timore di eventuali sommosse cittadine, veniva potenziata la difesa del fortilizio anche verso la citt? con la costruzione di due grossi baluardi rivolti verso il piazzale occidentale: il bastione di S. Pietro ed il baluardo di S. Pasquale. Nella piazza, denominata piazza Castello, fu posta nel 1722 la statua di S. Giovanni Nepomuceno. Il forte era costituito da una poderosa cinta bastionata di forma trapezoidale con una serie di edifici, disposti lungo il perimetro, che lasciavano una vasta area libera attorno al mastio. Nell'area della fortezza era anche la chiesa parrocchiale di S. Silvestro. Nel 1517 il Castello fu per breve tempo sede del vicer?; vi si trovavano le carceri per il ceto nobile e per i rei di delitti contro lo Stato. Da qui l'artiglieria borbonica lanci? l'offensiva verso la citt? durante le insurrezioni del 1860. In quello stesso anno si inizi? la demolizione del forte militare per ordine di Garibaldi, tuttavia il completo smantellamento del Castello fu compiuto nel 1922 per la costruzione del pontile trapezoidale del porto. I resti del Castello a mare sono oggi visibili, dopo gli scavi effettuati negli ultimi anni; si possono visitare alcuni edifici del torrione d'accesso, una torre circolare, e sono riemersi i fossati occidentali.";0;0;0;"Biglietto euro 2,00. Ridotto euro 1,00";0;"Luned? - Mercoled? - Gioved? - Venerd? dalle ore 9 alle ore 13,30. Marted? e Sabato dalle ore 9 alle ore 17. La prima Domenica del mese dalle ore 9 alle ore 13,30.";Palermo;90133;"Via Filippo Patti";0;"Castello a Mare";199 38,1150128;13,3626443;http://www.eparchiapiana.it/SelfSiteinfo.asp?idPag=0&page=1;0;0;0918571029;0;"Piana degli Albanesi";90037;"Piazza San Nicola,1";"Eparchia di Piana degli Albanesi";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916161692;0;"La Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio fu edificata nel 1143 da Giorgio di Antiochia, ammiraglio di re Ruggero II. Nel XV secolo fu concessa al vicino convento delle suore benedettine, fondato nel 1194 da Goffredo ed Eloisa Martorana; da allora la chiesa venne detta, anche ""Martorana"". L'edificio ? formato dal santuario, che conserva la sua originaria struttura quadrata con cupola sorretta da quattro arconi acuti,tipico dello stile arabo-normanno, e dalle navate barocche, aggiunte alla fine del XVII secolo, coprendo l'atrio d'ingresso, poich?, in origine la chiesa era preceduta da un cortile scoperto su cui si ergeva la torre campanaria, sopraelevata durante il XIV secolo, la quale divenne, nel '600, l'ingresso principale della chiesa. L'ampio interno ? a tre navate con coro retto da colonne provenienti da precedenti edifici normanni posto sull'ingresso. Di notevole interesse sono i mosaici bizantini che ricoprono parte dell'interno e gli affreschi settecenteschi del sottocoro, realizzati da Olivio Sozzi e Guglielmo Borremans. Il profondo presbiterio quadrangolare del 1685 ? decorato da marmi mischi; sull'altare ? un prezioso tabernacolo in lapislazzuli della fine del XVII secolo, e l'""Ascensione"" opera d'impronta raffaellita, dipinta da Vincenzo da Pavia nel 1533. La chiesa fa parte dell'Eparchia di Piana degli Albanesi, diocesi cattolica di rito greco-bizantino della Chiesa Bizantina in Sicilia. Recentemente si sono conclusi i lavori di restauro.";0;0;0;"Biglietto euro 2,00 Ridotto per gruppi (minimo 5 pax), over 65 e studenti euro 1,00";0;"Visitabile da luned? a sabato 9.00 - 13.00 e 15.30 - 17.30 domenica e festivi 9.00 - 10,30.";Palermo;90133;"Piazza Bellini, 3";0;"Chiesa Santa Maria dell'Ammiraglio (detta Martorana)";224 38,130416;13,346716;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Dimore;"Dimore e Ville Storiche";0;0;0;0917405905;0;"Villa Trabia, ovvero Casena dei Trabia alle Terre Rosse, fu costruita nel Settecento, da Ignazio Lucchesi Palli, Principe di Campofranco. Nel 1814 Giuseppe Lanza Branciforti, Principe di Trabia e Butera acquist? la Casena ed il giardino. La villa include un piccolo parco seicentesco ed un edificio settecentesco. L'edificio di stile classico ? composto da un grosso corpo centrale su due livelli e da due ali laterali, che racchiudono una piccola corte, al centro della quale si trova l'ingresso. Nel giardino, d'impianto simile ad un orto botanico si trovano robinie, araucarie, oleandri, conifere, palme, ficus magnolioides e querce, per un totale nel 1910 di 2.790 specie di piante (oggi circa 150 specie).";"La Villa, oggi, ? sede del Servizio Turismo del Comune di Palermo e di una Biblioteca pubblica con videoteca ed internet point gratuito(vedi scheda Biblioteche).";"Visite guidate su prenotazione.";0;0;0;"La casena ? sede di uffici amministrativi mentre il parco ? visitabile dalle ore 07.00 fino al tramonto";Palermo;90141;"Via Antonio Salinas, 3";0;"Villa Trabia";141 38,1217732;13,3419946;http://www.fondazionewhitaker.it/;info@fondazionewhitaker.it;0916814156;0916820522;0;Palermo;90141;"Via Dante, 167";"Fondazione ""Giuseppe Whitaker""";Dimore;"Dimore e Ville Storiche";0;0;0;"0916820522 - 0916816133";0;"La Villa si estende su circa 8 ettari ed ? costituita da una palazzina e un parco. La palazzina fu eretta per la famiglia Whitaker, importanti commercianti inglesi, che fecero la loro fortuna con il ""Marsala"", l'ottimo vino siciliano e su molte altre attivit? siciliane, ne settore navale ad esempio, tra il 1886 e il 1889 su progetto neorinascimentale dell'architetto Ignazio Greco. La villa ? in stile neoclassico cinquecentesco, con colonne doriche formanti una loggia. Al suo interno si possono ammirare: salotti in stile Luigi XV e XVI, una sala da ballo, una per il gioco del biliardo, nonch? una collezione di arazzi fiamminghi del XVI secolo, una coppia di elefantini in smalto cloisonn? provenienti dal palazzo imperiale di Pechino, un clavicembalo settecentesco recentemente restaurato anche nella parte pittorica, una slitta russa tardo settecentesca e collezioni di porcellane, ventagli, coralli trapanesi del '600 e '700, quadri dell'800 siciliano e una rara specchiera veneziana del 6-700. All'esterno un vasto parco; di notevole interesse ? la Sala d'estate, decorata con piante e fiori in stile realistico, tanto da sembrare un prolungamento del giardino. Oggi la villa appartiene alla Fondazione Whitaker che, sotto il patrocinio dell'Accademia Nazionale dei Lincei, ? stata istituita nel 1975, con lo scopo di incrementare le attivit? culturali in Sicilia, con particolare riferimento allo studio della civilt? fenicio-punica, e al mantenimento del suo patrimonio storico artistico custodito nell'isola di Mozia e nella Villa Malfitano, una vera e propria casa-museo.";0;"Visita guidata.";0;"Biglietto ? 6,00; studenti ? 3,00";0;"da luned? a sabato 9.00 - 13.00 Il Parco ? aperto tutti i giorni dalle ore 09,00 alle ore 16,00 (orario invernale) - ore 17,00 (orario primaverile) - ore 19,00 (orario estivo)";Palermo;90141;"Via Dante, 167";0;"Villa Malfitano";135 38,1056671;13,3344503;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Dimore;"Dimore e Ville Storiche";0;0;0;"091 7071425";0;0;0;0;0;0;0;"visitabile su prenotazione";Palermo;90129;"Via Francesco Speciale";0;"Villa Napoli";138 38,1252;13,35591;0;info@orchestrasinfonicasiciliana.it;091585900;0916072532;0;Palermo;90139;"Via Turati, 2";"Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana";Teatri;Teatri;0;0;0;"091 6072532 - 091 6072533";0;"Il teatro fu edificato tra il 1867 ed il 1874 su progetto di Giuseppe Damiani Almeyda, in stile pompeiano con doppio ordine di deambulatori colonnati esterni e fronte concepito come arco trionfale; su questo poggia una quadriga in bronzo, opera di Mario Rutelli. Il teatro fu ideato come arena diurna e per spettacoli circensi; la copertura fu realizzata dalla Fonderia Oretea in ghisa solo nel 1877. Nel 1890, in vista dell'Esposizione Nazionale che doveva svolgersi l'anno seguente, il teatro venne decorato con pitture di gusto pompeiano: affidandola ai decoratori Gustavo Mancinelli, a cui si deve il fregio delle Feste eleuterie che circondano il finto velario azzurro-cielo, Giuseppe Enea, Rocco Lentini, Giuseppe Cavallaro, Carmelo Giarrizzo, Francesco Padovano e Giovanni Nicolini. Il vestibolo offre un soffitto a lacunari ornati di rilievi e fregi mentre gli ambienti di percorrimento e di sosta, come la grande sala degli Specchi e dei piani superiori dove era collocata in passato la Civica Galleria d'Arte Moderna, sono tutti decorati con pitture di Giuseppe Enea, Rocco Lentini e Giuseppe Cavallaro. Damiani, inoltre, ? anche il progettista dei due maestosi candelabri esterni ed ha curato la sistemazione del Monumento a Ruggero Settimo (Benedetto De Lisi, 1865) antistante il teatro. Nei giardini ai lati dei due semicerchi della parte frontale del maestoso edificio, che occupa circa 5000 mq, si possono ammirare le sculture di Valerio Villareale (Baccante), Benedetto De Lisi (Silfide) e Antonio Ugo (David). La sala a ferro di cavallo ha doppio ordine di palchi, balconata e due ordini di gallerie. Nell'atrio d'ingresso ? la ""Danzatrice"" scultura a tutto tondo di Amedeo Cataldi. Nel giugno 1874 fu inaugurato anche se incompleto e ancora privo di copertura, con la rappresentazione de I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, considerata, per l'epoca, un' opera di grande ingegneria. All'inizio, il teatro doveva essere intitolato a Gioacchino Rossini in occasione della sua morte, ma non se ne fece nulla; per oltre vent'anni il teatro principale per la lirica della citt? di Palermo, si chiam? solo Teatro Municipale Politeama, finch? nel 1882, dopo la morte di Garibaldi, prese il nome di Politeama Garibaldi. Dal 2001 il teatro ? la prestigiosa sede della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana ed ? un punto di riferimento di grande importanza, sia come collocazione che come notoriet?, per la Citt? di Palermo tanto che le due grandi piazze (Ruggero Settimo e Castelnuovo), su cui si affaccia, vengono comunemente chiamate Piazza Politeama.";0;0;0;"Biglietto intero euro 5,00; ridotto euro 3,00 (studenti, under 30)";0;"dal marted? alla domenica dalle ore 9,30 alle ore 14";Palermo;90139;"Piazza Ruggero Settimo, 15";0;"Teatro Politeama Garibaldi";167 38,1210128;13,3604909;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Musei;"Gallerie d'Arte e Musei";http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/salinas/;urpmuseopa@regione.sicilia.it;0916110740;0916116806;0;"Ospitato nell'ex convento dei Padri Filippini, il quale si articolava attorno a tre cortili, due dei quali ancora integri, ed al suo interno si aprivano logge e cappelle private. Dopo il taglio di via Roma ed i danni provocati dalla guerra, restano le strutture del primo cortile tardo-rinascimentale con colonne in marmo grigio e archi policentrici. Una transenna, in pietra ad intaglio, delimita la terrazza superiore; interessanti mascheroni in pietra tra gli archi fungono da gocciolatoi. Sul cortile si aprono a destra due portali cinquecenteschi in pietra da taglio di elegante fattura. Al centro del cortile ? la cinquecentesca fontana del Tritone. In successione assiale si trova il secondo cortile rettangolare, con lati porticati e fontana centrale. Al primo piano, vicino alle scale ? una cappelletta privata con ricche decorazioni seicentesche; al secondo piano ? stata ripristinata la bella loggia seicentesca con pavimento maiolicato. Il primo nucleo del Museo Archeologico risale alla raccolta costituita nel XVIII secolo dal gesuita Ignazio Salnitro che diede origine al Museo Salnitrano, alloggiato allora, nel Collegio Massimo dei Gesuiti al Cassero insieme al primo nucleo della Pinacoteca; entrambe le raccolte vennero trasferite nell'ex Convento dei Filippini nel 1866. Una prima sistemazione fu data tra il 1873 e il 1913 sotto la direzione dell'archeologo Antonio Salinas che accrebbe notevolmente il materiale raccolto attraverso gli scavi in corso all'epoca in tutta l'Isola. L'organizzazione sistematica del Museo avvenne nel 1950, quando si trov? in Palazzo Abatellis la giusta collocazione della Pinacoteca. I reperti archeologici sono sistemati nei locali al piano terra, attorno ai due chioschi, e nelle sale dei due piani superiori ed illustrano la civilt? antica della Sicilia, dall'epoca preistorica all'et? romana. Tra i numerosi reperti, di notevole interesse sono: la preziosa ""Pietra di Palermo"", iscrizione geroglifica del 2900 a.C. ; le Metope provenienti dai templi di Selinunte; grondaie a teste leonine; reperti della civilt? etrusca provenienti da Chiusi; l'Ariete, statua in bronzo del III secolo a.C.; il gruppo bronzeo di ""Ercole che abbatte un cervo"", opera romana proveniente da Pompei etc.";0;0;0;"ingresso gratuito";0;"dal marted? al sabato dalle ore 9,30 alle ore 13,30 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30; domenica dalle ore 9,30 alle ore 13,30";Palermo;90133;"Piazza Olivella, 24";0;"Museo Archeologico Regionale ""A. Salinas""";178 38,1143111;13,3579996;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Biblioteche;Biblioteche;http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/bibliotecacentrale/;0;0;0917077642;0;"Ospitato nei locali dell'ex Collegio Massimo dei Gesuiti edificato nel 1586 sull'area un tempo occupata da case e palazzi e comprendente l'antica chiesa di S. Pantaleone che venne demolita. La costruzione tardo cinquecentesca si presenta esternamente compatta ed essenziale, come era nel carattere delle costruzioni gesuite, improntate al massimo rigore funzionale. Una austera partitura, ottenuta con lisce fasce e lesene, ordina il paramento murario dove sono ritagliate le asciutte finestre. Al centro ? il portale d'ingresso. I locali interni, trasformati dopo la sistemazione della biblioteca, gravitano attorno ad un arioso cortile porticato con doppio ordine di logge, completato da balaustre in pietra da taglio e da una transenna continua nel piano attico. Inglobata alla biblioteca ? la chiesa di S. Maria della Grotta costruita nel 1615; visibile ancora ? l'articolata facciata arricchita da inserti di pietra da taglio che, nel primo ordine, formano capitelli e cornici; il secondo ordine ? caratterizzato dal grande finestrone, volute e mensole aggettanti. Nel timpano curvilineo ? inserito lo scudo con il simbolo gesuita. Il Collegio fu ampliato e rimodernato pi? volte; furono costruiti grandi saloni al secondo e al terzo piano. Nel 1767 i Gesuiti vennero espulsi dalla Sicilia; parte dell'edificio fu utilizzato per il Collegio ""Real Ferdinando""; nella restante parte venne costituita la Real Accademia di Studi, divenuta nel 1805 Universit? degli Studi e trasferita nell'ex convento dei Padri Teatini. Il primo nucleo della Biblioteca risale al 1778. A sala di lettura venne adattato il salone di rappresentanza, introdotto da un arco e con soffitto a finti cassettoni, sistemata ed arredata con grandi scaffali da Venanzio Marvuglia. Oggi la Biblioteca ? la pi? frequentata della Sicilia e raccoglie pi? di 500.000 volumi.";0;0;0;0;0;"da luned? a venerd? 8.30 - 19,00";Palermo;90134;"Via Vittorio Emanuele, 429";0;"Biblioteca Centrale della Regione Siciliana";209 38.1191886;13.3698605;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Biblioteche;Biblioteche;http://www.archiviodistatodipalermo.it/;as-pa@beniculturali.it;0;"0916163093 - 0912510628";0;"Ospitato nell'ex convento dei Padri Teatini, situato accanto alla chiesa di Santa Maria della Catena, costruito nel 1602. L'edificio conventuale fu utilizzato dal 1812 come ospedale per le truppe britanniche; quindi nel 1844 divenne sede dell'Archivio di Stato. La fabbrica mantiene i caratteri della robusta costruzione seicentesca: le aperture hanno cornici piatte e brevi balaustre in pietra; all'interno ? un raccolto cortile porticato con archi centrici in pietra sapientemente intagliata. L'Archivio di Stato conserva importanti documenti degli archivi notarili, degli organi diplomatici, giudiziari ed amministrativi dal XIII al XIX secolo. Tra gli altri antichi documenti uno reca il sigillo della grancontessa Adelasia, moglie del conte normanno Ruggero e reggente fino alla maggiore et? del figlio Ruggero II; il documento ? datato 1109 ed ? uno dei pi? antichi d'Europa. L'Archivio comprende anche i locali del convento della chiesa della Gancia a cui si accedono da un portale posto sul fianco destro della chiesa. Il convento si sviluppa attorno a due corti. Il primo cortile, rettangolare, ha i lati corti a portico; il fronte meridionale conserva archeggiature policentriche della fine del XV secolo; il portico d'ingresso, con archi a pieno centro, ? decorato con vivaci affreschi sulla vita dei Francescani. Al centro della corte ? posto un pozzo di forme barocche, mentre in fondo a sinistra ? stata collocata la campana che un tempo era sistemata nel campanile del convento. Un ampio scalone, costruito nei primi decenni del XVII secolo, conduce ad altri ambienti dell'ex convento, sistemati attorno ad un vasto cortile quadrato. Nel vastissimo dormitorio, stupefacente sia per l'ampiezza che per l'altezza, sono oggi sistemati impressionanti scaffalature a pi? piani ed una serie di scaffali mobili stracolmi di atti e carteggi.";"Sede Convento Padri Teatini";0;0;0;"L'Istituto rimane chiuso la domenica, i giorni festivi, il 15 luglio (festivit? del Santo Patrono). Inoltre, nel mese di agosto(per tre settimane), durante le festivit? natalizie (per due settimane) e la settimana di Pasqua, la chiusura ? anticipata alle ore 13,30. Le specifiche date sono comunicate almeno dieci giorni prima tramite avviso in Istituto, sul sito e a mezzo stampa. Eventuali chiusure straordinarie sono pubblicizzate con almeno dieci giorni di anticipo.";"Orario di apertura delle sale di studio: da luned? a venerd? ore 08:00 - 18:00 sabato ore 08:00 - 13:30 Orario di apertura dell'ufficio cassa e ritiro copie presso le sedi Catena e Gancia: da luned? a venerd? ore 9.00- 13.00 e 14.00 - 15.00";Palermo;90133;"Via Vittorio Emanuele, 31";0;"Archivio di Stato";207 38,1152018;13,3647759;http://www.palermocultura.it;info@palermocultura.it;0;0918431605;0;Palermo;90133;"Via sant'Anna, 21";"Distretto Culturale di Palermo";Biblioteche;Biblioteche;0;0;0918889893;0918431605;0;0;"Si conservano libri d'arte.";0;0;0;"sabato e domenica chiusa";"da luned? a venerd? 9.00 - 13.00";Palermo;90133;"Via Sant'Anna, 21";0;"Biblioteca della Galleria d'Arte Moderna";213 38,1135516;13,3694001;0;0;0;"091 616 6167";3288039833;Palermo;90133;"Via Magione, 44";"Associazione Esperanza Socio-Culturale";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0916170596;3288039833;"Nel medioevo, il luogo, dove ? situata la chiesa, era ricco di giardini ed orti a meridione della citt? allora edificata. La ""Mansio Sanctae Trinitatis"", appartenuta ai Cavalieri Teutonici dal 1197 al 1492, sorse intorno alla met? del XII secolo. Essa rappresenta uno degli ultimi prodotti dell'architettura siciliana dell'et? normanna. Il complesso fu ampliato nel secolo XV secolo, fino ad assumere vaste proporzioni; la chiesa fu innalzata a Commenda nel 1492 e vi furono aperte alcune cappelle laterali. In epoca barocca la chiesa era stata coperta da uno spesso strato di intonaco che nascondeva la struttura originaria. L'immagine odierna del monumento e il risultato dei drastici restauri effettuati tra il 1875 e gli anni venti del XX secolo che hanno completamente decurtato le sovrapposizioni successive, nell'intento di ripristinare l'originario monumento tardo-normanno. Si accede al complesso attraverso il portale barocco costruito nel 1717 all'ingresso del giardino antistante la chiesa. Internamente la chiesa presenta la snellezza propria dello stile gotico, con gli archi ogivali sostenuti da colonnati. Di mirabile fattura le opere d'arte presenti, sebbene non contemporanee alla realizzazione della chiesa. Sul lato settentrionale, ? posto un Chiostro che mantiene due delle originali corsie del portico ad arcate ogivali, impostate su coppie di colonne dagli eleganti capitelli. Alle spalle del battistero si trova un Oratorio barocco con altare in marmi mischi e Crocifisso seicentesco.";0;0;0;"Ingresso gratuito alla chiesa. Biglietto Cappella + Chiostro ? 4.00 Ridotto per gruppi (minimo 10 pax) ? 3.00";0;"Orario Chiesa: Luned? 15,00 - 18,30; Marted? - sabato 8,45 - 12,00/15,00 - 18,30. Orario Sala + Chiostro+ Cappella: marted? - sabato 10,00 - 13,30/14,30 - 18,00; domenica e festivi 9,30 - 13,30";Palermo;90133;"Piazza Magione, 44";0;"Chiesa della SantissimaTrinit? o Magione";225 38,1081386;13,3425586;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Archeologico;"Zone Archeologiche";0;0;0;091590299;0;"Del primo emporio punico, fondato probabilmente nel corso del VII secolo a.C., sono testimonianza concreta e significativa le numerose tombe comprese nella vasta necropoli che occupava l'area immediatamente ad ovest della citt?, compresa tra Piazza Indipendenza, Corso Calatafimi, Corso Pisani, Via Cuba, Via Cappuccini e Via Pindemonte. Dal 1746 - anno delle prime scoperte avvenute in occasione della costruzione del Reale Albergo dei Poveri, ad oggi, sono state rinvenute oltre settecento tombe, alcune delle quali, adeguatamente rappresentative dei vari rituali funerari e delle diverse tipologie tombali, sono oggi visibili nell'area della Caserma Tuk?ry di Corso Calatafimi. La necropoli copre un arco cronologico compreso tra la fine del VII e gli inizi del III secolo a.C. e comprende, sotto il profilo tipologico, sia tombe a camera ipogeica che inumazioni in sarcofago litico e deposizioni in fossa terragna o in cinerario; ugualmente attestati sono i riti dell'inumazione e dell'incinerazione. Tra febbraio e giugno del 2004 si ? completato lo scavo di questa porzione di necropoli punica: sono state scavate in tutto circa 150 sepolture che si distribuiscono in maniera intensiva all'interno dello spazio indagato. A questa indagine sistematica si sono affiancate alcune scoperte casuali che hanno determinato la necessit? di attivare scavi d'emergenza: in particolare si ricordi la tomba a camera ipogeica scoperta, in occasione della messa in opera della nuova rete idrica, all'angolo tra la Via Maggiore Amari ed il Corso Calatafimi, al cui interno si ? recuperato uno dei corredi pi? antichi dell'intera necropoli, caratterizzato dalla presenza di forme tipiche del repertorio fenicio, e le due tombe a camera ipogeica rinvenute nel corso dei lavori di restauro del complesso monumento dell'Albergo dei Poveri di Corso Calatafimi.";0;0;0;"Per la visita chiedere alla biglietteria della Cuba";0;"dal luned? al sabato dalle ore 9,00 alle ore 19,00; prima domenica del mese dalle ore 9,00 alle ore 13,30.";Palermo;90129;"Corso Calatafimi,100";0;"Necropoli Punica";203 38,1156879;13,3612671;http://clubalpinoitaliano.org/;0;0;091329407;0;Palermo;90141;"Via Nicol? Garzilli, 59";"Club Alpino italiano - Sezione della Conca d'Oro di Palermo";Archeologico;"Zone Archeologiche";http://www.gscaipalermo.com/;0;0;091580433;0;"Il Qanat o Kariz ? un sistema di trasporto idrico usato per fornire una fonte affidabile d'approvvigionamento d'acqua per insediamenti umani e per l'irrigazione in ambienti caldi e aridi. Il Qanat Gesuitico Alto si sviluppa nel sottosuolo del quartiere di Altarello e, in particolare, al di sotto di casa Micciulla, nella via nave e nei territori agricoli circostanti. Lungo tutto il cunicolo, alto generalmente 1,55 metri e largo 0,60-0,80 metri, si aprono sulla volta, a distanze variabili tra i 20 e i 50 metri, pozzi seriali che consentivano l'accesso al cunicolo per evacuare il materiale estratto e per ventilare l'ipogeo. La pendenza di tali cunicoli varia tra il 4 e il 6 per mille, in tale maniera si evitava l'instaurarsi di fenomeni erosivi. Il Qanat Gesuitico Alto ha un cunicolo con uno sviluppo percorribile di circa 1100 metri; ? un sistema ancora attivo con portata variabile tra 10 litri al secondo in periodo estivo e di oltre 40 litri al secondo nel periodo invernale. La prima notizia bibliografica dei Qanat risale al 1722 ma le opere cunicolari del Gesuitico Alto sono molo antiche, come dimostrano alcuni rinvenimenti archeologici del XII-XIII secolo e i quattro livelli di cunicoli che compongono il sistema di captazione. I cunicoli del Gesuitico Alto presentano interessanti ed innovative soluzioni finalizzate ad una migliore captazione delle acqua di falda. I cunicoli pi? antichi, oggi non pi? percorsi dalle acque, sono scavati a 8 metri di profondit? dal piano di campagna, mentre quelli pi? recenti si sviluppano a 16 metri di profondit?, e risultano scavati non nelle calcarenite ma nella quarzarenite del Flysch numidico (strati di argilla di composizione variabile). Numerose sono le sorgenti presenti lungo le pareti dei cunicoli che contribuiscono ad alimentare la portata del Qanat. Il Qanat ? stato in parte ampliato ad opera dei gesuiti che erano i proprietari dei vasti fondi sovrastanti.";0;"Visite effettuabili solo su prenotazione al 3498178288 o 091329407";0;"Biglietto ? 10,00 ridotto ? 8,00 per gruppi min 15 pax.";0;0;Palermo;90100;"Fondo Picciullo";0;"Qanat Gesuitico Alto";204 38,1117148;13,3553418;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Archeologico;"Zone Archeologiche";0;0;0;"091 7071425 - 0917071411";0;"Il complesso delle case romane che occupano una porzione della Villa Bonanno all'interno di Piazza della Vittoria fu casualmente scoperto nel dicembre del 1868 dal Direttore delle Antichit? di Sicilia Francesco Saverio Cavallari e comprendono i resti di due sontuose dimore, ovvero, ""un palagio contenente una sala basilicale"" ascrivibili alla met? del IV secolo a.C. Il primo edificio, posto all'ingresso, era formato da due peristili (ampi cortili a colonne), uno di questi, oggi sotterrato. Il peristilio visibile si articola su una superficie di quasi 180 mq ed ha una forma trapezoidale: nove supporti verticali sui lati lunghi e sei sui lati brevi costituivano il porticato; un doppio ordine di colonne doriche delimitava i lati est, ovest e sud, mentre il lato nord era caratterizzato da quattro colonne di ordine ""gigante"" e due pilastri angolari. Sul lato settentrionale si apriva una esedra, sala di rappresentanza decorata da un ricco pavimento a mosaico raffigurante la ""caccia di Alessandro"". Sul lato meridionale del portico, addossata ad una colonna, venne realizzata una scenografica fontana con vasca rivestita all'interno di un intenso colore azzurro e decorata, all'esterno, da intonaci a motivi vegetali e da una nicchia rivestita di lastre marmoree. Nella parte centrale del peristilio sono visibili sei plinti in arenaria, dei quali oggi uno mancante, che reggevano i supporti verticali a sostegno, probabilmente, di un pergolato. Al centro di questa struttura ? una fontana di forma pressoch? circolare, orientata verso la fontana maggiore . Al centro della vasca, un tempo rivestita da lastre di marmo, zampillava l'acqua. Sull'asse tra le due fontane sono i resti di una terza, di minori dimensioni e di forma ottagonale. I due edifici sono divisi da una strada larga 4 metri. I resti del secondo edificio riguardano parte delle strutture e degli apparati decorativi. Esso si articola in due distinte strutture: un nucleo ""abitativo"" con peristilio e un insieme di ambienti, probabilmente a carattere termale. Dall'atrio, attraverso una sorta di vestibolo, decorato al centro con un mosaico raffigurante Nettuno su quadriga, si giungeva ad una sequenza di tre ambienti disposti lungo l'asse longitudinale dell'edificio caratterizzati da una ricchissima pavimentazione musiva. I mosaici, strappati nel corso delle prime indagini di inizio secolo, sono oggi esposti al Museo Archeologico Regionale ""A. Salinas"".";0;"Visitabile su prenotazione";0;0;0;0;Palermo;90134;"Piazza Vittoria";0;"Resti di case romane Area Archeologica Villa Bonanno";206 38,1100902;13,3520862;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Biblioteche;Biblioteche;0;0;0;"091233243 - 091233444";0;0;"La biblioteca dell'Osservatorio Astronomico di Palermo trae la sua origine dal lascito testamentario della biblioteca personale di Giuseppe Piazzi, direttore dell'Osservatorio dalla sua fondazione (1790) al 1826, anno della sua morte. Il nucleo originale, composto da oltre 650 volumi di argomento scientifico, in prevalenza Astronomia, Fisica e Matematica";0;0;0;0;"Biblioteca consultabile solo su appuntamento";Palermo;90129;"Piazza Indipendenza, 1";0;"Biblioteca dell'Osservatorio Astronomico";216 38,1089367;13,3540243;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";"Spazi Verdi";"Giardini Pubblici e Spazi Verdi";0;0;0;0917075038;0;"Il Parco d'Orl?ans fa parte dell'omonima villa, che ospita la sede della Presidenza della Regione Sicilia. Il parco fu costruito verso la met? dell'Ottocento e fu per lungo tempo utilizzato come luogo di sperimentazione agraria. Recentemente ? stato trasformato in un interessante parco ornitologico, popolato da molte specie di uccelli, esotiche e dell'area mediterranea. ? l'unico parco ornitologico d'Italia e uno dei pochi esistenti in Europa. Oltre alle numerose specie di pappagalli esotici rari, come Ara e Conuri, ? possibile osservare cicogne, fenicotteri, pellicani rosa e uccelli autoctoni oggi estinti in Sicilia, come l'avvoltoio Capovaccaio, il Pollo Sultano, il Francolino, il Gufo e il Cavaliere d'Italia. Sono presenti anche dei cerbiatti. Il parco ?' parte di un grande progetto, il ""Parco Ninni Cassar?"", secondo solo alla ""Favorita"" , inaugurato nel novembre del 2011.";0;0;0;0;"chiuso i festivi.";"da luned? a venerd? 9.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00 sabato e domenica 9.00 - 13.00";Palermo;90134;"Corso Re Ruggero";0;"Parco d'Orleans";154 38,1282475;13,3463207;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";"Spazi Verdi";"Giardini Pubblici e Spazi Verdi";0;0;0;0917405905;0;"Nel giardino, d'impianto simile ad un orto botanico si trovano robinie, araucarie, oleandri, conifere, palme, ficus magnolioides e querce, per un totale, nel 1910, di 2.790 specie di piante (oggi circa 150 specie).";0;0;0;0;0;"da luned? a domenica dalle 7.00 fino al tramonto";Palermo;90141;"Via Antonio Salinas, 3";0;"Parco di Villa Trabia";157 38,142124;13,3359195;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";"Spazi Verdi";"Giardini Pubblici e Spazi Verdi";0;0;0;0916714373;0;"La citt? dei Ragazzi ? un'area dedicata allo svago e alla cultura dei bambini e dei ragazzi, situata all'interno del Parco della Favorita, confinante con la Palazzina Cinese. Nato negli anni '50 del secolo scorso e, dopo diversi anni di chiusura, ? stato riaperta il 18 luglio del 1997. Tante le deliziose strutture all'interno: il castello in mattoni con vasta platea, il palcoscenico all'aperto, l'ingrottato monumentale (opera ottocentesca di Venanzio Marvuglia), il canale navigabile con imbarcadero, la stazione ferroviaria con i binari e i passaggi a livello, il palco della musica, i ponticelli, il ponte levatoio; oltre al bar e i servizi igienici e l'infermeria. Un angolo ? dedicato anche alla cultura, con la biblioteca all'aperto.";0;0;0;0;0;"Aperta dal marted? alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.30";Palermo;90146;"Viale degli Abruzzi, 1";0;"Citt? dei Ragazzi";147 38,1056671;13,3344503;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";"Spazi Verdi";"Giardini Pubblici e Spazi Verdi";0;0;0;"091 7071425";3283605846;"Sorta nel '500 come trasformazione per uso agricolo della Torre Alfaina o Cuba soprana, l'antico padiglione del parco reale normanno, venne ristrutturata nel XVII secolo quando era di propriet? dei Rao, quindi nel '700 quando pass? al giurista Carlo Napoli. Il prospetto meridionale possiede caratteri tipici delle costruzioni villerecce settecentesche, di forma rettangolare, con ampio e scenografico scalone esterno a doppia rampa, tuttavia mantiene portali e loggette cinquecentesche. Le strutture del padiglione normanno sono visibili sul fianco orientale dove sono intuibili le originali aperture ogivali. Del parco della villa fa parte il piccolo chiosco detto ""Cubola"" che originariamente doveva trovarsi al centro di una peschiera.";0;0;0;0;0;"visitabile su prenotazione";Palermo;90129;"Via Francesco Speciale";0;"Giardino di Villa Napoli";149 38,1090428;13,3594834;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";"Spazi Verdi";"Giardini Pubblici e Spazi Verdi";0;0;0;0;0;"Il nuovo Parco Urbano ""Ninni Cassar?"", inaugurato nel 2011, si estende su una superficie complessiva di oltre 28 ettari, si sviluppa dalla Fossa della Garofala (sito archeologico), sino all'attuale circonvallazione interna della citt?. Il vecchio Parco, conosciuto come il ""Giardino d'Orleans"", fu realizzato intorno al 1812 da Luigi Filippo Orleans. A quell'epoca, con una superficie di circa 66 ettari, comprendeva un vasto agrumeto e un'area destinata alla coltivazione degli ortaggi, oltre ad una parte ornamentale e ricreativa adiacente la villa e una pi? estesa adibita a giardino paesaggistico. Nel tempo, a causa dei numerosi passaggi di propriet?, l'intera area ha subito numerose trasformazioni fino al suo completo abbandono, sebbene siano rimaste tracce di antichi viali e boschetti. Solo tra il 1954 e il 1957, la Regione Siciliana ne ha acquistato la propriet? di una parte con il Palazzo e il residuo giardino. Il parco ? suddiviso in varie zone tra cui si ricordano: il Boschetto di Querce; il Teatro all'Aperto; la Radura delle Palme dove ? stata creata un'ampia zona con impianto di prato verde ornamentale, all'interno del quale si pu? ammirare un ampio cerchio di palme; la Collina delle Succulente, una collinetta sovrastante il laghetto ed il mandorleto etc.";"Il Parco Cassar? ? dotato di un ampio parcheggio con ingresso da via Altofonte (bassa) con un adeguato numero di posti riservati ai portatori di handicap. Tutte le aree parcheggio sono circondate da zone alberate e dotate di adeguata illuminazione. Il Parco rester? chiuso su disposizione dell'Autorit? Comunale, ogni qualvolta sar? necessario per l'esecuzione di opere di manutenzione e per eventuali esigenze dell'Amministrazione.";0;0;0;0;"temporaneamente chiuso al pubblico";Palermo;90100;0;0;"Parco Ninni Cassar?";153 38,1613916;13,3253326;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";"Spazi Verdi";"Giardini Pubblici e Spazi Verdi";http://www.comune.palermo.it/comune/villa_niscemi/niscemi.htm;0;0;0;0;"Costruita nel XVIII secolo dal principe Valguarnera di Niscemi sulle strutture di un pi? antico baglio agricolo, immersa nel Parco della Favorita. La villa, abitata fino a qualche decennio fa ed oggi propriet? del Comune di Palermo, mantiene integri gli arredi, le finiture interne ed il giardino. La residenza padronale ? costituita da un corpo a tre elevazioni dalla semplice fattura esterna, proiettato in avanti da due avancorpi terrazzati; dall'ingresso parte lo scaloncino interno a due rampe, mentre un varco conduce alla corte interna, delimitata da corpi ad una sola elevazione; tra questi sono le scuderie ed una sala, utilizzata come auditorium. Al primo piano sono i saloni di rappresentanza e gli appartamenti; nel primo salone, ornato da un camino di notevoli proporzioni, ? appesa una interessante raccolta di ritratti dei re di Sicilia; di notevole interesse sono anche il salone principale con pareti e soffitto decorati da affreschi a trompe l'oeil con le Quattro Stagioni, alle pareti, Carlo Magno incorona il principe Valguarnera, sulla parete di fondo, e l'Assunzione della Vergine, nel soffitto; la sala da ballo, riccamente arredata e il giardino esotico a viali liberi che conserva molte specie subtropicali.";0;0;0;0;0;"tutti i i giorni dalle 9.00 al tramonto";Palermo;90146;"Via dei Quartieri, 2";0;"Parco di Villa Niscemi";156 38,114529;13,374817;http://www.palermocultura.it;info@palermocultura.it;0;0918431605;0;Palermo;90133;"Via sant'Anna, 21";"Distretto Culturale di Palermo";"Spazi Verdi";"Giardini Pubblici e Spazi Verdi";0;0;0;0917404028;0;"Intitolata alla viceregina Giulia D'Avalos, moglie del vicer? Marcantonio Colonna di Stigliano,nel sito dove, anticamente, veniva utilizzato dai pescatori, dell'antico quartiere della Kalsa, per stendere le reti ad asciugare, e, successivamente, era stato scelto come luogo per l'esecuzioni capitali. Fu realizzata nel 1777, e rappresenta il primo giardino pubblico d'Italia. L'impianto della villa, dal netto perimetro quadrato, secondo il progetto di Nicol? Palma, realizza uno schema di giardino all'italiana, dalle precise regole geometriche: viali simmetrici si intersecano secondo due principali direzioni, ortogonale e diagonale, formando un secondo quadrato, diagonale al primo, ed una piazza centrale circolare; agli estremi opposti sono quattro esedre semicircolari. La recinzione in ferro fu eseguita nel 1855. L'ingresso era verso il mare, dove ? il monumentale portale realizzato in pomposo stile classico; verso l'esterno il portale ? ornato dall'aquila, simbolo della citt?, e lateralmente da due alti basamenti con leoni. All'interno ? sistemata un'esedra ornata da grandi vasi in tufo in corrispondenza dell'inizio dei viali; da qui si diparte il lungo viale che, attraversata tutta la villa, incontra la piazza centrale e giunge sul versante opposto dove si trova un'altra esedra ornata da gruppi scultorei; tra questi sono particolarmente notevoli l'Abbondanza e la Gloria, agli estremi settentrionale e meridionale dell'esedra, opera del 1763 di Ignazio Marabitti. Al centro dell'esedra si trova la fontana del Genio di Palermo: il grande Vecchio coronato, simbolo della citt?, ? collocato su una rupe con le figurazioni simboliche della Sicilia e della Conca d'Oro; le opere scultoree vennero commissionate ad Ignazio Marabitti nel 1778. Nella piazza centrale sono stati posti nel 1866 quattro padiglioni in stile neopompeiano su progetto di Giuseppe Damiani Almeyda. Al centro ? la fontana con l'Atlante, realizzata nel 1780 da Ignazio Marabitti, con dodecaedro in marmo che fungeva da orologio solare, eseguito su progetto del matematico Lorenzo Feredici nel 1784 e restaurato nel 1845.";0;"Visite guidate su prenotazione. Per info tel. 091.8431605";0;0;0;"tutti i giorni dalle 8.00 fino al tramonto";Palermo;90133;"Via Lincoln";0;"Villa Giulia";161 38,1137422;13,3556064;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Musei;"Gallerie d'Arte e Musei";http://www.museodiocesanopa.it/;museo@diocesipa.it;0;"0916077111 - 0916077215";0;"Situato all'interno del Palazzo Arcivescovile, il quale fu realizzato nella met? del XV secolo per volere dell'Arcivescovo Simone Beccadelli, in sostituzione del pi? antico edificio che stava alle spalle della Cattedrale. Della costruzione quattrocentesca, addossata al torrione medievale, si ammirano ancora oggi l'elegante trifora gotico-fiammeggiante e il portale gotico-catalano di ascendenza napoletana. Tra il cinquecento e il seicento il palazzo venne ampliato in modo consistente con la realizzazione del primo ampio cortile e dei balconi sul piano della Cattedrale che sostituirono l'antico loggiato. Nei secoli successivi l'edificio sub? ulteriori importanti trasformazioni soprattutto negli interni che divennero tra i pi? fastosi di Palermo anche per il ruolo politico che spesso assumeva l'Arcivescovo della citt? come temporaneo Presidente del Regno. Rimangono oggi parti del ciclo di affreschi, realizzati tra il 1733 e il 1734 da Guglielmo Borremans e le pitture del romano Gaspare Fumagalli che coprirono le volte e le pareti del palazzo con splendide finte prospettive. Nel 1972, per volere dell'Arcivescovo Salvatore Pappalardo i saloni di rappresentanza del palazzo sono stati destinati a sede del Museo Diocesano. Il museo si sviluppa attraverso 15 sale in attesa che siano completati i restauri del Piano Nobile del palazzo. La collezione si propone di offrire ai visitatori uno sguardo su oltre otto secoli di storia della Chiesa palermitana. Sono state selezionate circa 200 tra pitture, sculture e opere d'arte decorativa che vanno dal XII al XIX secolo, provenienti per lo pi? da chiese palermitane distrutte, non pi? officiate o non in buone condizioni di sicurezza. Tra le opere esposte, si ricordano: il mosaico con la Madonna orante, il Ruolo dei confrati defunti di Antonio Veneziano, Madonna della Spersa, l'Incoronazione di Santa Rosalia di Vito D'Anna, trifora gotico-flamboyant di derivazione catalana, testimone della origini tardoquattrocentesche del palazzo Arcivescovile, il Giovane cavaliere giacente attribuito a Francesco Laurana, il paliotto con la Presentazione di Santa Rosalia alla Vergine, ricamato in seta e coralli etc.";0;0;0;"Biglietto intero ? 4,50 Ridotto: ragazzi 6 - 17 anni e over 60 anni ? 3,00; scolaresche e gruppi (minimo 15 persone) ? 2,00";"Luned? chiuso";"da marted? a venerd? 9.30-13.30 sabato 10.00-18.00 domenica e festivi 9.30-13.30";Palermo;90134;"Via Matteo Bonello, 2";0;"Museo Diocesano";183 38,1195719;13,3506925;http://www.apcoa.it/;info@apcoa.it;0376221679;0376345000;0;Mantova;46100;"Via Chiassi, 20/D";"APCOA Parking";Parcheggi;"Parcheggi pubblici";0;0;0;0;0;0;0;0;"Parcheggio multipiano interrato, 337 posti auto";"Ogni ora o frazione ? 1.60, tariffa massima giornaliera (24 ore) ? 12.00";0;"Orari di apertura da luned? a domenica, aperto tutto il giorno.";Palermo;90138;"Piazza Vittorio Emanuele Orlando, 49";0;"Parcheggio Orlando";227 38,1148185;13,365195;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";www.chiesasantannator.it;s.anna-tor@live.it;0;"091 6171225";0;"Costruita tra il 1606 e il 1632, nel luogo dove esisteva una piccola chiesa dedicata a S. Maria della Piet?. La splendida e scenografica facciata barocca fu realizzata nella prima met? del XVIII secolo su progetto del trapanese Giovanni Biagio Amico, il quale predispose un paramento murario sinuoso, mosso dagli effetti chiaroscurali delle colonne aggettanti e delle nicchie; il prospetto ebbe allora un notevole slancio verticale per la presenza di un terzo ordine, crollato durante il terremoto del 1823. Un ricco repertorio statuario orna le nicchie: l'altorilievo della Vergine dei Dolori, posto sopra il portale d'ingresso ? opera di Lorenzo Marabitti; nelle nicchie laterali sono invece le statue dei SS Giuseppe, Gioacchino, Anna ed Elisabetta, eseguiti da Giacomo Pennino su modelli predisposti dal Serpotta; le statue di Sant'Antonio e S. Ludovico concludono il muretto d'attico del secondo ordine. L'interno ? a tre navate, separate da colonne in marmo grigio ed archi a tutto sesto. Le navate laterali, con profonde cappelle quasi tutte decorate, sono coperte, in corrispondenza di ciascuna cappella, da cupoletta a base ottagonale con lanternino. Di notevole interesse sono i dipinti raffiguranti l'Ascensione, realizzato da Vito D'Anna e posto nella volta del transetto di sinistra, e l'Assunzione della Vergine Maria, dipinto da Filippo Tancredi, nel corrispondente soffitto dell'ala destra.";0;0;0;0;0;"Giorni feriali dalle ore 16,30 alle ore 19,00; giorni festivi dalle ore 08,30 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 19,00";Palermo;90133;"Piazza Sant'Anna";0;"Chiesa di Sant'Anna La Misericordia";277 38,11456;13,37123;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Monumenti;Monumenti;0;0;0;091.6161486;0;"Chiesa in stile tardo gotico: i lavori di costruzione iniziarono nel 1506 nell'antico quartiere della Kalsa, dai padri Olivetani, i quali scelsero il nome ""Spasimo"" in segno di devozione alla Madonna che soffre dinanzi al Cristo in Croce. I lavori di costruzione della chiesa e del convento annesso proseguirono per molti anni, ma non vennero mai completati perch? nel 1536, sotto la minaccia turca, fu disposto il potenziamento del sistema difensivo della citt?, e l'area a ridosso dello Spasimo fu scelta per la realizzazione di un baluardo difensivo. Successivamente, la chiesa divenne luogo di rappresentazioni teatrali, poi di lazzaretto, con il diffondersi della peste nel 1624,magazzino per i cereali e il grano, vista la vicinanza con l'antico porto, ed infine divenne ospedale civico e, dopo, fino al 1986, ospedale geriatrico. L'edificio si presenta con un impianto a tre navate separate da quattro slanciate archeggiature a sesto acuto e ampie cappelle laterali, riproponendo la concezione spaziale dell'architettura gotico-rinascimentale con alte volumetrie, inoltre, vi si possono riscontrare elementi riconducibili allo stile ""chiaramontano"", che esalta la tradizione araba-normanna, con la cupoletta rossa che copre l'avancorpo settentrionale del complesso; allo stile carnelivariano, con il grande arco ribassato; al gotico fiorito con le monofore che danno luce alle cappelle laterali. Appare incerta l'esistenza della copertura della navata centrale, oggi a cielo aperto. Attualmente, lo Spasimo si propone come spazio polifunzionale: mostre, spettacoli ed eventi culturali vi vengono ospitati. Inoltre, la Scuola Internazionale di Jazz del Brass Group ha la sua sede in questo suggestivo monumento.";0;0;0;0;0;"Visitabile dal marted? alla domenica dalle ore 09,00 alle ore 17 (orario invernale) o alle ore 18,00 (orario estivo)";Palermo;90133;"via dello Spasimo, 35";0;"Spasimo (Chiesa di S. Maria dello Spasimo)";276 38,1151775;13,3600792;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Musei;"Gallerie d'Arte e Musei";"http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/info/riso.html - http://www.palazzoriso.it";0;0;091587717;0;"L'area su cui sorse il palazzo era occupata fin dal XVI secolo da palazzo Afflitto, il quale fu acquistato da Giuseppe Emanuele Ventimiglia e Cottone, principe di Belmonte, che lo fece riedificare completamente da Giuseppe Venanzio Marvuglia a partire dal 1780. passato ai principi di Pandolfina e nel 1841 a Giovanni Riso, divenne nel 1935 ""Casa del Fascio""; centrato dai bombardamenti del 1943 fu abbandonato ai vandali che asportarono quanto non distrutto dalle bombe. Il prospetto ? l'unica struttura rimasta integra ed ? caratterizzato dalla presenza di lesene ornate da capitelli; da un portale d'ingresso affiancato da colonne e da una lunga balconata, corrispondente al piano nobile. Dopo un attento restauro, dal 2005 ? divenuto sede del Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia; il cui percorso espositivo, curato da Francesco Andolina, parte da una prima tranche di opere che coprono circa sessant'anni di storia, dai siciliani Carla Accardi, Pietro Consagra, Salvo, Antonio Sanfilippo ed Emilio Isgro', fino a Croce Taravella, Alessandro Bazan, Laboratorio Saccardi, con un'incursione autorizzata di chi ha lavorato in Sicilia, Jannis Kounellis, Richard Long, Christian Boltanski. Oltre alla colleazione permanente, il museo ospita, anche delle mostre temporanee.";0;0;0;"biglietto ? 6,00. la prima domenica del mese l'ingresso ? gratuito";0;"marted?, mercoled? e domenica dalle ore 09.00 alle ore 20.00; gioved?, venerd? e sabato dalle ore 9 alle ore 23,30";Palermo;90133;"Via Vittorio Emanuele, 365";0;"Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia";179 38,1150021;13,362635;http://www.amicimuseisiciliani.it;info@amicimuseisiciliani.it;0916055799;0916118168;"3498379203 - 3477062925";Palermo;90139;"Via Mariano Stabile, 160";"Associazione Amici dei Musei Siciliani";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;"091 302667";0;"Fu costruita nel 1154 sotto il regno di Guglielmo I per volere di Majone da Bari, Grande Ammiraglio del re normanno, quale cappella di un sontuoso palazzo, oggi non pi? esistente. Essa costituisce l'esempio pi? peculiare della cultura architettonica araba al servizio dei sovrani normanni con le tipiche cupole rosse che la sovrastano e la sua forma di parallelepipedo che la caratterizzano. Guglielmo I don?, nel 1182, la cappella e il palazzo ai Benedettini di Monreale che vi rimasero fino a quando, tutto l'edificio, nel 1787, fu trasformato in ufficio postale. Le varie manomissioni che sub? l'edificio nel corso dei secoli, avevano alterato profondamente l'aspetto della chiesa, poi riportate alla configurazione originaria dal restauro diretto da Giuseppe Patricolo nel 1882. Le pareti esterne sono vivacizzate dal disegno grafico delle arcate cieche e dalla fine cimasa di coronamento. L'interno, a pianta centrale, ha tre navate divise da colonne con capitelli di reimpiego che sorreggono le arcate acute. Splendidi sono il pavimento a tarsie policrome in marmo e porfido e l'altare in cui sono incisi una croce e i simboli degli evangelisti.";0;0;0;"Ingresso euro 2,50; ridotto euro 1,50;";"Chiuso il 25 dicembre e il 15 agosto.";"Tutti giorni dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00. 31 dicembre ore 9.30 - 12.30. 1 Gennaio ore 15.00 - 18.00.";Palermo;90133;"Piazza Bellini, 3";0;"Chiesa di San Cataldo";275 38,164296;13,332514;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Dimore;"Dimore e Ville Storiche";0;0;0;0917404822;0;"Costruita nel XVIII secolo dal principe Valguarnera di Niscemi sulle strutture di un pi? antico baglio agricolo, immersa nel Parco della Favorita. La villa, abitata fino a qualche decennio fa ed oggi propriet? del Comune di Palermo, mantiene integri gli arredi, le finiture interne ed il giardino. La residenza padronale ? costituita da un corpo a tre elevazioni dalla semplice fattura esterna, proiettato in avanti da due avancorpi terrazzati; dall'ingresso parte lo scaloncino interno a due rampe, mentre un varco conduce alla corte interna, delimitata da corpi ad una sola elevazione; tra questi sono le scuderie ed una sala, utilizzata come auditorium. Al primo piano sono i saloni di rappresentanza e gli appartamenti; nel primo salone, ornato da un camino di notevoli proporzioni, ? appesa una interessante raccolta di ritratti dei re di Sicilia; di notevole interesse sono anche il salone principale con pareti e soffitto decorati da affreschi a trompe l'oeil con le Quattro Stagioni, alle pareti, Carlo Magno incorona il principe Valguarnera, sulla parete di fondo, e l'Assunzione della Vergine, nel soffitto; la sala da ballo, riccamente arredata e il giardino esotico a viali liberi che conserva molte specie subtropicali.";0;0;0;0;0;"Edificio: luned? - sabato (previo accordo)domenica e festivi 08.00 - 13.00 Parco: tutti i giorni dalle 9.00 al tramonto";Palermo;90146;"Piazza Niscemi";0;"Villa Niscemi";139 38,1681297;13,3289359;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Palazzi;Palazzi;www.casinacinesepalermo.it;0;0;091/7071402;3386973791;"Situata all'interno del parco della Favorita, fu fatta costruire dal re Ferdinando III di Borbone nel 1799 come sua residenza, in stile orientale, come era di moda in quel periodo, dall'architetto Venanzio Marvuglia; rappresenta un documento unico di incontro tra il neoclassicismo e il romantico richiamo dell'oriente nella storia dell'architettura palermitana. L'edificio, su tre elevazioni, ha forma quadrata; il corpo centrale termina in alto con un tetto a pagoda, sorretto da un tamburo ottagonale. Al piano terreno si trovano porticati ad arco ogivali e nei due fianchi ci sono torrette con scale elicoidali a giorno, opera di Giuseppe Patricolo. La costruzione presenta curiosi elementi: i campanelli della grata di ingresso, le travi in legno intagliato delle terrazze e gli smerli. Gli appartamenti sono distribuiti su tre piani. Nel seminterrato si trovano la sala da ballo e la saletta delle udienze decorate tutte da Velasquez. Si sale al primo piano con una scala esterna, l? si trovano il salone dei ricevimenti in stile cinese con pannelli in stoffa dipinti anche dal Riolo, la sala da pranzo con l'ingegnosa ""tavola matematica"" del Marvuglia e la camera da letto del Re con la volta dipinta in stile cinese. Al secondo piano si trovava l'appartamento della Regina Maria Carolina con due salette di ricevimento e la camera da letto con lo spogliatoio. All'ultimo livello si trova una grande terrazza di forma ottagonale coperta a pagoda con soffitto decorato.";0;0;0;"ingresso gratuito";0;"dal marted? al sabato dalle ore 9 alle ore 19; domenica e festivi dalle ore 9 alle ore 13,30";Palermo;90146;"Via Duca degli Abruzzi, 1";0;"Palazzina Cinese";273 38,1086579;13,3807273;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Musei;"Gallerie d'Arte e Musei";www.marememoriaviva.it;0;0;0916213542;0;"L'Ex deposito delle locomotive di S. Erasmo fu inaugurato nel 1886 ed ? costituito da un elegante padiglione con una particolarissima e preziosa struttura in ghisa coperta da un tetto a quattro falde con lucernai. La superficie complessiva ? di 1400 mq coperti pi? spazi esterni che si affacciano sulla foce del Fiume Oreto e sul mare. L'ex deposito locomotive appartiene ed ? stato restaurato dal Comune di Palermo nel 2004. Dal 2014, l'ex deposito ? sede dell'Ecomuseo, il quale racconta Storie di mare, citt? e comunit? e ha disposizione spazi interni ed esterni per laboratori, incontri e conferenze. Lo spazio ? gestito dal Comune, attraverso un organo di coordinamento di cui fa parte anche l'associazione CLAC che rimane responsabile dell'allestimento e delle visite guidate. Negli spazi del museo sono presenti diverse installazioni video, audio, fotografiche, sonore, accompagnate da testi e parole raccontano al visitatore ""il patto"" ancora possibile tra i palermitani e il proprio mare. E' un racconto corale fatto da decine e decine di testimonianze, storie biografiche, pezzi di storia della citt?, storie dei luoghi.";0;0;0;0;0;"Da marted? a domenica dalle ore 09.30 alle ore 18.30. Nel mese di Dicembre l'Ecomuseo del Mare rester? chiuso nelle domeniche del 6, 13, 20, 27 e nelle giornate festive dell'8, 25, 26.";Palermo;90123;"Via Messina Marine, 32";0;"Eco Museo Urbano (Ex Deposito Locomotive S. Erasmo)";76 38,1171169;13,370226;http://www.teatroditirammu.it/teatroditirammu/;"ditirammu@alice.it - spettacoli@teatroditirammu.it";0;"091 6177865";3347662300;Palermo;90133;"Via Torremuzza, 6";"Teatro Ditirammu";Teatri;Teatri;http://www.teatroditirammu.it/teatroditirammu/;"ditirammu@alice.it - spettacoli@teatroditirammu.it";0;0916177865;3347662300;"Il Teatro Ditirammu, canti e memorie della tradizione popolare, con i suoi 52 posti a sedere, nel cuore del centro storico dei Palermo, ? uno tra i pi? piccoli in Italia e certamente ? l'unico del genere in Sicilia. I suoi fondatori e direttori artistici sono Vito Parrinello e Rosa Mistretta, uniti anche nella vita, che con i figli Elisa (danza di figura, canto e flauto) e Giovanni (tamburello e percussioni) continuano una tradizione di famiglia che trova origine nella storia personale di Vito e nella voce e nell'interpretazione del canto popolare di Rosa. Passionalit?, carattere, spontaneit?, forza poetica, desiderio di comunicare emozioni e sentimenti. Queste caratteristiche fanno di Rosa Mistretta l'interprete naturale di tutti i brani musicali del repertorio della casateatro Ditirammu. Rosa non ? figlia d'arte, ma ha vissuto in un ambiente sensibile alla musica, alla pittura in cui ? stata incoraggiata, soprattutto dal padre, spinta ad esprimere sensazioni e talento, attraverso il canto e la danza.";0;0;0;"Possibilit? di acquistare i biglietti degli spettacoli anche su Tickettando";0;0;Palermo;90133;"Via Torremuzza, 6";0;"Teatro Ditirammu";288 38,1435222;13,3399722;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Biblioteche;Biblioteche;0;0;0;091/307886;0;"la Biblioteca Comunale di Palermo ha realizzato, all'interno della villa comunale Villa Costa Terrasi, una sua postazione, in un'area di 50 mq che comprende la sala lettura e la postazione front-office. La Villa ? stata inaugurata nel 2010 ed ? stata intitolata al Magistrato Gaetano Costa, assassinato dalla mafia il 6 agosto del 1980. All'interno dei locali della villa ? stata collocato il Caf? letterario Costes.";0;0;0;0;0;"dal luned? al venerd? dalle ore 08.30 alle ore 13.00";Palermo;90144;"Viale Lazio 5";"Verde Terrasi";"Biblioteca Comunale Verde Terrasi";289 38,1190391;13,361894;0;0;0;0;0;Palermo;90134;"Via Maqueda, 100";"Citt? Metropolitana di Palermo";Monumenti;Monumenti;0;0;0;"091 6123832 - 091 6628244";0;"Il Loggiato di San Bartolomeo ? ci? che rimane di un ospedale seicentesco che si affaccia sul Foro Italico della citt? di Palermo, alla sinistra di Porta Felice. L'ospedale fu costruito nel XIII secolo per volere della Confraternita di San Bartolomeo. La configurazione attuale del Loggiato risale al 1608, anno in cui il vicer? spagnolo Vigliena sostenne l'ampliamento del complesso dotandolo di un cortile e adornandone la facciata con elementi in pietra intagliati. Nel 1826, divenne orfanotrofio col nome di S. Spirito. In seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, l'edificio venne quasi interamente distrutto conservando soltanto due ordini di logge con elegante balaustra d'attico su una caratteristica facciata bianca che ne mette in risalto le forme, visibili dal mare anche a distanza. Dopo i lavori di restauro operati dalla Provincia Regionale di Palermo, il Loggiato ? stato adibito ad ospitare mostre e manifestazioni. Nel 2007, di fronte al Loggiato ? stata posta una statua in bronzo dello scultore polacco Igor Mitoraj intitolata ""Eroe Elimo"" in onore dell'antica popolazione che abitava la Sicilia occidentale.";0;0;0;0;0;"Visitabile in occasione di mostre e manifestazioni";Palermo;90133;"Via Vittorio Emanuele, 25";0;"Loggiato di San Bartolomeo";285 38,1352827;13,3485344;http://fondazionesicilia.it/it/home/;info@fondazionesicilia.it;0;"09160720203 - 09160720200";0;Palermo;90133;"Via Bara All'Olivella, 2";"Fondazione Sicilia";Musei;"Gallerie d'Arte e Musei";fondazionesicilia.it;info@fondazionesicilia.it;0;"09160720202 - 09160720200";0;"Edificata nel XVIII secolo da Gaspare Scichili, successivamente pass? ai principi di Carini. Trasformata nel 1891 secondo un classicheggiante stile neo-cinquecentesco, venne ulteriormente ammodernata nel 1906 quando pass? a Francesco Zito. Il prospetto fu rifatto con corsi bugnati, aperture sottolineate da decorazioni ad edicola e terrazze laterali. La villa, acquistata qualche anno dopo dal Banco di Sicilia, ? oggi di propriet? della Fondazione Sicilia e sede della Fondazione ""Lauro Chiazzese"" per l'Arte e la Cultura ed ospita una ricca biblioteca, mentre le collezioni di archeologia, di ceramica, di numismatica, di filatelia e di dipinti dell'ottocento italiano sono stati trasferiti a Palazzo Branciforte. Dal 20 giugno 2015 ? stata inaugurata la Pinacoteca che espone opere d'arte di instimabile valore dal '600 all'800, realizzate da autori di una certa caratura: da Salvator Rosa a Mattia Preti, da Renato Guttuso a Mario Schifano passando per Michele Catti, Francesco Lo Jacono, Mario Sironi, Filippo De Pisis, Carlo Carr? etc. La Pinacoteca si estende per un'area di mille metri quadrati, su tre piani, pi? una sala multimediale.";0;0;0;"Biglietto intero euro 5,00; ridotto euro 3,00 (over 65 anni, under 25 anni, studenti universitari gruppi di almeno 15 persone); gratuito per i disabili con accompagnatore, minori di 18 anni, giornalisti, guide turistiche, scolaresche";0;"marted?, gioved?, sabato e domenica dalle ore 16 alle ore 20; mercoled? e venerd? dalle ore 10 alle ore 14";Palermo;90143;"Via Libert?, 52";0;"Villa Zito";143 38,1137008;13,3628078;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Biblioteche;Biblioteche;www.librarsi.comune.palermo.it;archivispazietno@comune.palermo.it;0;"091/6164465 - 091/7405069";0;"Ospitato nei locali appartenuti all'ex convento dei Padri Agostiniani Scalzi della chiesa di S. Nicola da Tolentino, edificato nel 1507 ed incamerato dal Comune nel 1866. Nel 1881, l'architetto Giuseppe Damiani Almejda progett? un volume chiuso ed una capiente sala con scaffalature, improntata a criteri razionali e fornita di espedienti tecnologici ripresi dall'architettura industriale del XIX secolo. Il massiccio involucro murario della sala centrale, chiamata con il nome del suo progettista, Sala Almejda, ? risolto con un prospetto che richiama vivacemente lo stile rinascimentale con parte terrana bugnata e aperture superiori dal disegno classicheggiante. L'Archivio conserva i documenti della vita comunale a cominciare dal secolo XIII e comprende: Atti del Senato, Bandi, Provviste, Consigli Civici, Cerimoniali, Maestranze, Raziocini, Ricordi patri etc. Di eccezionale valore storico-documentario ? il Tabulario, raccolta di pergamene che va dai primi del '300 alla met? dell'800, che conserva tra l'altro i Diplomi o Privilegi della citt?. Di notevole interesse, inoltre, sono: l'album con le foto dei Mille di Garibaldi, raccolte da Alessandro Pavia, le stereoscopie di Eugene Sevaistre sulle barricate di Palermo del 1860 e una serie completa di disegni con illustrazioni della Divina Commedia, opera di Francesco Scaramuzza, fotografati da Carlo Saccani.";0;0;0;"ingresso libero";0;"da luned? al venerd? 09.00/13.00 mercoled? anche dalle 15.30/17.30";Palermo;90133;"Via Maqueda, 157";0;"Archivio Storico Comunale";270 0;0;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Monumenti;Monumenti;0;0;0;0;0;"Fu realizzato nel 1846 su progetto di Domenico Lo Faso e Carlo Giachery e costituiva il monumento simbolo delle passeggiate estive della nobilt? e borghesia palermitane, dove potersi allietare con dolci sinfonie. Colonne ioniche circondano lo spazio rialzato destinato ai musicisti. Agli angoli della cornice, quattro grandi aquile mentre al centro del prospetto principale la lapide commemorativa dedicata al grande compositore catanese Vincenzo Bellini.";0;0;0;0;0;0;Palermo;90133;"Foro Umberto I";0;"Palchetto della Musica (Foro Italico)";300 0;0;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Monumenti;Monumenti;0;0;0;0;0;"Realizzato nel 1875 dallo scultore ed intagliatore, Salvatore Valenti, per volere della potente famiglia Florio, la quale aveva la propria residenza in questa piazza, con lo scopo di ospitare bande musicali per feste, fiere e manifestazioni. Tuttavia, il vero scopo della costruzione fu per evitare che la piazza venisse utilizzata per edilizia abitativa. La struttura ? in marmo bianco, in stile neoclassico, con venti colonne corinzie che sorreggono una trabeazione decorata a palmette.";0;0;0;0;0;0;Palermo;90141;"Piazza Castelnuovo";0;"Palchetto della Musica (Politeama)";301 0;0;https://www.facebook.com/Progetto-Zyz-La-Palermo-Splendente-201484626852112;progettozyz2015@gmail.com;0;0;0;Palermo;90129;"Via Palmerino, 42";"Associazione Culturale ""Progetto Zyz""";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;0;"Fu costruita tra il 1625 e il 1628. La facciata, in conci quadrati, ? dominata dallo stemma nobiliare dei Moncada. Al principio, fu concepita come cappella del Convento, costruito nel 1627 e che dal 1633 ospit? la nobile Juana De la Cerda, moglie del duca di Montalto, Antonio Aragona Moncada. L'interno, in stile barocco, ? ricco di affreschi e stucchi. Di particolare pregio sono quelli presenti nel presbiterio, tra cui spicca il gruppo rappresentante ""Angeli ed Eterno Padre"" realizzato da Giacomo Serpotta. Oltre a Giacomo Serpotta, nella decorazione della chiesa vi lavorarono il fratello Giuseppe e il figlio Procopio. Per quanto riguarda le opere pittoriche della volta e delle pareti vengono attribuite da alcuni studiosi ad Antonio Grano, anche se altri preferiscono assegnare il lavoro a Filippo Tancredi. Gli affreschi del sottocoro sono stati realizzati da Guglielmo Borremans.";0;0;0;"Costo ingresso euro 2,00 a persona, sconto per gruppi superiori a 5 unit?.";0;"Giorni di apertura: dal luned? al sabato. Orario unico invernale ed estivo: 10.30 - 13.30";Palermo;90133;"Via Maqueda, 59";0;"Chiesa dell'Assunta";302 0;0;https://www.facebook.com/Progetto-Zyz-La-Palermo-Splendente-201484626852112;progettozyz2015@gmail.com;0;0;0;Palermo;90129;"Via Palmerino, 42";"Associazione Culturale ""Progetto Zyz""";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;0;"Fu costruita nel 1630 grazie ai lasciti ed ai fondi elargiti da alcuni appartenenti alla Confraternita di Santa Maria degli Agonizzanti, che aveva lo scopo di salvare le anime dei condannati al patibolo dagli inferi attraverso preghiere e digiuni. La chiesa, durante i secoli, sub? diverse modifiche, tra le pi? importanti fu quella effettuata nel 1784 ad opera dell'architetto Antonio Interguglielmi, che comport? l'ampliamento della struttura. La facciata, di gusto classico settecentesco, presenta un grande timpano semicircolare. Di maggiore interesse, al suo interno, sono gli affreschi della zona absidale che raffigurano momenti della vita della Santa Vergine realizzati da Elia Interguglielmi, fratello di Antonio, il quale realizz? anche le tele sugli altari laterali. Le decorazioni dell'altare maggiore sono opera di Ignazio Marabitti. I quattro Dottori della Chiesa che ornano la navata sono stati realizzati da Gaspare Firriolo.";0;0;0;"Costo ingresso euro 2,00 a persona, sconto per gruppi superiori a 5 unit?.";0;"Giorni di apertura: su prenotazione.";Palermo;90133;"Via Giovanni da Procida";0;"Chiesa di S. Maria degli Agonizzanti";303 0;0;https://www.facebook.com/Progetto-Zyz-La-Palermo-Splendente-201484626852112;progettozyz2015@gmail.com;0;0;0;Palermo;90129;"Via Palmerino, 42";"Associazione Culturale ""Progetto Zyz""";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;0;"La sala pi? antica che costituisce la vecchia chiesetta, venne eretta nel 1500 d.C. e fu costruita inizialmente come Cappella dedicata a S. Onofrio. In seguito, intorno al 1700, venne affiancata nel lato destro un'altra ala, dove attualmente vengono celebrate tutte le funzioni religiose. Nella Cappella ? presente l'altare dedicato a S. Onofrio, la cui statua risale al XV secolo, opera del Cieco di Palermo; l'altare sottostante la statua in marmo policromo ? in stile barocco (XV sec.). Alla sinistra dell'ingresso ? appeso un quadro di Maria SS. del Rosario di Pompei e, in un cantone, la statua di San Biagio (risalente ai primi del '900) e due bacheche contenenti ex-voto di S. Onofrio e di San Biagio (dei primi del '900); chiude la parete, un confessionale di fattura artigianale. Sul lato destro della Cappella ? presente un'acquasantiera in marmo, sovrastata da una statua in marmo bianco di Carrara, raffigurante S. Onofrio risalente al XV secolo, di scuola gaginesca. L'ala destra della Chiesa, realizzata nel '700, comprende un altare maggiore e due laterali. Invece, nella parte sinistra dell'ala, ? possibile ammirare l'altare dedicato a Ges? Crocifisso del settecentesco. L'altare maggiore ? in marmo policromo ed ? sovrastato da un crocifisso in legno di fine '700. Dietro l'altare maggiore ? posta una pala d'altare raffigurante la morte di S. Onofrio e l'ascensione dell'anima nuda al Creatore, attorniato dagli angeli ed assistito dall'abate Pafnunzio (opera di Giuseppe Salerno detto lo Zoppo di Ganci). Nella parete di fondo vi ? il tavolo dei gestori della Compagnia di S. Onofrio nata nel 1548; ? in legno scolpito in noce e ciliegio; il seggio ? appoggiato alla parete e ai suoi fianchi sono posti due sedili in legno, scolpiti nel 1567 dal Calandra. Sopra il seggio sono appesi due quadri raffiguranti uno la Sacra Famiglia e l'altro il Sacro Cuore di Ges?. Nel palco sopra il tavolo dei gestori ? locato un organo meccanico del '700 a canne di piombo. Nella volta, un interessante affresco che raffigura S. Onofrio in ginocchio, realizzato dal Carreca.";0;0;0;"ingresso euro 2,00 a persona, sconto per gruppi superiori a 5 unit?.";0;"visitabile su prenotazione";Palermo;90134;"Piazza S. Onofrio, 20";0;"Oratorio di S. Onofrio";304 0;0;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;0;0;0;0;0;0;0;0;Palermo;90100;"Piazza dell'Olivella";0;"Chiesa del SS. Crocifisso";310 38,1193022;13,3433514;http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE;cittadino@regione.sicilia.it.;0;"091524003 - 800894318";0;Palermo;90146;"Via Ausonia, 122";"Regione Siciliana";Dimore;"Dimore e Ville Storiche";0;0;0;0917025471;0;"Splendido esempio di architettura Liberty. Fu realizzato dall'architetto Ernesto Basile, il quale decise di dedicarne la costruzione alla moglie Ida, tra il 1899 e il 1902, per volere della potente famiglia Florio. E' una delle prime opere architettoniche in stile Liberty d'Italia e viene considerato uno dei capolavori dell'Art Nouveau a livello europeo. Vista l'attitudine cosmopolita e di grande viaggiatore di Vincenzo Florio, Basile decise di ricreare, attraverso i vari elementi dell'edificio, tutte le tappe toccate dal ricco borghese: superfici barocche, capriate tipicamente nordiche, torrette cilindriche che rimandano ai castelli francesi etc. Terminato il periodo florido della famiglia, il villino cadde in disuso fino all'incendio del 1962 che ne danneggi? parte dell'interno. Finalmente, dopo un lungo periodo di restauro, il Villino Florio ? fruibile ai visitatori.";0;0;0;0;0;"Ogni prima domenica del mese dalle ore 9,30 alle ore 13. Nel mese di febbraio: dal marted? al sabato dalle ore 9,30 alle ore 13";Palermo;90138;"Viale Regina Margherita, 38";0;"Villino Florio";146 0;0;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Biblioteche;Biblioteche;http://librarsi.comune.palermo.it;0;0;"091 7798940";0;"La Biblioteca ""dei bambini e dei ragazzi"", ? specializzata per una fascia di utenza dai 5/6 anni ai 16/18 anni. La struttura ha al suo interno uno splendido giardino arabeggiante con vasche la cui pavimentazione ? a mosaico e sedili a panca decorati con mattonelle con disegni originali del prof. Pausic. Splendidi alberi di melograno, corbezzolo, arancio amaro, alloro e banano sono inseriti nelle grandi vasche cui ? parcellato il giardino.";0;0;0;0;0;"dal luned? al venerd? dalle ore 10,00 alle ore 18,00";Palermo;90134;"Cortile Scalilla al Capo";0;"Biblioteca Comunale Il Piccolo Principe";297 38.132347;13.321649;http://www.diocesipa.it;curia@diocesipa.it;0916113642;0916077111;0;Palermo;90134;"Corso Vittorio Emanuele, 461";"Arcidiocesi di Palermo";Chiese;"Chiese e Oratori";0;0;0;0;0;0;0;0;0;0;0;0;Palermo;90100;"Piazza S. Alfonso dei Liguori";0;"Chiesa Ecce Homo";316 0;0;http://www.amicimuseisiciliani.it;info@amicimuseisiciliani.it;0916055799;0916118168;"3498379203 - 3477062925";Palermo;90139;"Via Mariano Stabile, 160";"Associazione Amici dei Musei Siciliani";Chiese;"Chiese e Oratori";http://www.amicimuseisiciliani.it/amicideimusei/?page_id=1227;amicidelpiliere@gmail.com;0;0;"327 3807578";"La Chiesa di Santa Maria del Piliere fu fondata intorno alla met? del 1500 dalla nobildonna palermitana Giulia De Panicolis nello stesso luogo dove, scavando un pozzo, nel mandamento Castellammare, era stata rinvenuta una statua lignea della Vergine sopra un ""pileri"" (termine siciliano con significato di ""pilastro""). Il ritrovamento accese la devozione e l'interesse dell'intera citt? di Palermo e soprattutto della nobildonna, la quale si dispose a far fabbricare una chiesa in suo onore. Dopo la morte della nobildonna all'interno della chiesa vennero ospitate diverse maestranze: quella dei Calzettai, degli Argentieri, della congregazione degli Angelini (o degli Angeli) e infine la compagnia dei cavalieri di San Giacomo. Tra il 1749-1750 la chiesa sub? diversi rifacimenti, venne infatti realizzato un portale riccamente adorno, seguito dalla realizzazione di un gruppo scultoreo di scuola serpottiana e dagli affreschi realizzati da Vito D'Anna tipicamente settecenteschi rappresentanti Scene Bibliche e la nascita di Sansone. Interessata dai danneggiamenti bellici venne chiusa negli anni immediatamente successivi al dopoguerra. Durante gli anni '60 ha subito chiari interventi di restauro di natura conservativa.";0;0;0;"Intero: euro 2,50 - Ridotto: euro 1,50 (gruppi; itinerario ""Circuito del sacro"")";0;"visitabile nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle ore 10,00 alle 18,00";Palermo;90133;"Piazzetta Angelini, 1";0;"Chiesa Santa Maria del Piliere";298 0;0;http://www.comune.palermo.it/;0;0;0917401111;0;Palermo;90100;"Piazza Pretoria, 1";"Comune di Palermo";Monumenti;Monumenti;0;0;0;0;0;"Costruito tra il 1130 e il 1140 da Giorgio d'Antiochia, ammiraglio di re Ruggero. Il ponte, che si trova sul luogo dove scorreva il fiume Oreto prima di essere deviato, rappresentava un elemento di grande importanza per la viabilit? di quel periodo, quando Palermo era raggiungibile solo dal mare. La struttura ? costituita da due rampe poggianti su cinque arcate in terrotte da quattro arcatelle pi? piccole, tutte ad ogiva e disegnate da ghiere piatte. Presso questo ponte, nella notte del 27 maggio 1860, le truppe garibaldine piegarono, in una dura battaglia, quelle borboniche che s'opponevano al loro ingresso in citt?. Dal luglio 2015 ? tra i monumenti che fanno parte dell'Itinerario Arabo-Normanno, Patrimonio Mondiale dell'Umanit? dell'UNESCO.";0;0;0;0;0;0;Palermo;90123;"Piazza Ponte dell'Ammiraglio";0;"Ponte dell'Ammiraglio";299